Nemo e l'uovo

[Racconto di Giovanna Gra]

 

Terza e ultima parte



Nemo: "Ben arrivato!"

Madre Natura: "Beeeep, beeeep", sembra dire l'anatroccolo, "io sono Martino e tu sei mia parente?"

Nemo: "Oh, no. Vedi, noi..."

Madre Natura: La ragazzina tenta di spiegare, ma il papero non le da il tempo.
Sì! Lei deve essere sua parente, tutto dice che sono della stessa specie! Ergo, Nemo deve essere la sua mamma, è matematico.
Frank, un po' in disparte, ha un moto di nervosismo e, borbottando, si domanda se al becco Giallo, a forza di rotolare, non sia partito il cervell...
"Scchhhtttt!", lo rimprovera Jo Farfalla.
Insomma, non vede quant'è piccino? E' naturale che abbia le idee confuse!
Ma Frank non ci sta.
Più che idee, a lui, quelle del pollastro sembrano fisse.
Il Bacca dondola su e giù e nota che il pollo ha già l'occhio vitreo e perso del mammone, quando guarda Nemo.
Lui sente odore di guai.
"Mamma beeeep... mamma beeeeep... mammmma!", gorgoglia allegro l'anatroccolo.

Nemo: "Senti, piccolo, io vorrei essere la tua mamma, ma non vedi? Ho i capelli blu, mentre tu li hai gialli... ho il naso e tu hai il becco.
Insomma, non c'è niente che ci accomuni."

Madre Natura: Tenta di convincerlo Nemo.
Ma l'anatroccolo non si perde d'animo e, strappando una campanella azzurra da un cespuglio, se la posa a mo' di cappello strepitando che adesso anche lui ha i capelli bluuuu!!
Oh, cielo! E ora Nemo cosa pensa di fare con quel fomentato? Domanda Coccino alla bambina.

Nemo: "Cosa posso fare, Frank? Tu cosa mi consigli?"

Madre Natura: Frank ha una sola idea: scaricare il pollo nel primo pantano che trovano.
Come può dire una cosa del genere? Lo rimprovera Jo Farfalla.
Ma Frank è risoluto: lui non farà mai da balia a quel pennuto!
La piccola Nemo osserva pensierosa:

Nemo: "Credo che spetti a me fare qualcosa, ragazzi...
E la prima cosa è fargli capire che è una papera!"

 

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Immagine del papero Martino e del baco Bacca (Per leggerne la descrizione proseguire nel link) Si vede il papero a mezzo busto nel guscio d'uovo aperto. Il piumaggio giallo arruffato e il becco arancione. Guarda il baco, sul lato destro della scena, a penzoloni su un filo che scende da un arbusto. Particolare del baco Bacca.Particolare di Martino.
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Madre Natura: Dopo alcuni giorni passati con l'anatroccolo sempre alle calcagna, Nemo decide di portarlo a un laghetto.
Martino è molto felice, non gli pare vero di andare in gita con la mamma.
Giunti allo specchio d'acqua, Nemo si toglie la sua tunichetta e si immerge.
Martino incomincia a frignare.
La mamma lo sta lasciando solo e lui non vuole stare solo!

Nemo: "Primo, non sono la tua mamma.
Secondo, se non vuoi stare solo entra nell'acqua."

Madre Natura: Ma il papero, pigolando, si dice sicuro di non saper nuotare.

Nemo: "Ma sì che lo sai fare! Tutte le papere del mondo nuotano!"

Madre Natura: Lo rassicura Nemo battendo i piedi.
Gli schizzi arrivano fino alla paperella che commenta stizzita che l'acqua è troppo bagnata! E poi è fredda.

Nemo (affranta): "Vabbè, da pazzi, pure il pulcino freddoloso!"

Madre Natura: Insomma, la prima lezione di nuoto ha un esito disastroso e la bambina, mezza congelata, è costretta a arrendersi e tornare alla radura.

Nemo: "Non si sa che tipo di animale creda di essere!"

Madre Natura: Racconta Nemo ai suoi tre amici mentre tenta di scaldarsi avvolta da un mantello di foglie secche.
Bacca fa notare che il giovane pennuto si è finalmente assopito.

Nemo: "Già, ma tu sai che ogni mezz'ora emette un beeeep dei suoi e, se non gli rispondo, si alza e strepita in preda al panico?"

Madre Natura: Insomma, in capo a un mese, Nemo è decisamente molto, molto stressata.
Martino impara velocemente, ma le è sempre appiccicato.
Nemo ha insegnato all'anatroccolo a riconoscere le prede commestibili e a diffidare di certi rumori.
Alla terza lezione di nuoto, però, il papero non ha ancora infilato una zampa nell'acqua.

Nemo: "Non va, non va, non va..."

Madre Natura: Si lamenta Nemo con Jo Farfalla.

Nemo: "Sembra proprio che l'acqua non sia il suo elemento."

Madre Natura: Ma cosa sta dicendo? Si tratta di un pulcino che domani diventerà uno splendido papero! Come fa a avere paura dell'acqua? Osserva il mitico Jo.

Nemo: "Uno splendido papero... fai presto a dirlo tu! Intanto lui continua a girare con quella campanella blu sulla testa!"

Madre Natura: La piccola è sempre più abbattuta.
In effetti, il pulcino, per imitare i capelli Blu della presunta mamma, non fa più un passo senza indossare il curioso cappellino azzurro.
Passano ancora dei mesi e le dimensioni dell'anatroccolo incominciano a mutare, le piume da gialle diventano bianche, il collo si allunga e il suo beeep acuto e stonato diviene più profondo.
Alla radura, la vita è un po' isterica perché Martino, spesso, non sa dove posare le sue pinne e tutti gli insetti temono di finire schiacciati.
In una mattina di tramontana, mentre il vento spira e soffia, cammina barcollando, dinoccolato come sempre, vicino a Nemo.
A un tratto, una folata gli porta via l'amato cappello.
Il papero, innervosito, comincia a soffiare e a inseguire il vento che, dispettoso, lo fa fluttuare in aria.
Fra spifferi e folate, il berretto di Martino cade nell'acqua e lui, senza pensarci troppo, si tuffa d'istinto per ripescarlo e comincia a nuotare senza nemmeno accorgersene.

 

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Immagine di Nemo e di Martino nell'acqua del lago (Per leggerne la descrizione proseguire nel link) Si vede Nemo in mezzo busto, le mani ai fianchi, coperta con un asciugamano arrotolato all'altezza della vita. E' china in avanti, volto piegato in basso, verso il papero Martino, fermo sull'acqua. Il corpo immerso di Nemo forma sulla superficie del lago dei cerchi concentrici. Tutto attorno la vegetazione lacustre e sullo sfondo il sole al tramonto. Particolare del papero Martino.Particolare di Nemo in mezzo busto.
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Dalla riva, Nemo e gli altri arrivano trafelati per vedere la scena.
Accidenti, ammette Frank colpito, il papero nuota che è una meraviglia!
Intanto, fra le piccole anse del lago, Martino cerca nervosamente il suo cappello quando qualcuno, fra le canne fitte, lo saluta:
"Buongiorno, come ti chiami?"
L'anatroccolo allunga il collo, basito.
Una giovane papera lo osserva.
Lui, ostinato, le domanda notizie del suo cappello.
"Ma i paperi non portano cappelli", osserva lei ridendo.
Ma lui, buio in volto, non vuole sentire storie.
"Certo che li portano, e li portano blu come quelli di Nemo!"
"Nemo? E chi è Nemo?", domanda incuriosita la papera.
Lui punta i piedi, rivuole il suo cappello! Dice, picchiando l'acqua con un'ala.
Aridai... Ma i paperi non portano cappelli, la sua giovane amica è certa di poter dimostrare quello che dice!
"Ah, sì? E come?"
Così, la papera femmina, sfiorando l'acqua col becco, invita Martino a fissare l'increspatura dell'acqua.
Per la prima volta il giovane anatroccolo vede riflessa la sua facciona con becco e piume arruffate.
E, grandissimo stupore, la sua immagine riflessa nell'acqua è precisa identica a quella della sua nuova amica.
"Siamo paperi", dice lei fiera, facendo un giro su sé stessa: "specie senza cappello!"
E' vero, sono uguali! Martino è rapito.
Vittoriosa, la paperella annuisce civettuola e scommette un chicco che l'uovo di Martino fosse rosa come un ciclamino.
"Sì, sì, rosa, rosa!", ammette Martino affascinato.
Lei lo invita a fare un giro.
Martino si volta verso la riva e vede Nemo e i suoi piccoli amici.
Esita e ammette che sua mamma lo aspetta.
"Io so girare anche senza mamma e, secondo me, tu soffri di imprinting", lo provoca la papera, mostrando un po' di delusione.
Ma figuriamoci, anche lui sa girare senza mamma e non soffre di... niente di niente! Ribatte Martino in un moto d' orgoglio.
La papera lo fissa con sfida.
Martino guarda ancora verso la riva, ma qualcosa lo spinge a seguire la sua nuova amica.
"Accidenti, quella signorina col becco ha fatto colpo!", nota entusiasta Frank.
"Già, quel birbante non si è fatto scappare l'occasione", commenta Jo Farfalla.
Nemo, un po' in disparte, osserva Martino che nuota verso la sua nuova vita.
La piccola non nasconde un velo di malinconia.

Nemo: "Accidenti mi è stato talmente addosso che adesso sento già la sua mancanza... "

Madre Natura: Sussurra la bambina asciugandosi una lacrima.
Anche Frank si commuove, ma fa il finto burbero e le rifila una gomitata:
in fondo lo stagno è tondo, prima o poi ricapiterà da quelle parti.

Nemo: "Eh, già... E così, Frank, è finita un'altra storia... chissà se un giorno capirò anch'io a che specie appartengo."

Madre Natura: Jo Farfalla le getta le braccia al collo.
Ne è arci sicuro: un giorno arriverà anche per lei un capelli blu con cui giocare! Se lo sente, le sussurra all'orecchio confortandola.
E, non ci crederà, ma non sarà un papero con la parrucca! Aggiunge Frank strizzandole l'occhio.
A quelle parole, tutti scoppiano in una fragorosa risata.
Fa freddino e gli amici si avviano a braccetto verso la radura.




FINE

 

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