Nemo e l'uovo

[Racconto di Giovanna Gra]

 

Seconda parte





Madre Natura: Il cielo sembra diventare di vetro.
Un fragoroso rombo annuncia un violento acquazzone.
La farfalla viene all'improvviso risucchiata nel trombone e sbatacchiata ben bene dalla pioggia ormai scrosciante.
"Aiuto! Aiuto!", implora Jo semi soffocato dal centro del calice.
Ma nessuno può sentirlo, né correre in suo aiuto.
La pioggia disegna tanti rivoli sul selciato e un piccolo fiumiciattolo si getta a due passi dal fiore, fluttuando dall'alto picco alla terra.
Jo riesce con fatica a emergere dal polline umido e appiccicoso e si affaccia dal calice, giusto in tempo per vedere la sua tendina e le altre carabattole strappate dal suolo e sfrecciare lungo la scia d'acqua diretta a valle.
Accidenti, tutto il suo armamentario per la raccolta del polline è andato!
"Maledizione!", si lagna il vecchio Jo, poi però ci ragiona un po' su e...
In fondo, a pensarci bene, poteva essere in mezzo alla buriana... meglio non lamentarsi!
Ma, proprio in quell'istante, un rumore sinistro lo strappa dalle sue amare constatazioni.
Per cento baccelli, che cavolo di rumore sarà? E, soprattutto, da dove arriva? Oh, cielo! Oh, cielo! Adesso che si avvicina sembra proprio un rumore... un rumore... rotolante... mostruosamente rotolante.
Forse conviene affacciarsi.
Con tutte le forze di cui dispone, Jo si aggrappa al petalo più alto, giusto in tempo per vedere un immenso e precipitante uovo rosa rotolare proprio verso la sua precarissima posizione.

"Noooooooooo!!!", urla il vecchio, disperato, mentre viene travolto dall'uovo.
I due, l'uovo e Jo Farfalla, percorrono un lungo tratto insieme, fatto, per lo più, di strepitose e acrobatiche capriole.
Quindi, nel silenzio immobile della fine del temporale, cadono pesantemente sul prato.
Più che lamentarsi, il povero omino dolorante mugugna qualche cosa, quindi, stremato, perde i sensi.
Qualche istante dopo, un tramestio affannato e sbuffante annuncia l'arrivo di qualcuno.

Nemo: "Eccolo, eccolo!"

Madre Natura: Strilla Nemo da lontano.
Frank, due passi indietro, osserva l'amico decisamente svenuto, quindi ammette che anche lui si sarebbe sentito mancare se avesse fatto un uovo così grande.

Nemo: "Ma che cosa stai dicendo? Le farfalle non fanno uova di queste dimensioni."

Madre Natura: Lo rimprovera Nemo.
"Sì, sì, certo", dice Frank, "sembrerebbe più opera di una gallina... però è curioso... ehm, anche quando arrivasti tu con il tuo uovo qui in radura, ci furono dei sospetti su Jo", bofonchia Coccino perplesso.

 

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Immagine di Nemo seduta a gambe incrociate, davanti al guscio d'uovo rotto (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vede la bambina in figura intera, seduta, gambe incrociate e braccia conserte. Davanti a lei, sul terreno, il guscio d'uovo rotto in due parti. Ai lati della scena, tronchi d'albero e arbusti. Sullo sfondo la forma tonda del sole al tramonto che tinge di rosa il cielo. Particolare dei tronchi, uno intero e un altro, in secondo piano, spezzato.Particolare di Nemo.
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Nemo: "Ma quali sospetti?"

Madre Natura: "Beh", suggerisce Frank, "che Jo avesse fatto un uovo abnorme... insomma arriva un coso così rotolante in mezzo alla radura, si può immaginare che gli abitanti si mettano in fila per fare tutte le ipotesi possibili", confessa Frank.

Nemo: "Comunque, le farfalle non fanno le uova, non così grandi!"

Madre Natura: Sentenzia la ragazzina.
"Ohi... ohi...", biascica il vecchio Jo, riavendosi dalla caduta.
Poi, strabuzzando gli occhi come uno stupido, domanda a Nemo e a Frank se loro sono veramente loro.
Frank lo rassicura, chiamandolo affettuosamente Vecchio petalo volante.
Jo conquista con fatica la posizione seduta, si stropiccia gli occhi, poi, vaneggiando, domanda se per caso quello che sta mettendo a fuoco sia davvero l'ennesimo uovo.
Eh, già, conferma Coccino, ma non può trattenersi dal commentare che Jo è decisamente prolifico.
Prolifico lui? Salta su l'omino, ma che Frank non dicesse stupidaggini.
Accidenti, sarà normale che in quel posto cadano uova come se piovesse? Poi, rivolto alla bambina, le domanda se si ritiene parente.

Nemo (perplessa): "Parente?! Ma di cosa? Di un uovo? Boh... veramente non ci ho proprio pensato."

Madre Natura:
Ma l'uovo non dà loro molte altre possibilità di riflettere, perché incomincia a ondeggiare vistosamente.
Poi, cadendo dall'altura, incomincia a rotolare verso valle e verso la radura.

Nemo (urla): "Oh, no... sta scappando!"

Madre Natura: Coccino, che in quell'istante è girato dall'altra parte, la corregge, non ci crede: un uovo non scappa!

 

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Immagine del papero Martino nell'uovo, appena schiuso (Per leggerne la descrizione proseguire nel link) Si vede il papero in mezzo busto, dentro il guscio dell'uovo aperto. Ha un piumaggio arruffato di colore giallo e il becco arancione. Sullo sfondo la luna gialla e il cielo notturno puntellato di stelle. Particolare della luna.Particolare di Martino.
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Ma Jo è con lei e urla che ha ragione la ragazza: l'uovo sta scappando a tutta birra!
I tre amici si lanciano in una corsa sfrenata all'inseguimento dell'uovo rotolante che salta, rimbalza, scivola e ricade fino a giungere sotto i fili pendenti e solenni del Bacca.
Oibò, la radura rischia di diventare un tedioso pollaio se non corrono ai ripari, commenta fra sé il baco perplesso.
In quel mentre i tre giungono affannati e precipitosi.
Il Bacca domanda ironico: ma Jo non era andato a caccia di un fiore? Cosa significa quindi?
Jo bandisce lazzi e sberleffi con una manata.
La cosa è seria, cosa pensano di fare?
Domanda la farfalla a Frank, Nemo e al Baco.
Già, che si fa, che si fa, con un uovo?
"In teoria si dovrebbe covare", suggerisce laconico il Bacca.
Gli altri si voltano a guardarlo, ma lui replica pronto.
Che non guardassero lui: mai visto un bruco covare un uovo.
Ah, beh, si tira fuori Jo, nemmeno una farfalla! Di fatto le sue ali non sarebbero nemmeno sufficienti ad abbracciarlo.
Quindi ora tutti si voltano verso Frank Coccino.
Accidenti ai suoi amici, non penseranno mica... gli altri lo guardano senza dire una parola.
Ma figuriamoci! Non ha nemmeno un puntino sul guscio... è chiaro che non è suo parente! Lui... Lui... è tutto una macchia!

Nemo (offesa): "Ma che bello!
Anche con il mio uovo avete fatto questo scarica barile?"

Madre Natura: Domanda la ragazzina dai capelli blu, guardando con rimprovero il baco, la farfalla e la piccola coccinella.
Ma la bambola, come la chiama Jo, deve capire che da quel coso potrebbe uscire chiunque, c'è poco da essere risentiti!
Loro sono insettini, sono i primi, nel ciclo biologico, a prendere il trentuno in caso di pericolo, si giustifica Jo torcendo le mani dall'imbarazzo.

Nemo: "E va bene.
Ho capito.
Mi occuperò io di quest'ovetto.
Sono proprio curiosa di vedere cosa esce fuori!"

Madre Natura: Passano diversi giorni e diverse notti e l'uovo, oltre a dondolare qui e lì, non sembra avere altri programmi.
Una bella mattina, a dir la verità un po' freddina, Nemo si avvicina al Baco.

Nemo: "Ehi, Bacca, vado al laghetto a raccogliere qualche radice da bollire, mi dai un occhio al guscio? Il piccolo si lamenta."

Madre Natura: Non si capisce perché la ragazza si rivolga sempre a lui, uffa, si lamenta il bruco: chi ha detto che è stato eletto tata di quel coso?

Nemo (implorante): "E dai, per favore... devi solo controllare che non rotoli!"

Madre Natura: Il baco si arrende, ma la esorta a fare in fretta.
A mezzogiorno, mentre Nemo sta tornando da una proficua raccolta di sterpi, al centro della radura si ode un inconfondibile screeep.
"Oibò, sembra il rumore di un guscio che si rompe", osserva il Bacca.
Ma vaaa... secondo Frank il bruco è il solito paranoico.
La smettesse di fare congetture nell'ora di siesta.
Bacca insiste, lo screep è stato chiarissimo, ma Coccino lo sfotte: cos'è, un ricordo della sua precedente vita di gallina?
Il bruco non ci sta e se qualcuno non corre ad avvertire la ragazzina si metterà ad urlare e allora, quelle pettegole delle formiche sapranno che si cova qualcosa a loro insaputa e...
"E sai che dramma!", borbotta Frank, pigro come non mai.
Ma siccome non vuole sentire tanti strepitii, che gli fanno venire l'otite, andrà a chiamar... oh-oh, guarda, guarda... quando si dice la combinazione... Nemo sta arrivando!
Un altro screep rimbomba nella radura e Nemo, mollate le radici in un cespuglio, si precipita presso l'uovo.
I suoi amici osservano la scena ammutoliti.
Qualche istante di silenzio e un toc-toc leggero si perde nell'aria.
"Ha bussato?", si domanda il Bacca.

Nemo (divertita): "Sì."

Madre Natura: Quindi la ragazzina, eccitata, picchia a sua volta tre colpi sul guscio.
Dall'uovo la risposta è immediata: un ticchettio allegro si annuncia a raffica, come a dire: "Allora, ci sei? Perché io ci sono e sono pronto!"
Infatti, poco dopo, qualcuno, dal di dentro, incomincia a demolire il guscio.
E dopo poco ancora, un piccolo e lucido becco arancione spunta dall'involucro. Quindi, una testa gialla e arruffata esce dalle rotondità dell'uovo.
Poi, due occhi dolci, vispi e neri fissano Nemo con serietà.


... fine seconda parte.

 

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