Il viaggio

[Racconto di Giovanna Gra]

 



Seconda parte



Madre Natura: Alla vista di Nemo, la rondine, appena sveglia, si scuote e domanda... "Ma... è una bambina quella laggiù?"

Nemo: (candida) "Che cos'è una bombina?"

Madre Natura: Alla rondine, seppure stremata, viene da ridere: non ha detto bombina, ha detto bambina.
Si tratta di un cucciolo di ominide.
"Ominide?", interviene Jo sempre più nel panico.
Quindi s'informa subito se detta specie possa in qualche modo risultare pericolosa.
"Terribile!", replica la rondine, sicura.
"Oibò, sarebbe il classico caso di serpe in seno", fa notare il Bacca dall'alto.

Nemo: "Ma scusate, sono io, Nemo!
E non ho fatto male a nessuno!"

Madre Natura: La rondine ammette che è possibile che vi siano rari esemplari di ominidi poco aggressivi, ma il resto...
E ammicca con l'espressione di chi ne ha viste veramente tante.
E poi, ipotizza, la bambina potrebbe essere ancora troppo giovane per commettere efferatezze.
Jo è visibilmente preoccupato.

Nemo: (preoccupata) "Che vuol dire?"

Madre Natura: Jo, teso in volto, spiega che magari, fra un anno, o un giorno, insomma, in fase di crescita, Nemo li avrà schiacciati tutti!
Frank dice a Jo di smetterla di dire cavolate.
"Nemo non farebbe mai una cosa del genere, lo sanno anche i funghi!"

Nemo: (rinfrancata) "Grazie, Frank."

Madre Natura: "Dovere, baby" sentenzia Frank.
Ma Jo continua imperterrito: "Per carità, niente di personale con la piccola Nemo, però è opportuno sapere se appartiene a una specie aggressiva."
"Sta bene", gli fa eco il Coccino spazientito.
Vuole tranquillizzarlo e, rivolto alla rondine, domanda se 'sti ominidi si nutrono d'insetti.
L'uccello fa mente locale, ma poi risponde di no.
Anzi, a pensarci bene, quello è un piatto che sta più fra le falangi di una rondine che fra quelle degli ominidi.
"Lo dicevo io: qui è tutto un mangia-mangia!", sentenzia il Bacca rimirando il suo cucito.
La rondine, sussiegosa, spiega che quelli che parlano bene la chiamano catena alimentare, ma il Bacca, nascosto fra i suoi fili, fa notare che un amico può suscitare molto affetto ma raramente l'acquolina e che lui ha molti amici fra gli uccelli.

"E quel tizio che pende, che bestia sarebbe?", domanda la rondine ai presenti, spiando il baco dal basso.
"Tipo verme", risponde Coccino, con noncuranza, ma aggiunge che è indigesto.
Sono anni che studia cucito e tutti quei fili vanno di traverso come i crauti.

Nemo: "Vi sentite meglio?"

Madre Natura: La rondine scruta la ragazza ma non le risponde, poi commenta che non ha mai visto ominidi dai capelli blu.

Nemo: "E... dove vivrebbero questi... ominidi?"

Madre Natura: "Nelle città, naturalmente", le sorride la rondine.
"Cit-ta, cit-ta, cit-ta", ripete Jo Farfalla a ciclo continuo, ma l'uccello, più esperto, lo corregge: "Cit-tà, con l'accento sulla A."
Coccino s'informa e chiede se gli ominidi abbiano o meno predatori.
No, risponde il volatile, ma per fortuna si predano piuttosto spesso fra loro.
"Brutta razza, mi sa...", osserva fosco Jo Farfalla.
La rondine annuncia ai suoi soccorritori che è diretta in città e, grazie alle loro cure, ci arriverà sana e salva.
Perciò, se la piccola volesse andare con lei...

Nemo: (basita) "Io... con voi?"

Madre Natura: La rondine le dice che non ci troverebbe nulla di male.
La ragazza dovrà conoscere la sua specie, prima o poi!
Quindi, fissa Nemo che le appare sempre più pallida e sentenzia che, a suo modesto avviso, la ragazza non sta affatto bene.

Nemo: "Nulla di grave, solo un po' di mal di testa e qualche dolore alla schiena... dicevamo?"

Madre Natura: "E' che sta gobba!
Deve tirarsi su!", la rimprovera Jo Farfalla, paterno.
"Oh, accidenti, cosa stavamo dicendo?", protesta Frank che ha perso il filo.
"Ah, sì, la rondine che se ne va in città.
Ma come si orientano le rondini?"

L'uccello spiega che in genere viaggia sui campi magnetici.
Insomma, la sua categoria ha una specie di sesto senso dell'orientamento.
Frank annuisce, si dice anche che sia un istinto talmente preciso e inspiegabile da sconfinare quasi nella magia.
La rondine gongola e conferma, tutte le specie migratorie lo possiedono.
Sanno a naso quando debbono partire e quale rotta seguire.
E per decidere queste cose, sono fondamentali la luce polarizzata dell'alba e quella del tramonto.

Nemo: (sognante) "Accidenti, cosa darei per volare!"

Madre Natura: E dopo aver annunciato al mondo questo desiderio, con un lieve gemito, Nemo sviene fra le zampe della rondinella.
Oh, cielo, l'aveva detto Ugo che non stava bene!
E adesso va curata, ma come si fa a curare se non si sa a quale specie appartenga?
Coccino spiega alla rondine che Nemo è arrivata in un uovo.
Ah, capperi!
Gli ominidi non fanno le uova, osserva scandalizzata la rondine.
"Non le faranno, ma lei è uscita da un uovo, tutti l'han vista", sentenzia Jo Farfalla.
La rondine si commuove, due lacrimoni cadono sul prato.
E' terribile, poverina, non sapere nulla di sé... dell'uovo...
"In effetti, anche avere i capelli blu è terribile... lo vogliamo dire?", aggiunge l'uomo farfalla a bassa voce.
Frank lo rimprovera spingendolo da un lato: non lo faceva così infame.
"Ma quale infame! Mica ha intenzione di dirglielo in faccia", giura Jo.
"Ma, infatti, basta alle spalle", chiosa sarcastico il Bacca dall'alto.
Quindi, annuncia alla congrega che, secondo lui, per rimettere in sesto Nemo ci vorrebbe un bel viaggetto.
Passerebbero mal di testa, mal d'anima e mal di schiena.
"Seeee vabbé... e come volerebbe?
Con la polvere del pimperimpera?", chiede Frank scettico.
"Mhhh... ma poi voleranno gli ominidi?", si domanda Jo.
La rondine dice di averne visti alcuni con ali posticce una volta.
Racconta che parevano delle immense e orripilanti farfal... ops... uccelli!
Si corregge in tempo.
Jo Farfalla la guarda sospettoso.
Il Bacca suggerisce gioviale che allora anche loro potrebbero costruire orribili ali da farfal... pardon... da uccello per la loro amica Nemo!
Jo e Frank lo guardano perplessi.
"Embè", replica il baco, "non si erano autonominati zii?"
I due scuotono la testa all'unisono.
Ma come, l'hanno vista uscire dall'uovo, fare i primi passi...
Beh, insomma, il Bacca si sente zio e cucirà per Nemo un bel paio d'ali per farla volare con la rondine.
Ciò detto, comincia a radunare metri e metri di filo, tutto preso dal suo progetto.
La rondine avverte: se è quello che hanno in mente devono darsi da fare.
Se il suo sesto senso dovesse risvegliarsi, lei dovrà assolutamente partire!
Chiamato al capezzale della povera Nemo, Ugo il gufo dispensa i consueti rimedi di riposoterapia in polvere e in gocce.
Coccino commenta irritato che pare facile fare in fretta, visto che sta pure venendo buio.
Ma alle sue parole, una flotta di scintille arriva volando in formazione.
"Lola?", esclamano tutti in coro e la lucciola risponde frivola: "E le altre!"

Il Bac, come lo chiama lei, le ha raccontato tutto e sarebbe felice di fare un regalo a Nemo, è sempre stata così carina con tutte le lucciole del sotto bosco!
Potranno cucire fino all'alba, alla luce penseranno loro!
Ciò detto, le lucciole si dispongono in cerchio sui fili, fra i rami, a guarnire boccioli e a splendere sulle pigne.
Nella radura, pare sia tornata la sera di Natale.


... fine seconda parte.

 

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