Un clandestino


[Racconto di Paola Manoni]

Terza e ultima parte



Jackie: Il vento continua a montare e molti fiori, alberi, cose, animali e persone vengono sollevate e sbattute dall'assurdo moto vorticoso di questo vento.
Ogni tanto si alzano altissime le hot towers che minacciosamente ci mostrano i denti e velocemente si sfaldano.
La situazione sembra precipitare e anche io sono in pena per Fanfauna e Iggy.
Non oso pensare all'effetto dell'uragano sulle onde.
E se fossero in preda ai flutti!!?
"Dobbiamo tentare il tutto per tutto, dobbiamo trovare un'impresa da compiere, anche se sia la più disperata!"
Il topo correndo sul tavolo squittisce e pronuncia una nuova parola: rope!

Floriflora (scostante): "Cosa dice questo qui?"

Jackie: "Questo qui! Non avete modi gentili", dico io stizzito (forse è la prima volta che mi permetto di rimbeccare Floriflora).

Floriflora (scostante): "Beh, non mi pare abbia un nome!"

Jackie: Floriflora ha ragione! Ma pur di non ammetterlo, d'impulso affermo:
"E invece ce l'ha un nome... come tutti noi... si chiama... Emanuele!", (non vi dirò perché mi è venuto di dire questo nome)!

 

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Immagine di Jackie e di Nimphea che osservano il topo (Per leggerne la descrizione proseguire nel link) Jackie e Nimphea, vestiti con abiti delle stessa stoffa arabescata in bianco (varia solo il colore di fondo: rosso Jackie e blu Nimphea), sono davanti al topo. Emanuele è in piedi e si appoggia ad un bastone con la zampa anteriore destra. Sul lato destro della scena, vi sono un candelabro con una candela accesa e due documenti arrotolati. Particolare del volto di Jackie.Particolare del volto di Nimphea.
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Floriflora: "Occhei!... Allora... che suggerisce Emanuele?"

Jackie: "Corda... suggerisce", e mentre lo dico mi illumino in volto.
E' da pazzi quello che sto pensando ma sì, ha ragione Emanuele... perché non provare.
Devo cercare Cotton perché è l'unica che può aiutarci.
Mi vesto con abiti pesanti. Prendo una corda, indosso l'imbracatura a cui collego la corda con un moschettone a ghiera. Prendo anche un altro spezzone di corda per Nimphea...
Floriflora non capisce e ripetutamente domanda spiegazioni...
Sì, mi occorre l'aiuto di Nimphea (l'unica atletica dei presenti!): deve farmi sicura, deve trattenere la mia corda.
"Allora io esco e sicuramente l'uragano mi solleverà in aria.
Tu, Nimphea, zavorrati: legati con lo spezzone alla trave maestra del laboratorio e non mollarmi, non mollare mai la mia corda.
Quando lo domanderò, dovrai trovare la forza per recuperarmi."
Sono sicuro che Nimphea ce la metterà tutta!

Fuori c'è davvero l'inferno: aprire la porta non è facile.
I cardini si allentano e uno prende di scatto il volo.
Prima vengo sbattuto all'interno, con violenza.

 

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Immagine della tempesta (Per leggerne la descrizione proseguire nel link) Il paesaggio è molto scosso dall'aria soffiata da nuvole minacciose in un cielo molto scuro. Si prepara l'uragano. Particolare del paesaggio scosso dal ventoParticolare di una nuvola che soffia imperiosamente.
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Poi, non so come, con una strattonata fortissima della corda esco e volo.
Sono minuti eterni... sono uscito per intercettare Cotton che per fortuna comprende e finalmente arriva in mio soccorso.
Ha un certo imbarazzo.
Credo sia stato più forte di lei seguire l'impeto della sua natura e unirsi agli altri fenomeni atmosferici.
Si avvicina dandomi una musata e poi scodinzola, invitandomi a salire sul dorso.
Mi sfugge, provo e riprovo ma alla fine riesco a montare in sella!
Cotton inizia un turbolento volo e rientro nel laboratorio a cavallo della nube amica.
Riprendo fiato.

Floriflora (con un filo di voce): "Jackie caro, qual è il tuo piano...?"

Jackie: "Il piano è..."
"Riding a hot tower" risponde per me il topo che poi continua squittendo.
"Galoppare una torre nuvolosa...", ripeto per i presenti... idea stupefacente ma perché non prenderla in considerazione... tentiamo l'impossibile!
Mentalmente predispongo un piano e delicatamente faccio salire Emanuele sul palmo della mia mano.
Potrà un topolino passare per l'occhio del ciclone?
Si dice che i topi possano arrivare ovunque... ora, un essere così delicato, riuscirà a opporsi all'impeto?
Il debole vince il forte e il tenero vince il duro: sono cose che tutti conoscono, ma che nessuno vuole mettere in pratica.
Lo diceva Lao Tze, mi pare... e perché la saggezza cinese dovrebbe mollarci proprio ora?

 

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Immagine di Emanuele che indossa l'imbrago (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede il topo con l'imbrago alla vita, da cui partono diverse corde. Jackie, di spalle, controlla che tutto sia a posto e tiene tesa l'estremità di una corda. Particolare di Jackie.Particolare  di Emanuele, in figura in piedi. Indossa l'imbrago ed è contornato da corde.
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Rabbrividisco all'idea che Fanfauna e Iggy possano trovarsi in un maremoto... è il momento di passare decisamente all'azione.
Frugo ovunque per cercare del materiale.
Nimphea mi chiede come posso aiutarla e le spiego che devo costruire un imbrago per Emanuele perché ha una missione molto importante!
Con un po' d'ingegno confezioniamo un manufatto resistente.
Poi annodo tutto il cordame che ho a disposizione, da addugliare sul dorso di Cotton.
Cotton e il topo hanno una missione molto difficile e spiego il piano a entrambi.
Seguo con molta pena l'andar via del piccolo roditore sul suo destriero gassoso.
Ce la faranno nella loro impresa?
Nei cieli si sta per svolgere un'impresa impossibile: Cotton sceglie una torre longilinea e altissima su cui salire.
L'azione è estremamente rapida.
Di un balzo Emanuele scende sulla tempestosa nuvola e corre trascinandosi la corda la cui estremità è legata al suo imbrago.
E' così leggero e veloce che la torre non lo percepisce.
Arriva in alto, sempre più in alto, fin dentro l'occhio, fino a vedere il sole.
Poi si cala sull'altro lato della torre e ridiscende vertiginosamente in basso, per poi riportare la corda ancora in su scalando la nuvola... e così più volte, formando vari anelli attorno al fitto fronte nuvoloso del ciclone.
La trama fitta del cordame, imbriglia i venti... e l'intensità diminuisce.
L'uragano ha una battuta d'arresto e le torri crollano in tanti rivoli di anidride carbonica.
Anche Cotton ne subisce le conseguenze.
Sembra essersi dimagrita all'istante, è tutta sgonfia.
Emanuele scende con maestria in corda doppia e con un piccolo balzo atterra davanti alla porta del laboratorio.
Sono allibito.
Floriflora e Nimphea escono anch'esse ammutolite.
Sta quasi smettendo di piovere... Emanuele è intirizzito d'acqua, dalla coda al muso.
Come si dice...? Sembra un topo intinto nell'olio.
Cerco qualcosa di appetitoso da offrirgli e trovo giusto una scatoletta di aringhe affumicate...

Floriflora (entusiasta): "Imbandiremo una gran festa, in onore del topo, con un banchetto pieno di leccornie per roditori!"

Jackie: "Ci sarà un solo problema!", osservo senza celare la mia preoccupazione, "come reagirà il gatto Iggy alla presenza di un... antagonista?"

Floriflora:; "Ovvio... In nessun modo! Iggy non potrà avere pregiudizi su di Emanuele per il semplice fatto che qui, nel Fiorfiore, non si ha paura di conoscere qualcosa o qualcuno di avverso o di diverso! Anche tu, Jackie caro, eri un alieno!"

Jackie: La regina stavolta ha proprio ragione!
E dentro di me ripeto ancora il detto cinese e ribadisco che il debole vince il forte... va sempre tenuto a mente!



FINE

 

 
 

 

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