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ANGELUS 4.0

16 AGOSTO

Il Santo  del Giorno

san Rocco  

 AGOSTO VI

Rocco di Montpellier, noto come san Rocco (Montpellier 1345- Voghera 16 agosto 1379 ) è stato un pellegrino e taumaturgo, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e patrono di numerose città e paesi.

È stato il santo più invocato dal Medioevo come protettore dal terribile flagello della peste. Il suo patronato si è progressivamente esteso al mondo contadino, agli animali, alle grandi catastrofi come i terremoti, alle epidemie e alle malattie gravissime; in senso più moderno, è un grande esempio di solidarietà umana e di carità cristiana, nel segno del volontariato. Il suo culto si è diffuso in tutto il mondo ed è uno dei più rappresentati nelle icone dei santini.  

Rocco nacque da una famiglia agiata e aristocratica francese e ricevette un'educazione fortemente cristiana da parte della madre, che lo indirizzò verso una profonda devozione alla Vergine Maria e studiò nell’università di Montpellier.

Dopo la morte dei genitori, quando era ancora ventenne, distribuì ai poveri i suoi averi e s'incamminò in pellegrinaggio verso Roma. Durante il tragitto nella penisola italiana colpita dall’epidemia di peste tra il 1367 e 1368, Rocco andò a soccorrere i contagiati anziché scappare dai luoghi ammorbati.

Nei racconti è citato un fatto straordinario che accompagnò la missione del giovane pellegrino ad Acquapendente (Toscana): su invito di un angelo, egli benediceva gli appestati con il segno della croce e all'istante li guariva toccandoli con la mano taumaturgica.

Giunto a Roma, vi rimase tre anni curando gli ammalati nell’ Ospedale di santo Spirito in Sassia, vicino alla Santa Sede.

Lasciò la città per dirigersi in Francia ma la peste riapparve di nuovo violenta a Piacenza e quindi Rocco ritornò in città sul campo d'azione; debellato definitivamente il morbo nella città e nei villaggi circostanti, il santo si ritirò nella selva, per occuparsi degli animali colpiti dalla peste, accompagnato da parecchi piacentini che professandosi suoi discepoli, mostrarono l'interesse di coadiuvarlo e trasmettere il suo coraggio e le sue parole. Esaurito il suo compito, riprese la strada per il ritorno in patria. Giunto a Voghera, debole e malato di peste, avvolto in poveri e polverosi abiti, con il viso trasfigurato dalla sofferenza della peste, giunse al confine della cittadina, non sfuggendo né alla curiosità della gente né alla vigilanza delle sentinelle. Scambiato per una spia, fu legato e condotto dinanzi al governatore e senza processo finì in carcere restandovi per un lungo periodo (dai tre ai cinque anni) dimenticato da tutti.

Rocco morì nella notte tra il 15 e il 16 agosto, in un anno imprecisato tra il 1376 e il 1379.  

L'annuncio della sua morte lasciò un intenso dolore, che invase l'intera popolazione unito allo sgomento per aver fatto morire un innocente in carcere. Tale commozione esplose quando a fianco della sua salma venne ritrovata una tavoletta, sulla quale erano incisi il nome di Rocco e le seguenti parole: «Chiunque mi invocherà contro la peste sarà liberato da questo flagello». Soprattutto suscitò scalpore il riconoscimento del corpo da parte di una dama, la nonna di Rocco e madre del governatore, che lo riconobbe grazie alla croce rossa impressa sul suo petto che il santo fece tatuare fin da giovane.

Venne sepolto a Voghera che divenne il luogo d’origine del culto insieme alle limitrofe zone piacentine. 

Nel Martirologio si celebrano anche:

 

S. Stefano d’ Ungheria

Re dei magiari che abbracciò la fede cristiana e fece edificare numerosi monasteri

S. Rosa Fan Hui
A Fanjiazhuang presso Wujiao, nello Hebei cinese, ricordo di S. Rosa Fan Hui, vergine e martire, che, durante la persecuzione scatenata dai seguaci della setta dei "Boxer", venne dapprima ferita e pugnalata ripetutamente, e quindi gettata nel fiume ancora agonizzante. 

  I SANTI DEL GIORNO

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