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C’era una volta, Blanc un piccolo frutto, un po’ grassottello, molto succoso e naturalmente di colore bianco, che si sentiva molto solo ed incompreso, così decise di intraprendere un lungo viaggio per conoscere altri frutti.
Sul suo cammino, in direzione sud, fra valli, colline, montagne ed immense pianure, Blanc conobbe molti frutti, nessuno però era disposto a condividere con lui la vita, ma questo acino di frutta non si diede mai per vinto ed ogni volta che trovava un no, si rimetteva in cammino alla ricerca della sua identità.
Un giorno sentendosi molto stanco, aveva ormai attraversato tutta l’Europa, si sedette all’ombra di una vigna dai germogli rossastri.
Questi acini, molto allegri, riconobbero nel chicco bianco un amico, lo abbracciarono e lo invitarono ad attaccarsi alla loro vite, così poteva riprendere le forze, nutrendosi con il loro delizioso nettare.
In quella regione splendeva un gran sole, per cui Blanc, ben presto, divenne un rigoglioso grappolo d’uva bianca ed improvvisamente non era più solo, ma aveva trovato tanti amici e creato una frizzante famiglia di acini d’uva.
Blanc era felicissimo e così decise di ritornare al nord, a casa sua, portando con sé questa testimonianza di accoglienza ed amicizia, che raccontò anche lungo tutto il cammino.
Da quel momento, l’uva divenne un simbolo di prosperità e ricchezza, anche d’animo.