Lo Sposalizio della Vergine
Raffaello Sanzio
Opera commentata da
Marco Carminati
SchedaOpera fornita da
Descrizione dell'opera
Raffaello Sanzio, Lo Sposalizio della Vergine (1504), olio su tavola, cm 170 x 117 Milano, Pinacoteca di Brera.
Confrontando questo dipinto con quello di Pietro Perugino, di cui riprende alla lettera l' impianto compositivo, è possibile riconoscere il divario tra lo stile già maturo del giovane Raffaello e quello più convenzionale del suo maestro. Un accurato apparato prospettico, l’ordinata distribuzione delle figure, l’armonioso volume dell’edificio sullo sfondo: tutto è frutto di una precoce maturazione artistica e tecnica. E' l'opera di un intelletto superiore, in grado di raccogliere l’eredità del primo Rinascimento e di rielaborarla con grande personalità, compiendo il primo passo verso il raggiungimento di un prestigio che gli permetterà di ottenere le più alte credenziali presso la corte pontificia romana.
Bibliografia
- AA.VV., Brera, guida alla pinacoteca, Electa, Milano. 2004
- T. Henry, C. Plazzotta, H. Chapman (a cura di), Raffaello da Urbino a Roma, catalogo della mostra, Milano 2004.
- L. Mochi Onori, Raffaello e Urbino: la formazione giovanile e i rapporti con la città natale, Milano 2009.
- M. Ceriana e E. Daffra (a cura di), Raffaello. Lo Sposalizio della Vergine restaurato, catalogo della mostra, Milano 2009.