VITE E FATTI MEMORABILI (ALMENO PER ORA)

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La Giornata mondiale della Consapevolezza sull'Autismo

Di Guido Barlozzetti

 

Il 2 aprile è la Giornata mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Molte iniziative in cantiere, un particolare impegno da parte delle servizio pubblico della Rai, con una programmazione dedicata televisiva e digitale. Aderisce la Presidenza della Repubblica con un'iniziativa simbolica: la Fontana dei Dioscuri, che occupa il centro della Piazza del Quirinale, sarà illuminata di blu dal tramonto di sabato fino alla mezzanotte di domenica.

Un evento fondamentale per richiamare attenzione, sollecitare sensibilità che non sempre si riescono ad attivare nel nostro paese, Anche per te di ritardi culturali che ostacolano la giusta percezione di questo tipo di disturbi.

Tante le iniziative previste. A Roma si incontreranno 60 associazioni provenienti da ogni parte del paese, in Piemonte, a Chivasso, gli Amici del fiume Po organizzano giri in barca blu, In Campania si lavora alla creazione di un libro digitale che racconterà in immagini le esperienze promosse dalle istituzioni scolastiche, mentre Palermo si colorerà di blu e darà spazio ad uno spettacolo che vedrà i ragazzi danzare sul palco e a Vicenza sono previste una Marcia di Primavera e una Pompieropoli per l'autismo con l'Associazione nazionale Vigili del Fuoco…

La Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo è stata istituita nel 2007 e intende richiamare l'attenzione di tutti sui diritti delle persone nel cosiddetto spettro autistico. Per il quale s'intende un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo che si manifestano in modi diversi, dalla compromissione qualitativa nelle aree dell'interazione sociale e della comunicazione ai modelli ripetitivi di comportamento, interessi e attività. Ovviamente, i sintomi e la loro intensità possono manifestarsi variamente da persona a persona È per questo è necessario prevedere interventi fortemente personalizzati E misurati sui bisogni specifici delle situazioni che si affrontano.

In Italia, secondo i dati dell'osservatorio nazionale per il monitoraggio di questi disturbi, un bambino su 77 (nell'età tra 7/9 anni) presenta una difficoltà che rientra nello spettro, con una prevalenza maggiore dei maschi, risultano colpiti 4,4 volte più delle femmine.

È evidente dunque la necessità di politiche sanitarie, educative sociali che consentano di incrementare e migliorare i servizi e di un'organizzazione delle risorse che sostenga le famiglie coinvolte. Negli ultimi due anni il Ministero della Salute ha stanziato oltre 30 milioni di euro per interventi di qualità che vadano in questa direzione. In particolare, le risorse sono state destinate a realizzare percorsi differenziati al trattamento, alla promozione delle autonomie, sia nel lavoro che in casa, e alla definizione di un vero e proprio progetto di vita. Sono state anche valorizzate le risorse volte a specializzare il personale nel servizio sanitario e sono stati istituiti corsi specifici per l'insegnamento e l'uso di strategie adeguate. .

Tutto questo anche nella cornice di un impegno che negli ultimi quattro anni ha mirato a costruire una rete dei servizi educativi della prima infanzia, dei pediatri di famiglia, delle neonatologia e terapie intensive neonatali e delle unità operative di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza.

 

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