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Cratere attico detto Vaso François

Ergotimos e Kleitias

Cratere attico detto Vaso François

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Opera commentata da

Mario Iozzo

Scheda

Descrizione dell'opera

Ergotimos e Kleitias, Cratere attico detto Vaso François (570 ca. a.C.), ceramica a figure nere, cm. 66 x 57. Firenze, Museo Archeologico Nazionale.

Per la qualità altissima delle decorazioni, per l’infinita varietà degli spunti mitologici e delle iscrizioni che riempiono l`intera superficie del vaso, questo è probabilmente il più importante reperto di ceramica greca ritrovato sul territorio italiano. In occasione del ritrovamento dei primi frammenti, nel 1844, si scatenò un’attività di scavo talmente sistematica da modificare la natura del paesaggio locale. Dall’intesa tra il modellatore e il pittore, che firmano insieme il loro lavoro, nasce un programma decorativo che, attraverso il messaggio simbolico del mito, offre uno spaccato della situazione politica ateniese della metà del VI secolo a.C. Finì tra gli oggetti del corredo funerario della tomba di una famiglia nobiliare etrusca, a testimonianza dell’alto rango sociale di appartenenza. 

 

Bibliografia

- J. Boardman, Vasi ateniesi a figure nere, Milano1990;

- M Cristofani, Materiali per servire alla storia del Vaso François, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1981 (Bollettino d'Arte : serie speciale, n. 1);

- H. A. Shapiro, M. Iozzo, A. Lezzi-Hafter, The François Vase: New Perspectives. Papers of the International Symposium - Villa Spelman, Florence 23-24 May 2003, Kilchberg/Zürich 2013.