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ANGELUS 4.0
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25-12-2024
IL MESSAGGIO NATALIZIO DEL PAPA E LA BENEDIZIONE URBI ET ORBI
"La Porta è aperta, è spalancata. Lasciamoci riconciliare con Dio". Francesco ha ricordato le guerre e le crisi nel mondo e ha di nuovo implorato "Tacciano le armi!"
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22-12-2024
TACCIANO LE ARMI E RISUONINO I CANTI NATALIZI
Papa Francesco, dalla Cappella in Santa Martha, benedice i bambinelli. Esprime preoccupazione per la situazione in Mozambico. Forte appello per la pace: "Preghiamo perché a Natale possa cessare il fuoco su tutti i fronti di guerra"
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15-12-2024
IL PERICOLO DELLA VANITA'
Angelus da Ajaccio alla conclusione del Congresso sulla pietà popolare nel Mediterraneo. "Non io al centro, ma Dio, il Signore" - il Papa si rivolge a tutto il clero, ai laici e alle famiglie per ribadire i valori fondamentali del Cristianesimo. L'invocazione a Maria per la pace nel mondo e una preghiera per le vittime del ciclone che ha a colpito l'Arcipelago di Mayotte
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08-12-2024
IL PAPA CHIEDE LA GRAZIA PER I CONDANNATI A MORTE
Nella solennità dell'Immacolata Concezione in un tempo "agitato da guerre e dallo sforzo di possedere e dominare", Francesco invita tutti a "una buona Confessione". L'appello ai governanti per un cessate il fuoco su tutti i fronti di guerra nel periodo di Natale.
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02-12-2024
LAGUERRA NON RISPARMIA NESSUNO. E' SEMPRE UNA SCONFITTA
Nuovo forte appello perché si moltiplichi un rinnovato impegno per il dialogo. Il Papa si rallegra per la tregua in Libano: "lo spiraglio di pace possa portare ad un cessate il fuoco su tutti gli altri fronti".
- Elenco completo
15 APRILE
san marone
APRILE XV
Marone ( I secolo- Val di Chienti, 15 aprile 100) è stato un cristiano del I secolo, considerato il primo martire del Piceno. Le sue vicende biografiche sono in gran parte dubbie, poiché si affidano prevalentemente alle interpretazioni popolari.
Sul luogo del martirio, identificato ora in Civitanova Marche, venne edificata una chiesa in memoria del santo. Nell'Alto Medioevo, Marone venne considerato un protomartire di Rieti, originario di Amiternum, martirizzato insieme ad Eutiche e Vittorino presso le terme di Cotilia (sulla via Salaria). In suo onore sarebbe sorta la chiesa di Colle San Mauro, nelle vicinanze di Porta d’Arci a Rieti.
Marone nacque in un anno imprecisato del I secolo in una località anch'essa sconosciuta. Le più antiche notizie che lo riguardano si rintracciano negli Acta SS. Nerei et Achillei: al tempo dell'impero di Domiziano, membro della famiglia dei Flavi, viveva anche una cugina dell'imperatore, Domitilla, orfana di padre e di madre. Convertita al Cristianesimo, secondo la leggenda, dai santi Nereo e Achilleo, la fanciulla era stata promessa sposa sin da bambina al console Aureliano, il quale era soddisfatto di tale situazione poiché avrebbe così potuto accaparrarsi il patrimonio della giovane orfana.
Marone, un affermato cristiano il quale era conosciuto per fama all'interno della famiglia Flavia, avvertito della decisione di Domitilla, affiancato dai compagni Eutiche e Vittorino le sconsigliò di accettare la proposta di Aureliano. Amareggiato dal rifiuto della giovane, Aureliano supplicò l'imperatore di punirla, oltre che per il suo rifiuto, ma soprattutto per la sua fede cristiana. Domiziano, non potendo condannare a morte la cugina, mutò la sua pena in un esilio sull'isola di Ponza, durante il quale l'accompagnarono Marone, Eutiche e Vittorino, incaricati dallo stesso Aureliano di convincere la giovane a sposarlo.
Nel frattempo a Roma, in seguito all'assassinio di Domiziano nel 96, era salito al potere Nerva (96-98), il quale rivelò una certa tolleranza verso i Cristiani, permettendo il ritorno in patria per tutti gli esiliati per motivi religiosi. Il nobile Aureliano, ottenuto un'importante posizione politica, venne nuovamente designato console, approfittando della sua nuova carica per vendicarsi di Marone, Eutiche e Vittorino, da lui ritenuti responsabili del rifiuto di Domitilla. I tre cristiani vennero condannati ai lavori forzati, ognuno in diversi possedimenti del console: Marone venne relegato a 130 miglia da Roma, sulla via Salaria, con l'ordine di zappare l'intero terreno di proprietà di Aureliano; tuttavia il santo, alternando lavoro alla preghiera, riuscì a convertire al Cristianesimo sempre più pagani e operò numerosi miracoli, finendo con l'essere nominato sacerdote dai fedeli lì riuniti.
A quel punto si sollevarono molte proteste da parte dei pagani e Aureliano lo condannò a morte per decapitazione. Il martirio fu brutale, la pena destinata al santo andò tuttavia al di là di quanto previsto: venne legata una grossa pietra al collo del santo che venne costretto a trascinarla sulla via Salaria. Quando cadde esausto un soldato lo decapitò sul posto.
Nel Medioevo, con l'accrescersi della notorietà del santo, sorsero numerose leggende sul suo conto, probabilmente ispirate ad avvenimenti realmente accaduti. Si racconta infatti che durante la permanenza di Marone sulla via Salaria, compì numerosi prodigi.
Nel Martirologio si celebrano anche:
SS. Teodoro e Pausilopo
In Tracia, ricordo dei SS. Teodoro e Pausilopo, martiri, che patirono sotto l’imperatore Adriano.
S. Crescente
A Myra in Licia, ricordo di S. Crescente, martire, che fu arso vivo per Cristo.