Banchetti

Sicuramente amava il pesce e lo sappiamo da una lettera datata 28 marzo 1240, dove scriveva a Riccardo di Picaro della Curia di Foggia:

"praeterea mandamus ut Berardo coco curia nostre facias dari de beni piscibus de Resina et aliis melioribus qui poterunt inveniri, ut de eis faciat askipeciam et gelatinam pro nobis, iuxta mandatum nostrum ad nos celeriter deferendas".

[disponiamo che tu faccia celermente pervenire, secondo il nostro ordine, dei buoni pesci di Lesina e altri, i migliori che si possano reperire affinché Berardo, cuoco di nostra cucina, ci prepari l'aschipescia e la gelatina].

L'aschipescia è l'attuale scapece pugliese e lo si può preparare con due tipi di pesci: la razza e l'anguilla (quest'ultima proveniente dal lago di Lesina, feudo del conte Matteo Gentile). Si mette a marinare il pesce con l'aceto e lo si conserva in una gelatina.

Documentato è anche il suo amore per i funghi e per un certo tipo di pane vendereccio, simile alle nostre fette biscottate, preparato con grano, latte, miele, burro e poi cotto nel forno a legna.