IN CAMMINO PER IL GIUBILEO
NOTIZIE E APPROFONDIMENTI Leggi >>
I VIAGGI APOSTOLICI
FRANCESCO IN MONGOLIA. SPERARE INSIEMELeggi >>
IL NUOVO SACRO COLLEGIO
ANGELUS 4.0
-
16-06-2024
"L'ATTESA FIDUCIOSA"
Ci vuole tempo per raccogliere quanto seminato
-
02-06-2024
"PROFETI E COSTRUTTORI DI UN MONDO NUOVO"
Corpus Domini: L'invito di Papa Francesco a diventare "eucaristici" superando l'egosimo. La preghiera per la pace in Sudan e le altre zone di guerra e conflitti.
-
26-05-2024
PRIMA GIORNATA MONDIALE DEI BAMBINI
"La fede ci fa felici". Lo ha detto il Papa ai bambini giunti in Piazza San Pietro. "Pregate la nostra Madre del Cielo e pregate per la pace perché non ci siano le guerre".
-
05-05-2024
UN AMICO VUOL BENE SEMPRE
Regina Coeli - Francesco saluta le nuove Guardie Svizzere. Prega per le vittime dell'alluvione in Brasile. Nuovo accorato appello per la "martoriata Ucraina" e la Palestina: "Sì al dialogo, no alla guerra".
-
28-04-2024
IL DIO DELLA PACE ILLUMINI I CUORI
Visita Apostolica a Venezia. Francesco ammira la bellezza con preoccupazione per i cambiamenti climatici che minacciano la laguna. Al termine della Messa in Piazza San Marco il Papa rivolge il pensiero a chi soffre a causa di guerre e violenze.
- Elenco completo
14 GIUGNO
sant' eliseo profeta
GIUGNO XIV
Eliseo, in ebraico אֱלִישַׁע, Elišaʿ che significa "Dio è mia salvezza" (... – 790 a.C.) è stato un profeta ebraico di cui si narra nell’Antico Testamento. Considerato uomo saggio e profeta anche dalla religione islamica, presso la quale è chiamato Al-Yasa.
Le reliquie del profeta Eliseo furono portate a Ravenna nel 718 e poste nella cappella della chiesa di San Lorenzo dedicata ai santi Gervasio e Protasio. Nel 1603 questa chiesa fu distrutta, e si perse traccia delle reliquie, tranne il capo di Eliseo che è esposto nella Basilica di Sant'Apollinare Nuovo.
Eliseo era figlio di Safàt, da Abel-Mecolà, e divenne discepolo di Elia dopo che questi aveva ricevuto una profezia sul Monte Oreb nella quale Dio gli diceva di aver scelto Eliseo come suo erede spirituale. Lungo la via dal Sinai alla città di Damasco, Elia incontrò Eliseo che stava arando con dodici paia di buoi e conduceva la dodicesima coppia. Elia lo raggiunse e gli pose il suo mantello sulle spalle, in segno di presa in carico della sua persona. Eliseo comprese il significato del gesto e chiese solo di salutare i suoi genitori. Poi Eliseo prese un paio di buoi, li uccise e li macellò; ne fece cucinare la carne con il fuoco acceso dalla legna del giogo; quindi ne offrì da mangiare al suo popolo. Così Elia adottò Eliseo come un figlio e lo investì del suo ruolo profetico (l'evento viene datato come circa quattro anni prima della morte del Re d'Israele Acab. Eliseo fu il principale discepolo di Elia, finché quest'ultimo non fu rapito in cielo, sopra un cocchio fiammeggiante, mentre percorreva la strada per Gerico.
Grazie al prodigioso mantello di Elia, che egli aveva fatto in tempo a far cadere, Eliseo attraversò il fiume Giordano e giunse a Gèrico dove compì il miracolo di guarire, con del sale e dell'acqua, la terra inaridita.
Dopo il transito a Bethel, dove la popolazione adorava un vitello d’oro, fu scacciato dai pagani e schernito da un gruppo di bambini. Egli li maledisse per tale offesa e Dio provvide a inviare due orse, miracolosamente apparse dalla foresta, che massacrarono 42 fanciulli tra coloro che avevano osato prendersi gioco del profeta.
Prima di stabilirsi in Sama, rimase per un po' sul Monte Carmelo. Una sua visione preannunciò la vittoria dell'esercito dei moabiti nella guerra. Guidò la nazione d'Israele contro i suoi nemici, in particolare contro i Siriani.
S. Proto
Ad Aquileia, in Friuli, ricordo di S. Proto, martire.
SS. Valerio e Rufino
A Soissons, in Francia, ricordo dei SS. Valerio e Rufino, martiri.
SS. Anastasio, Felice e Degna
A Cordoba in Spagna, ricordo dei SS. martiri Anastasio, presbitero, felice, monaco, e Degna, vergine, che furono uccisi il medesimo giorno. Anastasio, confessata la propria fede cristiana dinanzi ai capi dei Mori, venne subito decapitato; con lui fu ucciso anche Felice, di stirpe africana, che nelle Asturie aveva abbracciato la fede cattolica e la vita monastica; per ultima venne decapitata la giovanissima Degna, che aveva rimproverato con ardore il giudice per l’uccisione dei suoi due compagni di fede e di martirio.