Mamma anatra dà alla luce una nidiata di anatroccoli, tutti bellissimi, tranne uno che invece è brutto, grigio, grosso e sgraziato. Almeno in un primo momento, sua madre si sforza di accettarlo, ma i fratelli lo deridono e nella fattoria tutti finiscono con l’emarginarlo. Il brutto anatroccolo allora decide di fuggire e per molto tempo vaga senza meta e senza alcun aiuto. Finché un giorno vede nuotare in uno stagno un gruppo di splendidi cigni. Al brutto anatroccolo, quelle sembrano le creature più belle che abbia mai visto, così decide di avvicinarsi nonostante la paura di essere ucciso. Incredibilmente però i cigni gli danno il benvenuto e si inchinano ai suoi piedi. Allora il brutto anatroccolo guarda il suo riflesso nell’acqua e, con suo enorme stupore, si accorge di essere diventato anche lui un bellissimo cigno.  

Lettura di Andrea Bonella; Regia di Veronica Salvi.