Jackie Astronotus


[Racconto di Paola Manoni]

Seconda parte


Jackie: La mattina dopo, Percy arriva con una zucca a guisa di carrozza per condurmi a corte.

Sono di pessimo umore, c'è qualcosa nell'aria che non mi convince affatto.

Fiorino infila il suo zainetto di seme di soia e si appresta a salire sulla zucca.

"Beh, ma dove vai così armato?", gli chiedo.

Fiorino: "La zia Flora ha detto che devo esserci anch'io!"

Jackie: "Perché? Cosa c'entri tu con questa vicenda?", domando stupito.

Fiorino: "La zia Flora ha detto che te lo dirà lei."

Jackie: "Perché?", continuo, cercando di provocarlo, "Tu non sei capace?"

Fiorino (lamentoso): "La zia Flora ha detto che avresti cercato di farmi parlare e mi ha intimato di tacere."

Jackie: "Appena vedo la zia Flora, gliene dico quattro!", borbotto fra me.

Ma, come al solito, appena arriviamo a corte, la Flo ci investe col suo mantello di petali, coi suoi effluvi e i suoi gridolini senza darmi il tempo di protestare.

I presenti hanno tutti un'aria da cerimonia, cosa che mi lascia alquanto perplesso.

Ad un tratto, la regina urla:

Floriflora: "Ooohhh... ooohhh... Mortymer!"

Jackie: Quindi, si alza dal trono.

Oltrepassa me e Fiorino e va a salutare un eccentrico individuo.

Mortymer avanza così pieno di veli e petali da far quasi invidia a sua maestà.

È alto e molleggiato, ha un piglio severo e altero.

Sono un po' geloso perché la regina non ha occhi che per lui: Morty di qua, Morty di là... lo fa sedere sullo scranno che, fino a poco tempo fa, a torto, consideravo il mio posto da consigliere.

Floriflora, con voce suadente, si rivolge a Fiorino.

Floriflora: "Tesoro, hai portato i documenti?"

Fiorino (compito): "Sì zietta."

Jackie (sottovoce): "Ah-aaah! Ma allora quando sei a corte sai bene cosa sono le buone maniere!", gli sussurro in un sibilo.

Lui mi fa una boccaccia.

Sua maestà, intanto, inforcati un paio d'occhiali dalle lenti di resina, esamina i documenti del mio ragazzo con assoluta attenzione.

Floriflora: "Mhhh... sì, direi che c'è tutto: gli stemmi araldici dei Fioriti, le bolle degli Sfioriti, la storia, l'albero genealogico... mhhh... sì, l'adozione potrebbe essere praticabile!"

Jackie: Ho un tuffo al cuore.

L'adozione?! Ora capisco il perché della presenza di Fiorino!

L'ostracismo per Jackie Astronotus continua e si vede che le ferree regole di corte prevedono che qualcuno adotti e si prenda cura del mio ragazzo.

La Flo prosegue:

Floriflora: "Non trovi anche tu Morty?"

Morty annuisce altezzoso e, con piglio anglosassone, ammette che i documenti ci sono e che si può procedere.

Quindi, aggiunge che il ragazzo l’ha veduto, ma dove sarebbe l’altro soggetto in causa?

Poi alza gli occhi, mi guarda con sussiego e chiede se…

Mi affretto a rispondere: "Sì. Sì, sì, immagino di sì.

Sono io il soggetto", confermo, cercando di dominare la furia.

Floriflora (stupita): "Jackie! Non fare l'insolente, sembri arrabbiato!"

Jackie: Dice la regina.

"Eh, sì, signori.

E non sono arrabbiato, sono fu-rio-so, se mi è consentito parlare, e mi sento vittima di un enorme raggiro!"

Floriflora (paziente): "Ma... ma figliolo, cerca di capire..."

Jackie (impetuoso): Io non mi fermo, stavolta voglio dire la mia.

"Perdonatemi maestà, ma credo di comprendere più di ogni altro: il ragazzo è nobile, appartiene alla stirpe dei Fioriti e non mi stupisce che vogliate per lui una famiglia adeguata.

Non dimentico che il giovane virgulto potrebbe essere re, un giorno, visto il suo inappuntabile pedigree..."

Fiorino (stupito): "Pedi... cosa?"

Jackie: "Lascia perdere, è un modo di dire delle mie parti", gli spiego con amarezza e continuo rivolto a sua maestà e al suo altezzoso ospite.

"So bene che è necessario che il ragazzo cresca in una famiglia del regno a lui adatta per grado e per prestigio ma... ma... potevate almeno avvertimi! Sì, insomma, io non sapevo che c'era qualcuno che aveva già presentato domanda d'adozione!", constato, guardando lo spilungone pieno di falpalà.

Floriflora (piccata): "Per tua norma, non è stato sir Mortymer a presentare domanda d'adozione, caro il mio Astronotus, ma Fiorino.

Fiorino in persona.

È in questo regno, le domande dei bambini vengono prese con la massima serietà, oltre che avere la precedenza assoluta!"

Jackie: "Fiorino?!", sussurro basito.

Sono molto, molto amareggiato.

Mi volto verso di lui che, a testa bassa, fissa il pavimento.

"Ma perché? Mi pareva si andasse d'accordo...", balbetto smarrito.

Fiorino: "Infatti."

Jackie: Risponde lui senza guardarmi.

"E... e mi era parso che ci divertissimo..."

Fiorino (dispiaciuto): "E' così."

Jackie: "Discutiamo spesso, è vero, ma fa parte del gioco", continuo con un filo di voce.

Fiorino (sussurra): "Fa parte del gioco..."

Jackie: Taccio per un istante.

Poi riprendo come un fiume in piena:

"E va bene, è vero, non sempre sono d'accordo se resti alzato ad ascoltare le lucciole fino all'alba, ma la mattina vieni in laboratorio che non ti reggi in piedi!

E poi, sì, certo, protesto un po' quando stendi i calzini sui miei alambicchi, ma quale studioso non lo farebbe?"

Fiorino sospira e continua a fissarsi i piedi.

Riprendo.

"Occhei, occhei, è vero, ti ho proibito di usare il mio libro sulle stelle.

Ma ogni volta che lo consulti lo dimentichi sulla veranda e quando passa la lumaca a consegnare la posta lo sbava tutto e le tavole illustrate si impastano e perdono colore!"

Fiorino tira un altro lungo sospiro.

Non capisco, ma proseguo:

"E va bene: in effetti brontolo anche quando mangiucchi i petali panati che ho appena cucinato, ma in cambio ti do sempre la pastella!

E la mattina, qualche volta mi lamento perché non ti rifai il guscio, ma... sì, sì, è vero, ti permetto raramente di cavalcare le spighe secche dentro casa perché sono allergico, qualche volta ti ho ripreso perché hai usato il mio fungo preferito come ombrello, ma lo faccio per il tuo bene! È importante saper convivere rispettando gli altri!"

Parlo a raffica ma è l'amarezza che mi guida: mai e poi mai avrei pensato che Fiorino potesse patire vivendo con me.

Lui, senza guardarmi, commenta sfuggente:

Fiorino: "Ma Jackie, lo so, lo so..."

Jackie: "Lo sai, ma non basta? Ebbene, credimi: un bravo genitore non può e non deve consentirti di fare quello che ti pare, ma questo non significa che non ti voglia bene.

I contrasti?

Non fanno piacere nemmeno a me, ma è un modo per spiegarti il mio punto di vista.

Comunque ora basta, sto diventando noioso, se è questa la tua scelta vai pure. Da questo momento tuo padre è quello lì... sniff, sniff", piagnucolo indicando con la testa il dinoccolato Mortymer.

Nella sala regna un silenzio grave.

Tutti si guardano, in attesa che l'evento si compia: la Flo guarda Morty, che guarda Fiorino, che guarda per terra.

Poi la Flo guarda Percy, che fa cenno di non saperne nulla, che guarda Morty, che guarda la Flo.

Poi Fiorino guarda la Flo, che fa cenno di non saperne nulla e guarda Percy, che guarda Morty, che guarda Fiorino in attesa che l'evento, o qualcosa di simile, si compia.

Mi accorgo che i loro sguardi sono sempre più basiti.

Osservo in tralice i miei interlocutori.

Poi, citando un mio conoscente, commento:

"Embè?"

Floriflora: "Che vuol dire: embè?"

Jackie: "Vuol dire: allora? Che cosa dite? Che cavolo sta succedendo? Ecc, ecc...", rispondo, mentre Fiorino mi guarda malizioso.

Floriflora: "Ma, Jackie caro, siamo noi che non riusciamo a capire dove vuole andare a parare la tua tirata!"

Jackie: "Ah sì? Beh, ho dato la mia benedizione al ragazzo: se vuole andare che vada", concludo amaro.

Floriflora (confusa): "Ma dove?", mi rimbecca la Flo sempre più perplessa.

Jackie: "A farsi adottare, dove sennò?"

Floriflora (stupitissima): "E da chi, di grazia?"

Jackie (innervosito) : "Ma dal signor Morty!", rispondo io guardando l'interessato che tenta di eliminare una macchietta dal suo vestito e, sentendosi chiamare in causa, esclama sussultando che il Signor Morty… Sì, sì, è presente!

Quindi, impugna un voluminoso timbro e, innalzando il braccio al cielo, urla:

‘Approvato!’ stampigliando l'effige di sua maestà, sorridente e in posa, su una foglia screziata.

Jackie: "Bene", dico io seccato, "Penso che adesso possiamo sciogliere questa bella congrega."

Floriflora mi guarda e mi sussurra:

Floriflora: "No, dico, ma, ti senti bene?"

Jackie: "Perché, mi vedete sciupato, maestà?", domando con un pizzico di irritazione.

Floriflora: "Beh, non saprei ma... non devi dire niente al ragazzo?"

Jackie: Proprio in quell'istante Fiorino mi si avvicina e mi dice…

Fiorino: "Io vorrei ascoltare le lucciole alle sei e mezzo, pensi che possiamo muoverci fra poco? O devi trattenerti molto con zietta?"

Jackie: "È perché non lo dici a Morty delle lucciole delle sei e mezzo?"

Fiorino (stupito): "A chi?" (ride) A quel morto di sonno?"

Jackie (sottovoce): "Porta rispetto per il tuo vecchio, ragazzo, o dovrai vedertela con me!"

Fiorino: "Ovvio!"

Jackie: Mi risponde lui saltellando su un piede.

"E stai fermo che mi viene mal di testa!", lo rimprovero esasperato.

Improvvisamente la Flo scoppia in una gran risata e ci voltiamo tutti a guardarla con curiosità.


... fine seconda parte.

 

 

 Esci  Torna al menù del racconto  Legenda