IN CAMMINO PER IL GIUBILEO
NOTIZIE E APPROFONDIMENTI Leggi >>
IL GIUBILEO E' CULTURA
REPORTAGE E APPROFONDIMENTI Leggi >>
I VIAGGI APOSTOLICI
PELLEGRINO IN TERRA D'ORIENTELeggi >>
ANGELUS 4.0
-
19-01-2025
" GRAZIE MEDIATORI ! "
Il Papa si complimenta e ringrazia coloro che si stanno impegnando per la tregua a Gaza e auspica la liberazione di tutti gli ostaggi
-
01-01-2025
FARE UN GESTO GRATUITO DI PERDONO
ANGELUS DEL 01/01/2025 – GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
-
26-12-2024
BASTA COLONIZZARE I POPOLI CON LE ARMI
Dopo aver aperto la Porta Santa nel carcere di Rebibbia il Papa ha rinnovato la richiesta di annullare il debito dei paesi poveri. Il suo appello per la pace e la richiesta di fermare il commercio delle armi.
-
25-12-2024
IL MESSAGGIO NATALIZIO DEL PAPA E LA BENEDIZIONE URBI ET ORBI
"La Porta è aperta, è spalancata. Lasciamoci riconciliare con Dio". Francesco ha ricordato le guerre e le crisi nel mondo e ha di nuovo implorato "Tacciano le armi!"
-
22-12-2024
TACCIANO LE ARMI E RISUONINO I CANTI NATALIZI
Papa Francesco, dalla Cappella in Santa Martha, benedice i bambinelli. Esprime preoccupazione per la situazione in Mozambico. Forte appello per la pace: "Preghiamo perché a Natale possa cessare il fuoco su tutti i fronti di guerra"
- Elenco completo
13 NOVEMBRE
san brizio
NOVEMBRE 13
Brizio di Tours ( Tourein, IV secolo- Tours, 444) è stato vescovo in Francia. E’ santo patrono dei Giudici. La tomba di san Brizio ch'era nella chiesa di San Martino fu distrutta durante vari saccheggi e le reliquie furono bruciate dagli Ugonotti. Attualmente, nella parrocchia di Calimera ( Lecce) si hanno due reliquie di san Brizio: la prima, più antica, che reca la scritta "Ex ossibus S.Britii episc.Turonensis", e non si sa da dove sia venuta; la seconda reliquia, quella attuale, è un osso del cranio.
Fu educato da san Martino nel monastero Marmoutier, dove prese i voti, pur avendo un carattere ribelle e polemico. Nel 397 succedette a Martino nella sulla cattedra di Tours, nonostante molti prelati fossero contrari, reggendo la diocesi per trentatré anni; Ma alcuni nemici, invidiosi della sua fama, per screditarlo, accusarono Brizio di empietà. Assoldarono una donna di facili costumi e la indussero ad accusare il vescovo. Brizio, sicuro della propria onestà, volle che il figlio nato dalla donna che lo aveva calunniato, dichiarasse in pubblico chi era il proprio genitore. E per miracolo il bambino, che aveva solo tre mesi di vita, parlò e dichiarò esplicitamente che Brizio non era suo padre. Nonostante i presenti insistessero perché il bambino rivelasse il nome del proprio genitore, Brizio non volle accusare altri, ma solo tutelare il proprio onore. E siccome i suoi nemici asserivano che aveva fatto parlare il bambino per diabolica magia, Brizio riempì la mitria di brace accesa e la portò, senza la minima ustione, fino al sepolcro di san Martino. Ma nonostante gli eventi miracolosi, i suoi oppositori continuarono a diffamarlo, sicché dovette ritirarsi a Roma, sperando nella riabilitazione da parte del pontefice Sisto III che ottenne sette anni dopo, potendo quindi ritornare a Tours accolto dalla folla acclamante nel 437.
Morì nel 444 e fu sepolto il 13 novembre nella chiesa di San Martino a Tours che fu da Brizio stesso edificata.
Nel Martirologio si celebrano:
SS. Antonino, Niceforo e compagni
A Cesarea in Palestina, passione dei SS. Antonino, Niceforo, Zebina, Germano e Manatha, vergine. Costei, sotto l’imperatore Galerio Massimino, venne massacrata di botte, e quindi data alle fiamme; gli altri invece, per aver accusato senza paura e pubblicamente di empietà il governatore Firmiliano che sacrificava agli dei falsi e bugiardi dei pagani, vennero decapitati.
SS. Arcadio, Pascasio e compagni
In Africa, ricordo dei SS. martiri spagnoli Arcadio, Pascasio, Probo ed Eutichiano, che, rifiutandosi senza esitazioni di aderire all’eresia ariana, vennero dapprima proscritti dal re dei Vandali Genserico, quindi mandati in esilio e sottoposti ai più feroci tormenti: morirono successivamente secondo diverse modalità di martirio. Allora anche il giovanetto Paolillo, fratello di Pascasio e di Eutichiano, si mantenne saldo: poiché non poté essere indotto ad abbandonare la sua fede, venne bastonato a lungo e condannato alla schiavitù più infima.