Georges Seurat
Seurat (Parigi, 1859 - Gravelines, 1891) fu un pittore francese, pioniere del movimento puntinista (noto anche col termine francese pointillisme). Studiò le teorie ottiche, in particolare quella del “contrasto simultaneo dei colori”, facendo riferimento al fisico e ottico Chevreul. Secondo Chevreul ogni colore si rafforza o si smorza a seconda dei colori che gli vengono affiancati. L’effetto di contrasto è più marcato se si accostano due colori complementari (rosso/verde, giallo/viola, blu/arancio).
Seurat cercò di mettere in pratica una regola che gli impressionisti avevano analizzato ma mai applicato alla loro pittura: la teoria della percezione cromatica. Invece di mescolare i colori sulla tavolozza per ottenerne altri, si può lasciare che sia la retina dello spettatore a farlo, osservando dalla giusta distanza una fitta rete di puntini di colore puro. Nella tradizione pittorica, per esempio, i pittori per ottenere il viola mescolavano il rosso con il blu. Seurat, invece, accosta una miriade di puntini rossi e blu che, visti con un certo distacco, danno un viola molto più luminoso di quello ottenuto attraverso la mescolanza. In un certo senso questa tecnica può essere definita la progenitrice dei moderni pixel. Un aspetto importante, conseguente a questo metodo innovativo, è che lo spettatore si trasforma: diventa uno spettatore attivo poiché, nell’osservare il quadro, compie lui stesso (inconsapevolmente) la sintesi dei colori.
Seurat inaugurò la corrente artistica del pointillisme quando realizzò La Grande Jatte, una grande tela di due metri per tre, dipinta nel corso di due anni (1884-86). In essa viene rappresentata la società borghese parigina di fine secolo che la domenica pomeriggio si recava a passeggio presso una piccola isola sulla Senna. È un’opera che segnò una svolta decisiva nel mondo della pittura, anche per le sue notevoli dimensioni.