Prima parte
Caro Freddie,
eccomi qui. Finalmente ho trovato il modo di scriverti.
Cercherò di spedire questa lettera con i prossimi migratori. Qualsiasi specie siano, giuro, che ci proverò!
Ti scrivo perché ho scoperto di recente (fatto che forse non ti sorprenderà, perché non sei tipo da pensare che i fiori siano ignoranti) che in questo regno esiste un interessante centro culturale: la Biblioteca del Fiorfiore.
Ente fantastico che, detto fra noi, va davvero raccontato!
La Biblioteca del Fiorfiore sorge nel cuore pulsante del regno, proprio accanto ai palazzi del potere: la reggia delle sovrane Fanfauna e Floriflora e i ministeri più importanti del Governo.
La sua istituzione risale a tempi immemorabili perché, con certezza, nessuno sa quando sia stata edificata.
Ma, di sicuro, è il luogo che conserva libri e manoscritti antichissimi.
La collezione più importante è, ovviamente, quella degli erbari in cui sono raccolti i semi di piante in via di estinzione, varietà preistoriche e migliaia di esemplari essiccati che costituiscono, fra l'altro, materia obbligatoria nelle ore di studio di botanica per tutti gli abitanti del Fiorfiore e anche per gli animali che frequentano le scuole istituite da Fanfauna.
La regina degli animali, con un decreto, ha deciso che gli alunni di tutte le classi debbano leggere un libro a settimana... sicché la Biblioteca effettua il prestito a domicilio dei suoi testi, tranne i preziosi erbari, naturalmente!
Ad esempio, la classe delle tigri ha appena preso in prestito tutte le copie delle avventure di un tal Sandokan e di certi tigrotti di Mompracem, mentre la quinta elementare dei gatti si sta dilettando di informatica....
sembra abbiano un certo interesse per i mouse!
E a proposito di gatti, Iggy, siamese meticcio, unico consigliere della regina Fanfauna, prima di assumere il regal incarico è stato per molti anni il bibliotecario, capo della Biblioteca.
Iggy ha scelto il suo sostituto fra gli eruditi più dotti del regno: un certo Micky Mick, coniglietto delle praterie dall'apparenza molto paffuta e simpatica, con un paio di occhiali dalle spesse lenti, calcati sul naso tondo.
Micky Mick ha considerato il suo mandato bibliotecario come una vera e propria missione.
Ha incominciato con il restaurare la torre libraria, ovvero il magazzino dei libri composto da piani su piani di scaffali di legno, su cui sono disposte le preziose collezioni dei testi della Biblioteca, e ha costruito un vero e proprio bunker sotterraneo in cui sono gelosamente custoditi i manoscritti e gli erbari, vera memoria storica del regno.
Una squadra permanente d'insettivori, per lo più ricci e formichieri, comandata dalla regina al servizio in Biblioteca, vigila che non sopraggiungano attacchi e devastazioni da parte del ceppo fitofago di insetti.
Questo anche perché i libri vengono stampati su petali di fiori, grandi e tondeggianti, seccati al sole e spalmati con colle vegetali, ricavate da una miscela di acqua e linfa di rare specie di orchidea, che ne rinforzano la fibra ma anche il sapore.
Naturalmente se riesco, t'invierò un disegno con tutti i dettagli.
Ogni petalo-foglio viene dunque scritto, o meglio stampato, con inchiostro di seppia e con colori sempre ricavati dai fiori.
In ultimo, i fogli vengono cuciti assieme con fili di seta per costituirne un volume, rilegato con una copertina che generalmente è corteccia d'albero, anch'essa ritagliata in forma tonda.
Gli antichi codici, testi ricopiati a mano dai copisti, sono fatti di foglia e sono molto delicati a causa della friabilità del tessuto che, maneggiato maldestramente, può essere sbriciolato.
Inoltre, la Biblioteca ha una grande sala di lettura, in cui ci sono file di tavoli con dei leggii di legno e sedie su cui si siedono i lettori.
In fondo alla sala, su di una specie di seggio, troneggia Micky Mick il quale, a lume di candela, spesso sprofondato nella lettura di antichi rotoli di papiro scritti in lingue e alfabeti sconosciuti ai più, vigila sul silenzio che sorvola le teste dei lettori.
Le finestre della sala affacciano sull'orto botanico che fa parte anch'esso di quella fonte inesauribile di conoscenze che è la Biblioteca poiché vi si coltivano e conservano rare specie di piante vive.
Il bibliotecario Micky Mick è ovviamente anche capo dell'orto botanico, anche se le mansioni quotidiane, come annaffiare o tagliare e potare le piante, sono svolte da un assistente: uno gnomo di nome Callino con una lunga barbetta verde e un naso sempre rosso (sembra infatti che il suo debole sia la spremuta di luppolo... birra che lo rende sempre un po' alticcio).
Ed è proprio Callino, la sera, ad accendere i lumi dell'orto botanico... manovra che consiste nel pizzicare il sedere delle lucciole le quali, dentro delle ampolle di vetro, issate su dei pali, a mo' di lampioni, iniziano a sbattere le alette e a illuminare con il loro lumicino il prezioso orto.
La vicenda che prima o poi spero tu possa leggere, si è svolta proprio nella casa dei libri del Fiorfiore che, come avrai capito, è un luogo molto frequentato dai diversi abitanti del mondo naturale.
Tuttavia, prima di cominciare il racconto, voglio darti qualche notizia circa le mie attuali condizioni.
Dopo essere stato dichiarato eroe nazionale dalla regina Floriflora per aver smascherato il ciambellano impostore (come avevi ragione a mettermi in guardia circa le sospette processioni di lepidotteri fratello mio!) e risolto brillantemente il problema di alta moda della regina, sebbene io venga chiamato professore, l'altro giorno, usando il metro del sarto della regina, ho scoperto di essermi notevolmente rimpicciolito a pochi, pochissimi centimetri. Elemento che certo non conferisce molta autorevolezza.
Insomma ho assunto, oramai, le dimensioni abituali di tutti gli abitanti, esseri viventi di questo luogo fantastico: umani, gnomi, elfi, animali, eccetera eccetera.
... fine prima parte.
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