Mentre Nemo, insofferente per l'eccessiva calma del vecchio, li scruta con le braccia conserte battendo nervosamente e ripetutamente un piede per terra.
Nemo: "Ripeto la domanda: si può sapere dove state andando, o no?"
Madre Natura: Jo balbetta, esita, tentenna, ma poi è costretto a confessare... ecco loro starebbero andando in... in letargo!
Nemo: "In letargo?!"
Madre Natura: "Eh già, è così! E non fa una piega, o forse sì, qualcuna sulle guance quando ci si sveglia", commenta sbadigliando il Bacca soddisfatto della sua battutina.
Nemo (preoccupata): "E dove sarebbe questo letargo?"
Madre Natura: Ciascuno si affretta ad indicare un qui, un lì, insomma un po' dappertutto.
Nemo: "Oh, certo che è difficile seguirvi! Se è qui e lì e un po' dappertutto vuol dire che anch'io ci andrò! O magari ci sono già... è così?"
Madre Natura: Domanda Nemo incerta, osservando i suoi amici sempre più obnubilati dal torpore.
Il Bacca rompe il silenzio del bosco con uno strano risolino.
Quindi, fa notare agli altri l'assurdità: la bambina crede di stare in letargo... hi hi hi... ma l'hanno sentita? L'hanno mai sentita una stupidaggine più stupida di quella?
Nemo (offesa): "Beh? E allora? Magari anch'io vado in letargo.
Perché no? Se non sapete a che specie appartengo non sapete nemmeno... "
Madre Natura: Coccino, punto dall'osservazione della ragazza, salta su come un grillo dandole ragione.
Co-co-cosa dice la ragazza? Domanda Jo con la bocca impastata.
Ma Frank continua a strepitare, dice che Nemo ha ragionissima! E lo ripete con tale impeto che la vecchia farfalla, mettendosi le mani sulle orecchie, lo prega di tacere.
Potrà ascoltarlo solo se smetterà di urlare.
E poi, insomma, quale ragione avrebbe la ragazzina? Lui ancora non l'ha capito.
Frank, sempre più esaltato, si appresta a illustrare la sua teoria.
E spiega agli amici che, non conoscendo la specie della bambina, non conoscono nemmeno le sue abitudini, ergo, anche lei potrebbe cadere nel lungo sonno invernale.
Seguono imprecazioni di specie tipo: Per mille matasse intrecciate!, naturalmente da parte del Bacca.
E Per mille ali e per mille bruchi... , ovviamente da Jo Farfalla.
Coccino fa anche notare al vecchio che, in fondo, le farfalle non hanno ancora incominciato a osservare i rituali letargici...
Jo sbuffa e conferma affaticato che no, infatti, no.
Avrebbe giusto appuntamento dopo pranzo presso il laghetto... ma non può presentarsi con la bambina, se è questo che Frank ha in mente.
Non sarebbe una cosa seria.
E perché no? Frank non riesce a capire il rigore di Jo.
Insomma, se la ragazzina, metti caso, dovesse andare in letargo, avrà anche bisogno di conoscere le varie usanze per farlo.
Accidenti, si tratta di cultura!
Ma Jo squote la testa.
Non se ne parla. Nemo non è una farfalla e non può andare in letargo con le farfalle, anche perché quello delle farfalle non è un letargo vero e proprio ma un simil-letargo.
Ma proprio per quello Jo, deve portarla con se, insiste Frank.
Insomma... se Nemo avesse avuto delle cose in comune con gli orsi avrebbe pensato di mandarla in una caverna, ma...
Ma Jo lo interrompe bruscamente sostenendo che un simil-letargo non è letargo, ergo, non può in alcun modo essere utile.
Ma il ragazzo coccinella, rilancia.
Non sta dicendo che la ragazza deve andare in letargo con lui.
Non sa nemmeno se ci andrà in letargo...
Però, Jo potrebbe insegnarle come ci si prepara a un sonno un po' più pesante, tipo quello invernale.
Insomma, queste cose, si sa, si fanno al laghetto!
Jo si grattugia le antenne.
Non lo sa, è un po' agitato all'idea.
Vuole pensarci su fino a domani.
E allora occhei, aspetteranno domani.
Però è bene sapere che se non saranno loro, è probabile che loro si debba cercare qualcuno che le insegni almeno l'abc del letargo-tipo.
E nessuno potrà esonerarsi da tale ricerca, ammonisce Frank.
Nemo (scandisce lentamente): "Le-tar-go... Cosa vuol dire?"
Madre Natura: "Non ti devi chiedere cosa vuol dire, ma piuttosto a cosa serve", consiglia Frank con piglio da maestro.
La piccola obbedisce.
Nemo: "Beh, allora: a cosa serve?"
Madre Natura: Il letargo, le spiegano i tre, è un lungo sonno in cui cadono alcune specie animali durante l'inverno.
E' un modo per difendersi dal freddo, per sfuggire alla fame, per fare in modo che la primavera arrivi prima.
Nemo (preoccupata): "Ah, capisco... e credi che anch'io dovrò difendermi dal freddo in questo modo?"
Madre Natura: Frank non lo sa, accidenti, nessuno lo sa.
Ma è bene che lei si faccia trovare pronta, ergo, dovrà andare al lago con Jo Farfalla e Frank insisterà fino allo spasimo affinché Jo se la porti e la istruisca alla perfezione.
E' troppo importante per lei.
Ma ora forse è il caso di andare a dormire... domani sentiranno cosa il vecchio avrà da dire.
E così, cala l'ennesima notte.
Il bosco chiude ogni attività per attendere pazientemente l'alba.
... fine prima parte.
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