Voci del Glossario

Fondato ai tempi di Numa Pompilio composto da sacerdoti, detti flamini: tre flamines maiores, dodici flamines minores.
A capo vi era il pontifex maximus, massimo grado religioso con il potere di nominare le vestali (sacerdotesse della dea Vesta) ed i flamini.
I pontefici interpretavano l'ordinamento giuridico ed emanavano dei pareri detti pronunce pontificali.

Persona potente che agisce senza apparire.
L'espressione fu coniata per François-Joseph Le Clerc du Tremblay, segretario del cardinale Richelieu, considerato una delle menti del governo nonostante non avesse alcuna carica ufficiale.

Dell'Illiria. Antica regione balcanica compresa tra i confini dell'Italia e della Macedonia.

Nel diritto romano, persone liberate da precedente schiavitù.

Genti di una delle tre antiche tribù che popolano la Roma delle origini, dette anche abitanti dei boschetti.
Si stanziano sui colli più meridionali di Roma.

Cerimonia religiosa nata prima della fondazione di Roma.
Si celebra il 15 di febbraio, in onore del dio della fertilità Luperco (o Lupercus), protettore del bestiame e delle messi.
Dopo la fondazione di Roma le cerimonie vengono svolte nella grotta chiamata appunto Lupercale, sul Palatino, dove la lupa avrebbe allattato Romolo e Remo.
Secondo il rito, nel giorno che precede la festa, le donne non sposate fanno scrivere il loro nome su ciottoli, raccolti poi in grandi contenitori.
I nomi estratti vengono associati a sorte ai nomi degli uomini presenti, così da formare delle coppie che possono divertirsi e conoscersi per la durata della festa.

Sileno ovvero satiro anziano, figlio di Iagni e Olimpo. La leggenda vuole che sia l'inventore del flauto a due canne.

Isola di Ventotene. Forma variante di Pandataria.

Dal latino post murum = dopo il muro, ovvero confine, linea di demarcazione della città.

Genti di una delle tre antiche tribù che popolano la Roma delle origini, conosciute anche come Ramni.
Il termine rimanda allo stesso Romolo e si tratterebbe degli abitanti del Palatino, di stirpe e di lingua latina.

Genti di una delle tre antiche tribù che popolano la Roma delle origini.
Il termine rimanda a Tito Tazio e si tratterebbe degli abitanti del Campidoglio, di stirpe sabina.