di Guido Barlozzetti
“Il problema dell’accessibilità è fondamentale e, soprattutto per coloro che devono affrontare la difficoltà legate alla vista e all’udito, la tecnologia è un’opportunità enorme. Scherzando uso dire che, se quando andavo a scuola, avessi avuto i mezzi di oggi, il computer, il voice over, i display, sarei stato un uomo colto. Mi dovevo accontentare della tavoletta e del punteruolo. Oggi ci sono strumenti straordinari. I coreani hanno fatto progressi straordinari, l’Italia è rimasta indietro. Quindi, accessibilità e sensibilizzazione a tutti i livelli. Le prospettive sono tante ma c’è molto da fare”.
È Andrea Bocelli il testimonial del Disability Days giunto alla quinta edizione, il più grande evento sull’accessibilità e l’inclusività delle tecnologie digitali. Si svolgono in questi giorni fino al 22 maggio.
Rai Pubblica Utilità è media partner e partecipa con un intervento su una significativa e innovativa esperienza museale.
Un evento necessario, sappiamo quanto grande e profondo sia stato lo sviluppo delle tecnologie digitali, la nostra vita è quotidianamente attraversata da mezzi che semplificano tante operazioni e azioni, dal tempo di lavoro a quello libero alle molteplici incombenze di ogni giorno. Abbiamo sempre più una vita parallela e il paradosso è che alla crescita in efficienza e performatività degli strumenti non abbia fatto riscontro un’adeguata attenzione per metterli a disposizione di chi si trova in una condizione di disabilità. Una promessa e un’opportunità che restano troppo spesso… inaccessibili.
Con questa preoccupazione nasce Accessibility Days, un evento che si rivolge a tutta la filiera delle tecnologie, sviluppatori, designer, maker, creatori e editori di contenuti, e in generale a tutti colori che si occupano di questo mondo. L’evento si tiene in occasione del Global Accessibility Awareness Day, una manifestazione che ogni anno si svolge nel mese di maggio, a dimensione globale e si occupa del rapporto tra tecnologie e tutte le diverse forme della disabilità.
L’obiettivo è di garantire che gli utenti con queste esigenze possano utilizzare un sito web o un prodotto digitale allo stesso modo degli altri utenti. Dai sottotitoli per i sordi ai lettori di schermo o agli strumenti per ingrandimento per i ciechi, oppure - per continuare con degli esempi - ai benefici che potrebbe portare una semplificazione del linguaggio a chi ha problemi di apprendimento o si trova ad accedere in una lingua non sua.
Anche quest’anno, nelle condizioni dell’attuale emergenza del Covid, si terrà un’edizione on line e, tuttavia, l’edizione del 2020 ha dimostrato quanto attraverso questo tipo di comunicazione si possa estendere la platea dei partecipanti, con gli iscritti che hanno superato gli ottocento.
Come si svolge l’evento? Sono oltre quaranta le sessioni e 70 gli speaker sui temi relativi all’accessibilità digitale. Affrontano un ventaglio largo di temi, dagli strumenti disponibili nella vita quotidiana a come le tecnologie possano aiutare a progettare e sviluppare soluzioni sempre più fruibili, a tutti gli aspetti normativi.
Oggi in programma appuntamenti sull’esperienza del Comune di Firenze, sulle iniziative della Scuderia Ferrari Club Riga, sull’Usabilità nella valutazione dei siti pubblici, l’esperienza del Contact Center Superabile Inail per la disabilità, le opportunità professionali e di lavoro, i siti web delle università italiane alla prova dell’accessibilità.
Nel pomeriggio, la domotica secondo Inail e dispositivi tecnici per l’autonomia degli infortunati sul lavoro, Lavorare nel web in modo inclusivo con Joomla! 4.0, patologie invisibili/Come dalla consapevolezza si arriva all’inclusione, Una domotica per la vita autonoma, Insegnare online in modo accessibile e efficace, Legal design e accessibilità ai diritti, Design e didattica, un panel su Inclusion & Diversity/Lo stiamo facendo bene?, Lo smart speaker per rendere più accessibile l’esperienza d’uso del tuo software, interventi su Facebook e Microsoft.
In particolare per quanto riguarda la Rai, un incontro alle 15.30 sulle iniziative e le pratiche sulle nuove forme di accessibilità museale, partendo dall’esperienza della Galleria degli Uffizi, con Maria Chiara Andriello, Luca Della Bianca, Anna Soffici, Francesca Sborgi e Andrea Biotti.
Domani, da segnalare: Sviluppatori italiani e accessibilità/Una panoramica all’alba degli anni ’20, A scuola con iPad/Una didattica innovativa e equa per l’apprendimento e l’inclusione scolastica, Titoli e sottotitoli/Il bello dell’accessibilità, La sonificazione/Comunicare informazioni attraverso i suoni, Didattica inclusiva e comunicazione accessibile attraverso le audiopenne, La realtà virtuale per il supporto psicologico da remoto/Opportunità e barriere, La domotica assistiva per facilitare la quotidianità delle persone disabili, Matematica a voce/Nuove opportunità per le persone con disabilità motorie nella scrittura della matematica, Il turismo inclusivo…
L’evento si propone di realizzare anche un’esperienza sensoriale, non solo le classiche sessioni ma anche laboratori e vere e proprie esperienze come una visita al museo tattile o la cena al buio. Quest’anno molte di queste iniziative purtroppo non saranno possibili.