Moda e Bellezza


 

 

Le acconciature romane

Nei criteri romani di bellezza del corpo le pettinature trovano grande accoglienza. Esse seguono il tempo e le mode, spesso lanciate da personaggi importanti.
Le matrone romane sono pettinate con il tutulus, acconciatura che raccoglie i capelli alla sommità della testa, in forma di cono, in voga anche in Etruria e in Grecia.
Le spose sono solitamente pettinate con l'acconciatura detta sex crines ovvero suddivisa in sei parti separate da nastri colorati. Lo sposo, con la punta di una lancia, divide i sei ciuffi dei capelli.
Un certo gusto ellenico è prevalente e consiste nel raccogliere sulla testa i capelli, con la riga in mezzo, qualche ricciolo sulla fronte e la coda di cavallo.
All'inizio dell'età imperiale, la moda detta l'acconciatura all'Ottavia, lanciata dalla sorella di Augusto, Ottavia, consistente in una doppia treccia che divide i capelli dalla fronte fino alla nuca.
All'epoca di Nerone ci sono altre varianti con due trecce che lateralmente si uniscono verso la nuca, legate da un'altra treccia più piccola. Nel periodo dei Flavi sono in voga i riccioli sulla fronte e sui lati della testa. Mentre nel periodo tardo-traianeo piace la treccia arrotolata sulla nuca coi ricci sulla fronte.
Per gli uomini vi è minore fantasia, sebbene i barbieri (i tonsores) siano già attivi verso il 300 a.C. Non di rado gli uomini ricorrono alle tinture: in voga il colore biondo.
Durante il periodo degli Antonini la barba e i capelli sono piuttosto lunghi e arricciati. Così, le raffigurazioni di Marco Aurelio, Lucio Vero e Commodo.
Quest'ultimo, per ravvivare la capigliatura, impiega polvere d'oro al fine di ottenere l'impressione di un'aura divina.

Da Ovidio abbiamo una serie di raccomandazioni per le acconciature delle donne.
Il poeta nella sua Ars amatoria suggerisce alle donne di tenere in ordine i capelli facendo ricorso allo specchio. Con un viso lungo i capelli vanno divisi sulla fronte mentre con un viso tondo è preferibile che i capelli siano raccolti in alto, in modo da lasciare le orecchie scoperte.
Suggerisce inoltre degli ornamenti: spilloni di tartaruga cillenia o acconciature per ondulare le chiome con movenze simili a onde marine fluttuanti.

 

 

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