I trucchi
Le labbra delle donne romane sono tinte di rosso con polvere di ocra mentre prediligono schiarire le guance e le braccia che imbiancano con il gesso e la biacca (derivato dal carbonato di piombo).
Per contrasto, le ciglia e il contorno degli occhi sono invece anneriti con fuliggine e i denti lucidati con polvere di corno.
In graziosi contenitori, cofanetti o piccoli cilindri vengon tenute le creme, per lo più a base di miele, cera d'api, olio, caglio del latte.
Una prerogativa delle donne romane, rispetto alle altre del mondo antico è la depilazione del corpo e la cura della pelle.
Si cospargono di creta per depurare il derma da macchie, foruncoli o altre impurità.
Inoltre, la cura della propria immagine e di questa il controllo allo specchio.
La consuetudine di portare con sé uno specchietto è ereditata dalle vicine etrusche.
La cista, proto beauty-case, si compone almeno di un pettine, uno specchietto, le pinze per depilarsi e contenitori di unguenti, creme, profumi e trucchi vari.
|