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ANGELUS 4.0
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19-01-2025
" GRAZIE MEDIATORI ! "
Il Papa si complimenta e ringrazia coloro che si stanno impegnando per la tregua a Gaza e auspica la liberazione di tutti gli ostaggi
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01-01-2025
FARE UN GESTO GRATUITO DI PERDONO
ANGELUS DEL 01/01/2025 – GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
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26-12-2024
BASTA COLONIZZARE I POPOLI CON LE ARMI
Dopo aver aperto la Porta Santa nel carcere di Rebibbia il Papa ha rinnovato la richiesta di annullare il debito dei paesi poveri. Il suo appello per la pace e la richiesta di fermare il commercio delle armi.
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25-12-2024
IL MESSAGGIO NATALIZIO DEL PAPA E LA BENEDIZIONE URBI ET ORBI
"La Porta è aperta, è spalancata. Lasciamoci riconciliare con Dio". Francesco ha ricordato le guerre e le crisi nel mondo e ha di nuovo implorato "Tacciano le armi!"
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22-12-2024
TACCIANO LE ARMI E RISUONINO I CANTI NATALIZI
Papa Francesco, dalla Cappella in Santa Martha, benedice i bambinelli. Esprime preoccupazione per la situazione in Mozambico. Forte appello per la pace: "Preghiamo perché a Natale possa cessare il fuoco su tutti i fronti di guerra"
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29 APRILE
santa caterina da siena
APRILE XXIX
Caterina Benincasa, conosciuta come Caterina da Siena ( Siena, 25 marzo 1347-Roma, 29 aprile 1380) è stata una religiosa italiana. Fu canonizzata da papa Pio II nel 1461. E’ venerata come santa patrona delle infermiere e compatrona d'Italia e d’Europa. Le reliquie sono custodite in varie città: il santuario principale è quello della basilica di Santa Maria sopra la Minerva a Roma.
Caterina nacque a Siena, nel rione di Fontebranda, nella Contrada dell’Oca, figlia del tintore di panni Jacopo Benincasa e di sua moglie Lapa Piacenti, ventiquattresima di 25 figli. Assieme a lei nacque una sorella gemella, battezzata col nome di Giovanna, che morì dopo poche settimane di vita.
Quando Caterina raggiunse l'età di dodici anni, i genitori iniziarono varie trattative per concludere un matrimonio vantaggioso per la figlia. All'inizio Caterina sembrò accondiscendere, ma poi, pentitasi, dichiarò espressamente che si era votata al Signore e che non intendeva ritirare la parola data. Dopo vari contrasti famigliari il padre la sorprese in preghiera e dette ordine che nessuno più la ostacolasse nel suo desiderio.
Caterina scese così nel concreto pensando di entrare fra le Terziarie Domenicane, che a Siena si chiamavano Mantellate per il mantello nero che copriva la loro veste bianca.
Caterina da Siena fu poco dopo colpita da una malattia: altissime febbri e penosissime pustole ne sfigurarono il volto, facendola sembrare più anziana e meno aggraziata di quello che era. Le suore furono impressionate dai lineamenti sfigurati dell'ammalata e dall'ardore del suo desiderio di ricevere l'abito domenicano e l'ammissione di Caterina fu accettata a pieni voti. La buona notizia fu accolta con lacrime di gioia dall'ammalata che poco dopo guarì dalla malattia e nell'anno 1363 (il suo sedicesimo anno di vita), nella basilica di San Domenico, le fu dato l'abito dell'ordine.
Entrata a far parte delle Mantellate, non sapendo né leggere né scrivere, per tre anni si isolò dalle altre suore. Nell'ottobre del 1370 i fratelli della Santa si trasferirono a Firenze e, dopo alcuni mesi di residenza, chiesero di ottenere la cittadinanza fiorentina. In pratica la famiglia di Jacopo e Lapa si sfaldò, ma la madre decise di restare con Caterina.
Da allora la santa iniziò ad essere accompagnata dalla “Bella brigata”, un gruppo di uomini e donne che la seguivano, la sorvegliavano nelle sue lunghe estasi, l'aiutavano in ogni modo nelle attività caritative e anche nella corrispondenza che gente di ogni parte intratteneva con lei. Intanto, dopo l'anno di prova, Caterina prese i voti fra le Mantellate.
Caterina, soggetta ad episodi di estasi mistica, riteneva che assistere gli ammalati e i poveri, che impersonavano Cristo sofferente, fosse il modo per trovare il Signore. Le sono stati attribuiti degli episodi miracolosi: Uno di quelli riconosciuti dalla Chiesa Cattolica risale all'ottobre del 1376, quando, in ritorno dalla corte papale di Avignone passò a Varazze in Liguria e, dopo aver pregato intensamente, ottenne la grazia liberando la città dalla grave pestilenza che aveva decimato la popolazione. In ricordo di quell'episodio miracoloso, Varazze eresse la santa di Siena a propria patrona dedicandole ogni anno, il 30 aprile, una delle processioni più famose d'Italia (seguita da un corteo storico che ne ripercorre le gesta). Numerose sono le reliquie attribuite a Caterina. Ella fu sepolta a Roma, nel cimitero di Santa Maria sopra Minerva: il corpo è ancora conservato in tale basilica. Ma l'anno successivo, nel 1381, le fu staccata la testa per portarla a Siena come reliquia, e nel 1384 fu portata in processione nella basilica di San Domenico, dove tuttora è conservata Nella città di Siena è conservata e venerata una costola.
Santa Caterina è stata proclamata patrona d'Italia nel 1939 papa Fio XII (assieme a san Francesco d’Assisi) e compatrona d'Europa ( Insieme a San Benedetto da Norcia) da papa Giovanni Paolo II.
La Santa senese è anche patrona nella Città di Siena della Contrada del Drago e della Contrada dell’Oca.
Nel Martirologio si celebrano:
S. Torpete
A Pisa in Toscana, ricordo di S. Torpete, martire.
S. Antonio Kim Song-u
A Seul, in Corea, ricordo di S. Antonio Kim Song-u, martire, che era solito radunarsi nella sua casa con i compagni di fede, e che fu strangolato in carcere per aver testimoniato Cristo.