Donne magistrato
In Italia, l'ingresso delle donne in magistratura risale al 1963, con l'istituzione della legge n. 66 che sanciva l'ammissione della donna ai pubblici uffici e alle professioni.
Il primo concorso aperto alle candidate donne fu indetto nel maggio dello stesso anno ma all'idoneità passarono solo otto candidate su 187 (per 200 posti a concorso).
Prima di allora con l'art. 7 della legge 17 luglio 1919 n. 1176 (abrogata poi dall'art. 2 della legge n. 66 del 1963) si ammetteva la presenza delle donne in ambito professionale e di pubblico impiego, ad esclusione delle pubbliche giurisdizioni:
Le donne sono ammesse, a pari titolo degli uomini, ad esercitare tutte le professioni ed a coprire tutti gli impieghi pubblici, esclusi soltanto, se non vi siano ammesse espressamente dalle leggi, quelli che implicano poteri pubblici giurisdizionali o l'esercizio di diritti e di potestà politiche, o che attengono alla difesa militare dello Stato secondo la specificazione che sarà fatta con apposito regolamento [...]
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