Note in Rete[Racconto di Giovanna Gra]
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Internet.
Una rete di contatti, inevitabili buchi fra le code dei nostri mouse.
Internet, un universo di parole, virgole e titoli, stili e puntini.
Ma Internet è anche un'immensa prateria dove cavalcano libere le note.
Dove le voci si perdono ben confezionate in lunghi reportage o in discorsi confusi e parole a vanvera...
Dove le conversazioni s'intrecciano in estese, noiose, imperdibili notizie.
Dove i TG si susseguono inanellando notizie flash e ultim'ora.
E ancora, cinema e concerti, canzoni cantate a squarciagola, testi sussurrati in locali fumosi.
Là, oltre la rete, al confine fra il digitale e il suono, scalpitano e corrono i formati audio.
Nella rete, allegra ma non troppo o decisamente beat, scalpita la musica con il suo esercito di strumenti, note, accordi, incisi, jingle, scie e strascichi.
La musica, ragazzi!
Un altro mondo, un'altra visione.
Sì, lo penso.
E, se lo penso, lo voglio dire:
la musica è l'unica cosa che mi restituisce lo sguardo su un mondo solo mio.
Corro, volo... ma soprattutto vedo!
E' un'esperienza magnifica l'effetto della musica sul pensiero.
Fra le visioni, non sempre aderenti alla realtà, di un ragazzo non vedente come me.
Io vivo di MP3.
Sono il mio pane.
Ne consumo a iosa, ne ascolto di più!
a ognuno è legato un ricordo, una voce, un sospiro, un odore.
Mmhh... sento un silenzio perplesso.
Ok, lo prendo al volo e proseguo in qualche altra noiosa, ma utile spiegazione.
Di file audio ne esistono diversi:
Tutti utili, tutti pronti per essere strizzati, decompressi, ascoltati.
Tutti fedelissimi, tutti impeccabili.
Io sono molto esigente.
Sapete, ho un udito molto raffinato e non mi piace ascoltare musica scadente.
Perché la melodia è un discorso complesso.
E a me piacciono i discorsi complessi.
Mi piace ascoltare i timbri degli strumenti.
Adoro disegnare nella mia testa l'andamento della linea melodica...
E poi... e poi... seguirla piano nei crescendo, nei toni e nei suoi picchi di forza!
Signori... è poesia!
Poesia è il silenzio.
La musica è anche silenzio.
Amo le attese per ascoltare gli incisi e le semifrasi che li ricamano insieme.
Amo le frasi musicali, amo le risposte positive o negative...
Ah, che siano... sempre in musica, s'intende!
A tal proposito voglio segnalarvi l'università di Padova.
Ragazzi, stiamo parlando di un ateneo che ha un'antichissima tradizione circa l'educazione musicale dei non vedenti e in merito alla produzione di testi musicali in braille!
E utile!
Lo dico perché mi è giunta notizia che i ragazzi e le ragazze non vedenti che intendono dedicarsi alla musica stanno diminuendo... e questo è inaccettabile!
Fra l'altro come molti di voi sapranno, Louis Braille ha dedicato la sua attenzione anche alla musica.
Creando un sistema della notazione classica chiamato Musica del Braille.
Perché so tutte queste cose?
Perché il mio sogno è imparare a suonare la chitarra!
Immagino spessissimo di averne una fra le mani e di sperticarmi in potenti assolo danzando fra i tetti di questa città...
Mi piace ascoltare la musica e pensare a una ragazza...
Ehm... beh, la conoscete, è... è Emily!
Quando la penso sono con lei e spesso, fra i miei pensieri, se non suono, balliamo!
Fantastico!
Ogni tanto mi diverto anche a farle delle dediche.
Certo che lo posso fare!
Una delle cose più belle che ci permette la rete, è collegarci con qualsiasi radio del mondo e dedicare tutte le canzoni che circolano per l'universo.
Fico, no?
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