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ANGELUS 4.0
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02-06-2024
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26-05-2024
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05-05-2024
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28-04-2024
IL DIO DELLA PACE ILLUMINI I CUORI
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21 FEBBRAIO
san pier damiani
![](http://www.rai.it/dl/img/2017/02/19/1487534155976_san%20pier%20damiani%201.jpg)
Febbraio XXI
San Pier Damiani o Pier di Damiano (Ravenna,1007-Faenza, 21 febbraio 1072) è stato un’importante teologo, vescovo e cardinale italiano; proclamato dottore della Chiesa nel 1828. Le sue reliquie sono custodite nella cattedrale di Faenza.
Fu grande riformatore e moralizzatore della Chiesa, autore di scritti liturgici, teologici e morali. Diceva di considerarsi Petrus ultimus monachorum servus (Pietro, ultimo servo dei monaci).
Piero Damiani, che si autodefiniva Petrus ultimus monachorum servus (Pietro, ultimo servo dei monaci), nacque a Ravenna. La sua famiglia era di origini illustri ma non era più di condizione agiata. Era l’ultimo nato di sei fratelli: il più grande era Damiano, divenne arciprete e monaco.
Rimase orfano di entrambi i genitori in giovanissima età e fu allevato dapprima dalla sorella maggiore Rodelinda. poi lo accolse in casa il fratello secondogenito che lo costrinse a durissimi servizi e lo maltrattò tanto da indurlo a lasciare la casa per venire accolto dal fratello maggiore.
Terminati gli studi scolastici di base a Faenza, si spostò a Parma per studiare le arti liberali, cioè quelle cosiddette del trivio e quadrivio. Dopo aver terminato gli studi ritornò in Romagna ed iniziò ad insegnare; l'ordinazione presbiterale probabilmente avvenne a Ravenna tra il 1034-35.
All’età di 28 anni maturò il desiderio di diventare monaco e si recò a Fonte Avellana dove divenne magister dei novizi e nel 1043 fu eletto priore. Redasse una Regola in cui sottolineava fortemente il rigore dell'eremo dove:” nel silenzio del chiostro, il monaco è chiamato a trascorrere una vita di preghiera, diurna e notturna, con prolungati ed austeri digiuni e deve esercitarsi in una generosa carità fraterna”.
Oltre ad adoperarsi nell'ambito monastico, fu uno dei principali e zelanti attuatori della riforma gregoriana della Chiesa. Si recò in visita in molte diocesi per esortare o rimproverare i vescovi. In alcuni casi fece pressione sul Papa per far rimuovere quelli considerati indegni o simoniaci. Nel 1046 assistette all'incoronazione dell'imperatore Enrico II a Roma ed entrò in contatto con l'ambiente di corte; si recò più volte in Germania e l'imperatrice Agnese fu sua penitente.
Nel 1047 fu presente al sinodo romano, celebrato alla presenza dell'imperatore e presieduto dal Papa, per affrontare e risolvere il problema della simonia. Partecipò anche ai successivi sinodi romani. Nel 1049 compose il Liber Gomorrhianus sui peccati contro natura.
Col pontificato di papa Leone IX accrebbe la sua importanza ed ebbe un ruolo attivo anche nel tentativo di trattenere Enrico IV dal divorzio. Fu nominato priore del convento di Ocri e la sua collaborazione proseguì con i successivi papati. Nel 1057 venne nominato cardinale e vescovo di Ostia, cioè uno dei sette cardinali vescovi suburbicari a più stretto contatto con il Papa. Poco propenso alla vita di palazzo chiese di ritornare alla vita monastica e dieci anni dopo la nomina ottenne il permesso di tornare a Fonte Avellana, rinunciando a tutte le sue cariche. Ben presto, però, fu chiamato a svolgere importanti missioni per conto del Santo Padre. Durante un viaggio di ritorno all'eremo di Gamogna (uno dei tanti da lui fondati), un'improvvisa malattia lo costrinse a fermarsi a Faenza. Fu ospitato nel monastero benedettino di Santa Maria Fuori le Mura (oggi conosciuta come Santa Maria Vecchia), dove spirò la notte tra il 21 e il 22 febbraio 1072. Fu inizialmente sepolto nella chiesa del monastero ed in seguito le sue ossa furono traslate nella cattedrale di Faenza, dove sono conservate tuttora.
Nel Martirologio si celebra:
S. Roberto Southwell
A Londra in Inghilterra, ricordo di S. Roberto Southwell, presbitero della Società di Gesù, martire, che esercitò il suo ministero per molti anni in questa città e nel circondario, componendo anche poesie e inni religiosi, fino a quando, arrestato perché sacerdote cattolico, fu torturato crudelmente per ordine della regina Elisabetta I, e consumò quindi il suo martirio venendo impiccato a Tyburn.