Ultimo scalo
Per il Titanic "l'ultima tappa" fu a 560 chilometri a largo dalle coste di Terranova, ad una profondità di 3.787 metri.
L'isola canadese di Terranova è nota a tutti per essere luogo impervio e teatro di molti naufragi.
Nella zona è spesso interessata da tempeste intense e pericolose per la navigazione, per via delle correnti contrarie che elevano l'altezza delle onde.
La nebbia è un altro pericolo importante e qui si addensa in banchi densi provocati dall'incontro della Corrente del Golfo con quella del Labrador. Nell'isola di Sable, ad esempi, vi sono ciac 135 giorni di fitta nebbia l'anno.
Per quanto riguarda il relitto del Titanic, esso giace su un fondale fangoso, sulla piana abissale continentale Nordamericana.
I tentativi di recupero del relitto sono stati tutti vani. Tuttavia, in sei spedizioni, sono stati recuperati oltre 5.000 oggetti, andati più volte in mostra.
Ma i proventi delle esposizioni non hanno coperto le ingenti spese di recupero e la società di navigazione - la Rsm Titanic - non è ufficialmente proprietaria degli oggetti recuperati e pertanto non può ancora approntarne la vendita.
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