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ANGELUS 4.0
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19-01-2025
" GRAZIE MEDIATORI ! "
Il Papa si complimenta e ringrazia coloro che si stanno impegnando per la tregua a Gaza e auspica la liberazione di tutti gli ostaggi
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01-01-2025
FARE UN GESTO GRATUITO DI PERDONO
ANGELUS DEL 01/01/2025 – GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
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26-12-2024
BASTA COLONIZZARE I POPOLI CON LE ARMI
Dopo aver aperto la Porta Santa nel carcere di Rebibbia il Papa ha rinnovato la richiesta di annullare il debito dei paesi poveri. Il suo appello per la pace e la richiesta di fermare il commercio delle armi.
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25-12-2024
IL MESSAGGIO NATALIZIO DEL PAPA E LA BENEDIZIONE URBI ET ORBI
"La Porta è aperta, è spalancata. Lasciamoci riconciliare con Dio". Francesco ha ricordato le guerre e le crisi nel mondo e ha di nuovo implorato "Tacciano le armi!"
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22-12-2024
TACCIANO LE ARMI E RISUONINO I CANTI NATALIZI
Papa Francesco, dalla Cappella in Santa Martha, benedice i bambinelli. Esprime preoccupazione per la situazione in Mozambico. Forte appello per la pace: "Preghiamo perché a Natale possa cessare il fuoco su tutti i fronti di guerra"
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29 DICEMBRE
san thomas Becket
Dicembre XXIX
San Thomas Becket ( Londra, 21 dicembre 1118- Canterbury, 29 dicembre 1170) è stato un arcivescovo cattolico inglese. Lord Cancelliere del Regno d’Inghilterra, venne eletto arcivescovo di Canterbury primate d’Inghilterra nel 1162. Venne ucciso, pugnalato dai sicari, in chiesa. Proclamato santo da papa Alessandro III. La sua tomba è custodita nella Cattedrale di Canterbury.
Nato a Londra dal mercante Gilbert Becket di Thierville e Matilda di Mondeville, stabilitisi in Inghilterra sotto Guglielmo il Conquistatore, venne avviato sin dall'infanzia alla carriera ecclesiastica: dopo la prima formazione ricevuta presso l'abbazia di Merton, approfondì gli studi a Parigi e, tornato in patria, entrò a servizio dell'arcivescovo di Canterbury Teobaldo di Bec.
L'amicizia di Enrico II gli consentì di essere nominato, pare riluttante, nel 1162 proprio perché il re voleva evitare conflitti, arcivescovo di Canterbury e primate d'Inghilterra: il nuovo ufficio determinò un mutamento nell'atteggiamento di Tommaso Becket, che da allora difese soltanto gli interessi del clero, incurante dei progetti politici del sovrano.
Il conflitto con Enrico II ebbe inizio per una disputa sul caso in cui una corte secolare avrebbe potuto processare un ecclesiastico che avesse commesso un reato. Enrico tentò di assoggettare Becket e gli altri prelati facendogli giurare di obbedire ai "costumi del reame", ma la controversia si sviluppò attorno a cosa costituisse tali costumi, e la Chiesa, nel concilio di Westimester (ottobre 1163) si mostrò riluttante a sottomettersi. Prima della fine di quell'anno, Enrico ottenne che diversi vescovi rivedessero le loro posizioni e, alla fine, intervenne anche Papa Alessandro III, a convincere lo stesso Becket, che promise il suo assenso alle consuetudini (le approvò con la riserva salvo ordine nostro et jure Ecclesiae).
Becket però si rifiutò di porre la firma sullo scritto che le codificava, non condividendo alcuni dei 16 articoli delle Costituzioni di Clarendon. Con quest'ultimo documento, Enrico II cercava di diminuire i poteri della Chiesa in Inghilterra, tra l’altro imponendo che gli uomini di chiesa dovessero essere processati, oltre che da un tribunale ecclesiastico, anche da un tribunale laico, e che le nomine più importanti della Chiesa (vescovi, arcivescovi, ecc.) dovessero essere approvate dal re.
La resistenza dell'arcivescovo suscitò l'ira del re e, sentendosi minacciato, cercò rifugio in Francia sollecitando di persona l'appoggio di Papa Alessandro III. Anche dal suo esilio Becket continuò a contrastare i tentativi di Enrico II: la sua opposizione alle Costituzioni di Clarendon impedì la conclusione degli accordi. Successivamente, dopo aver avuto rassicurazioni sull’atteggiamento meno intransigente del re d’ Inghilterra ritorno a Canterbury dove, però, venne assassinato il 29 dicembre 1170 da alcuni sicari che volevano dimostrare la propria fedeltà e pensavano d’ingraziarsi i favori di re Enrico.
Nel Martirologio si celebrano:
S. Liboso; SS. Benedetta Hyon Kyong-nyon e compagne