Tondo Doni
Michelangelo Buonarroti
Opera commentata da
Antonio Natali
SchedaOpera fornita da
Descrizione dell'opera
Michelangelo Buonarroti, Tondo Doni (1505-1507), tempera su tavola, diametro cm. 120. Firenze, Galleria degli Uffizi.
Non potrebbe essere più sontuoso l'ingresso alla stanza dei Rinascimenti con questa che, molto probabilmente, è l'unica testimonianza superstite dei dipinti su tavola di Michelangelo. Alla fine del secolo scorso questa pittura rappresentò un prezioso termine di confronto per l'equipe impegnata, nel restauro della Cappella Sistina, a risvelare, dopo lungo tempo, l'accesa cromia primitiva degli affreschi. L'unicità del dipinto è riposta nell'insolita iconografia che Michelangelo assegna a questa Sacra Famiglia. La studiata torsione del corpo di Maria, la consegna del bambino da parte di Giuseppe e la presenza dei misteriosi nudi sullo sfondo alimentano l'interesse dello studioso nel ricostruire il pretesto storico da cui ebbe origine la commissione della famiglia Doni.
Bibliografia
- E. Camesasca (a cura di), Michelangelo pittore, Milano 1966
- G. Fossi, Il Tondo Doni, Firenze 1998
- A. Natali, Michelangelo agli Uffizi, dentro e fuori, Firenze 2014.