Terza e ultima parte
Jackie: La mia visita al vecchio Onopi dura poco, solo il tempo di chiedergli un favore che ho in mente da un po' di tempo.
Infatti, dopo poco, veniamo interrotti da una pattuglia di Betulli esagitati che mi prega di correre a corte.
Ma l'antico ragno mi trattiene con una delle sue tante zampe e m'implora di riflettere circa le cose che mi ha detto.
"Contateci amico mio, contateci!"
Mi precipito a palazzo, convinto di trovare Percy boccheggiante.
"Ebbene", dico un po' risentito alla regina e alla sua corte riunita all'uopo.
Floriflora: "Ebbene Jackie caro, questa volta hai sbagliato!"
Jackie (distante): "Sarebbe a dire?"
Percy sventola un abito della collezione e m'informa che è stato trovato in prossimità della stanza della ragazza!
Jackie: "Quale ragazza?", faccio finta di non capire.
Percy, professionale, snocciola i particolari: si tratta della fanciulla protetta da me e dalla principessa Nimphea.
Durante la notte i betulli di sua maestà stavano per acciuffarla ed è evidente che la ladra non ha fatto in tempo a nascondere la refurtiva.
"Non credo di aver capito bene, Percy, l'abito era nella stanza della ragazza?"
Percy nicchia perché in effetti no, non lo era esattamente.
L'abito era fuori dalla stanza della ragazza, per l'esattezza nel corridoio centrale.
"Un luogo dove chiunque l'avrebbe potuto abbandonare", osservo.
Ma lui mi fa notare che, il luogo, è davanti alla camera dove alloggia la Farfamora e non vi sono molti dubbi che... ma il Betullo non finisce la frase perché io lo interrompo, rivolgendomi alla regina con gravità.
"Maestà, permettetemi di dissentire da questa tesi affrettata.
Vi chiedo... vi chiedo un solo giorno, uno ancora per poter dimostrare l'innocenza della ragazza!"
Floriflora (affranta): "Ma Jackie, la soluzione del caso è sotto gli occhi di tutti!"
Jackie: "E' vero, mia signora o almeno così sembra; ma io credo nella buona fede della fanciulla, altrimenti non sarebbe amica della principessa Nimphea!
E poi ci sono dei particolari che non mi quadrano in tutta questa vicenda!
Un giorno ancora... vi prego!"
Floriflora (severa): "Un giorno che sia uno!?"
Jackie: "Avete la mia parola!"
Floriflora: "Sta bene Jackie a te la palla!"
Jackie: Sento un certo scetticismo della corte attorno alla mia persona, ma la cosa non può che giovare all'indagine: spero che anche il ladro dubiti delle mie capacità e che intenda agire questa notte.
Finalmente, dopo una giornata interminabile, la pendola di corte batte la mezzanotte.
Percy mi raggiunge strabiliato.
Considera una follia l'ordine di sollevare i Betulli dalla sorveglianza delle stanze degli ospiti.
"Può darsi e può essere che mi stia giocando quest'ultima opportunità offertami dalla regina da incosciente, ma voglio fidarmi del mio istinto.
Per domani ho chiesto all'intera corte di trattenersi nelle proprie stanze e di non uscire dalle camere qualunque cosa accada, salvo contrordine, questo mi basta."
Percy alza le spalle: contento me, contenti tutti!
E per quanto lo riguarda la pensa esattamente come i suoi uomini: finalmente una sera in cui si dorme!"
Jackie (sbadigliando): "Già, infatti anch'io ho bisogno di una bella dormita!", convengo, lasciandolo sempre più esterrefatto.
S'informa, sempre più incredulo, se non intendo vegliare neanche il modello di punta disegnato da Estefy.
Jackie: "No amico mio.
E, unica in questa corte, la stilista mi ha assicurato tutta la sua fiducia circa il mio operato!", dico con una punta di orgoglio.
Quindi Percy, con una rapida piroetta, si ritira.
Mi dirigo verso le mie stanze, per l'occasione dormirò al castello, mentre Cotton mi segue lamentandosi perché ho giocato poco con lei.
Entro nella mia camera, mi butto sul letto e mi addormento all'istante.
E' mattina.
Qualcuno entra precipitosamente nella mia stanza... anzi, più di qualcuno, perché ho il piacere di ricevere la Flo con armata Betullica a seguito.
Floriflora (furiosa): "Credi ti potrai alzare nell'arco del prossimo nano secondo?"
Jackie (insonnolito): "Ce... certo", rispondo imbarazzato e mezzo intontito "Cosa succede?"
Floriflora (seccatissima): "Manco a dirlo, mentre tu ti dilettavi con Morfeo, hanno rubato l'abito di punta della nuova collezione!"
Jackie (sbadiglia): "Lo immaginavo... uaufff."
Floriflora (impaziente): "E cosa conti di fare, prima che ti faccia tagliare la testa?"
Jackie: "Visionerò il luogo del reato, mia regina", accenno un risolino per calmare la sua furia, ma Percy, serissimo, mi introduce alle nuove, funeste novità.
Che sono, in ordine: copiose tracce di marmellata di gelsi che decorano tutta la porta della camera della fanciulla sospettata, ivi inclusa la maniglia.
La giovane è ancora chiusa nella sua stanza, come da me richiesto, ma Percy ovviamente vorrebbe arrestarla.
Floriflora (indignata): "Eh, già, tanto la passeggiata l'ha fatta questa notte. Direi che l'indegna amica di mia nipote non ha più scusanti: è lei la colpevole!"
Jackie: "Adesso lo vedremo, seguitemi tutti!", ordino, e mi dirigo di gran carriera lungo il corridoio dove sono alloggiate le farfamodelle.
Quindi incomincio la rassegna delle porte.
"Questa va bene, questa occhei, questa pure..."
Floriflora (spazientita): "Ma Jackie! Abbiamo già visionato tutto, non hai sentito Percy?
Le tracce di marmellata sono solo da lei!
Sii serio ragazzo mio, arrenditi!
Nimphea troverà un'altra amichetta... suvvia!"
Jackie: Sorpasso la porta con le molte impronte di marmellata e vado alla successiva.
"Tatann!", dico guardando fisso Percy, "Ecco il colpevole! A chi appartiene questa stanza?"
La Flo e i Betulli si guardano allibiti, quindi la regina domanda con una certa cautela (quella che si ha rivolgendosi ai pazzi):
Floriflora (cauta): "Dimmi, ragazzo mio, hai alla tua sinistra una porta ricoperta di prove evidenti, appiccicose, caramellate e succulente... perché dunque ti ostini contro un uscio senza nemmeno una macchiolina?"
Jackie: "A chi appartiene questa porta?"
Percy un po' arruffato prende tempo, i Betulli stanno verificando.
"Bene, così avrò tempo di spiegarvi.
Iersera, quando tutti sono andati a dormire, io ed un collaboratore del saggio Onopi, abbiamo costruito delle ragnatele davanti ad ogni porta.
Solo quella di questa porta è stata spezzata, ergo, colei o colui che abita in questa stanza è il vero ladro!"
Le modelle, avvertite dai Betulli, si riversano nel corridoi.
Scorgo Farfamora e la esorto:
"E ora che tu dica la verità!"
La ragazza si copre il viso con le mani e mi chiede da quanto tempo ne sono a conoscenza.
"Credo di aver capito quando ho decifrato le tue vere generalità B. Mori sta per Bombyx Mori vero?"
La ragazza annuisce distrutta.
"E sei tu ad avere rubato la marmellata la prima volta, giusto?"
Messa alle strette, ammette, ma giura di non aver toccato un solo vestito!
Percy arcigno, mi ricorda il giorno X segnato sul calendario.
"Certo che lo ricordo, Percy!
Quel giorno non doveva indicare un furto ma una nascita, non è così Farfy?"
La ragazza ancora una volta annuisce mortificata.
Floriflora: "Saresti così gentile, con la tua scienza, di degnare di qualche attenzione anche le nostre povere menti ignoranti... Jackie caro?"
Jackie (solerte): "Certamente maestà!
Questa ragazza non è colpevole: è una farfalla della stirpe di Bombyx Mori."
Floriflora: "Sì, conosco la specie, sono le farfalle produttrici di seta e allora?"
Jackie: "Farfy, detta Farfabruna, ha un bruchino nella sua stanza, suo figlio. Immagino sappiate tutti la sorte di queste farfalle, quindi saprete che i cacciatori di fili vanno pazzi per la seta che questa specie produce.
Purtroppo, è nella primissima infanzia che la seta viene prodotta da detta specie, ergo, i bruchini che la producono devono essere cacciati da piccoli e poco prima che siano in grado di uscire dal bozzolo.
In ultimo, caro il mio Percy, i bruchini si nutrono prevalentemente di gelsi, escono dal bozzolo dopo diciassette giorni dalla nascita e non sopportano temperature superiori ai 24 gradi!"
Floriflora (entusiasta): "Ma allora... Sono diventata nonna!"
Percy, grattandosi la testa, ammette che la mia versione dei fatti spiega anche il calendario e tutto il resto.
Jackie (entusiasta): "Infatti!"
Floriflora (ammirata): "Accidenti figliolo sei un pozzo di scienza!"
Jackie: "Niente affatto maestà, mi è capitato in passato di aiutare mio fratello che stava preparando una tesi sui bachi da seta, a questo devo la risoluzione del caso."
Floriflora: "E dunque l'assassino, cioè, ehm, no, il ladro chi sarebbe?"
Jackie: Una pattuglia di Betulli, urlando il mio nome, ci raggiunge di gran carriera.
La pattuglia c'informa che un uomo dalla testa rasata come una rapa ha rubato una pigna navetta e si è dileguato nel nulla.
"Aprite questa porta!", ordino, anche se oramai non ho più alcun dubbio. Entriamo nella stanza deserta, in terra solo una parrucca.
Percy recuperando il toupée con uno spadino si domanda a quale modella appartenga.
Lui non ricorda tinta sì volgare.
Jackie (ghignando): "Non appartiene a una modella, ma allo sfuggente Frangia!
Ho incominciato a sospettare di lui proprio dal nome."
Floriflora: "E cioè?"
Farfamora facendosi coraggio ci spiega i fatti.
Conferma quanto ho detto io, circa la caccia ai piccoli della loro specie.
E c'informa che i feroci cacciatori di fili di seta stanno aumentando di anno in anno.
Frangia aveva scoperto suo figlio e la ricattava.
In sostanza, se lei non l'avesse assecondato nei furti lui avrebbe rivelato ai cacciatori di fili l'esistenza del bebè.
Floriflora (indignata): "Capisco tesoro, un essere veramente orripilante quel sarto!
Non ho bisogno di altre spiegazioni ragazzi, farò mettere sulla testa del Frangia non più un toupée ma una taglia.
La taglia più alta che si sia mai sentita qui al Fiorfiore e vedrete che ben presto marcirà nelle patrie galere.
Dunque, Jackie, ancora una volta hai risolto brillantemente il caso e, forse, noi tutti ti dobbiamo delle scuse.
C'è, dunque, qualcosa che posso fare per te?"
Jackie: Scorgo, fuori dalla finestra, Cotton che si libra in cielo facendo l'imitazione di un bruchino imbronciato.
"Sì maestà, credo proprio di sì", rispondo con franchezza.
Floriflora: "Avanti allora, chiedi."
Jackie: "Vorrei tre giorni di libertà per dedicarmi alla mia nuvola."
Floriflora: "Bene, purché non piova sulla sfilata, hai il mio permesso!"
Jackie: "Oh, no, le nuvole sanno quant'è importante sfilare... sono le mannequin del firmamento!", rassicuro la regina, mentre vedo fuori dalla finestra Cotton, entusiasta, che volteggia in posa plastica, spinta dal vento!
FINE
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