VITE E FATTI MEMORABILI (ALMENO PER ORA)

VITE E FATTI MEMORABILI (ALMENO PER ORA)

Venezia80

Di Guido Barlozzetti

 

Si svolgerà dal 30 agosto al 9 settembre Venezia80, la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, la più antica manifestazione di cinema e vetrina autorevole dello stato delle cose.

Non è una stagione felicissima, segnata dalla cosa post-pandemica che ha messo in crisi il circuito delle sale, dallo sciopero degli attori americani, dal rischio di una riduzione degli investimenti, dall'aggressività globale delle storie della serialità. E tuttavia il Cinema non si arrende, come ha voluto sottolineare il direttore Alberto Barbera alla presentazione del programma: "Se anche l'industria dell'audiovisivo mostra le sue fragilità, il cinema è vivo come non mai". Insomma, un atto di fede confortato dall'autorevolezza degli autori e dal fermento creativo che alimenta la produzione: "Autori affermati - ha proseguito Barbera - che si esprimono al meglio delle loro straordinarie possibilità creative, solidi registi che confermano il loro talento e la capacità di interpretare il presente e le sue inquietudini, esordienti che incalzano le generazioni che li hanno preceduti tracciando nuovi percorsi per il futuro che ci attende, e un numero crescente di donne registe che ci incoraggiano a sperare in una prossima e auspicata parità di genere". Venezia, dunque, ribadisce il suo ruolo di sensore e di periscopio, con l'ambizione di intercettare il fermento creativo, il desiderio di innovazione, I percorsi Meno soggetti agli stereotipi della produzione più commerciale.

Sono 23 i film in concorso, con 5 italiani, un numero cospicuo che accresce le attese e al tempo stesso carica di responsabilità: Comandante di Edoardo De Angelis, Finalmente l'alba di Saverio Costanzo, Enea di Pietro Castellitto, Lubo di Giorgio Diritti, Io capitano di Matteo Garrone, Adagio di Stefano Sollima. Sulla carta stiamo parlando del meglio dell'autorialità nazionale.

Con loro, un panorama di registi che seguono il filo di un'ispirazione personale, Anche in contesti di mercato, ma capaci di offrire suggestioni e di coinvolgere il pubblico con storie che si interrogano sull'attualità e sul futuro che ci attende. Ecco, allora, i film di Luc Besson, Bradley Cooper, Sofia Coppola, David Fincher, Agnieszka Holland, Yorgos Lanthimos, Pablo Larraìn, Michael Mann.. E poi, fuori concorso, Woody Allen, Wes Anderson, Luca Barbareschi, Liliana Cavani, Cedric Kahn, Roman Polanski…. E ancora i 18 film della sezione Orizzonti.

Sono molti i nomi conosciuti il danno sicuramente visibilità al programma della mostra che va ricordato anche una funzione fondamentale nella scoperta di nuovi talenti E nella capacità di offrire novità imprevedibili nuove frontiere del linguaggio del cinema. Tante cose stanno cambiando, nello scenario che una volta divideva e anzi contrapponeva il cinema alla fiction tante barriere stanno cadendo con uno scambio sempre più intensa di attori, registi, scrittori… piattaforme globali ormai pianificano una produzione integrata che si preoccupa di trovare di volta in volta il miglior formato la migliore destinazione per la storia che si vuole raccontare. Venezia, secondo l'ispirazione che porta nel nome, viene a riaffermare la forma-cinema e una ricerca espressiva che continua a credere nella forza di una storia cominciata nel 1895 con i fratelli Lumière.

Tante le sezioni collaterali. In Venezia Classici saranno presentati in onore di Gina Lollobrigida i restauri de La provinciale di Mario Soldati e il Portrait of Gina di Orson Welles, e poi Ultimo mondo cannibale di Ruggero Deodato, La caccia di Carlos Saura e Bellissima di Luchino Visconti a ricordare Anna Magnani a cinquant'anni dalla morte, C'era un padre per i 120 dalla nascita di Yasujiro Ozu, I giorni del cielo di Terence Malick, Per il re e per la patria di Joseph Losey, la versione integrale di Andrej Rublëv di Andreij Tarkovskij.

Per la Biennale College Cinema saranno proiettati 3 lungometraggi selezionati, sviluppati e prodotti nella undicesima edizione del laboratorio di alta formazione aperto a filmaker di tutto il mondo per la produzione di film a basso costo, lanciato dalla Biennale alla Mostra del Cinema del 2012.

La Rai sarà main broadcaster della mostra, con l'impegno di Rai Movie e delle testate.
Sarà una mostra accessibile grazie ai sottotitoli e alle audiodescrizioni a cura di Rai Pubblica Utilità delle cerimonie di apertura e chiusura, trasmesse su Rai Movie e con la Lingua dei Segni in streaming su RaiPlay. Da sottolineare il Patrocinio Rai per la Sostenibilità ESG e la Media partnership di Rai Pubblica Utilità per "Sorriso Diverso Venezia Award" 2023, un premio collaterale ufficiale della Mostra assegnato alle opere cinematografiche di interesse sociale che valorizzano la diversità e tutelano le fragilità delle persone.

 

 

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