Franco
Una vita segnata dalle tinte forti del rischio, quella di Franco Boschi, un ragazzo sulla trentina che dal padre ha avuto un solo insegnamento: l'illegalità. Ma da quell'insegnamento Franco ha saputo affrancarsi, imparando ad essere molto diverso dal padre e cercando con ogni mezzo di imboccare la via dell'onestà. Dall'esperienza del carcere ha imparato l'importanza della libertà e della correttezza, valori che oggi persegue ad ogni costo, anche mettendo a rischio, se necessario, la sua stessa vita. Gli amici della Terrazza lo sanno bene, anche se Franco non si svela facilmente: e anche per questo gli sono affezionati e lo stimano. Di poche parole e ombroso, Franco è abituato a non fidarsi di nessuno, e ad affrontare i problemi prendendoli di petto. Vivendo a Palazzo Palladini, ha imparato a smussare gli spigolosi angoli del suo carattere, riscoprendo il valore dell'amicizia e imparando il significato dell'amore, quello vero che lascia senza respiro e fa battere forte il suo cuore da duro. Il suo sentimento per Angela Poggi, infatti, ha superato ogni aspettativa, fino a rinunciare a lei per non coinvolgerla nel dramma di una malattia che lo dava per spacciato. Salvo per miracolo, Franco è tornato ad urlare il suo amore e il fatto che per lui esiste solo una persona: Angela. E anche se le differenze e le incomprensioni sono sempre in agguato, Franco e Angela finalmente si sono sposati! Ma il lavoro porta Angela lontano, a Bruxelles. Una lontananza che si rivela fatale per il loro amore: non riuscendo a digerire un tradimento di Angela, il loro matrimonio finisce e Franco si rituffa in una vita ai limiti che potrebbe costargli cara, ma che in realtà lo porta a conoscere Giovanna: un nuovo amore che sembra dargli la possibilità di avere un figlio e una vita finalmente stabile. Ma è ancora il destino a scegliere per Franco: Giovanna perde il figlio e Franco decide di lasciare la donna. Ma quando Giovanna viene ferita e finisce in coma, Franco decide di iniziare delle indagini per scoprire chi sia il colpevole. In questo periodo Franco conosce Nunzio, un ragazzino allo sbando senza padre e con la madre, Katia, che entra ed esce dal carcere. Franco si prende cura di Nunzio senza autorizzazioni e quando i servizi sociali lo portano via per riportarlo in un istituto minorile, Franco sembra impazzire, al punto di decidere di procedere per le vie legali e adottare Nunzio. Purtroppo non gli è possibile, ma la frequentazione di Katia e la forte attrazione che li porta ad andare a letto insieme e alimentare le speranze della donna di cambiare vita, spinge i due a stare insieme nella speranza di un futuro migliore per il ragazzo. E’ così che Franco sperimenta la paternità. Un passo importante che diventa effettivo proprio quando Katia e Franco si lasciano e lei si mette di nuovo nei guai finendo in carcere. Lì Franco la sposa e poco dopo adotta Nunzio. Quando Angela torna a casa dall’Africa, non ci sono dubbi che l’amore di un tempo in realtà non sia assolutamente finito. I due tornano insieme e, affrontando i nuovi problemi portati dal nonno di Nunzio, diventano genitori di Bianca. Molto duri sono gli scontri tra Franco e nonno Nunzio, boss della camorra uscito dal carcere alla ricerca di un rapporto con il nipote. Franco cerca in ogni modo di proteggere Nunzio dalle allettanti offerte del nonno che cerca di attirare a sé il nipote con il danaro e la vita da uomo potente. Ma il tempo dà ragione a Franco e Nunzio capisce che il suo amore paterno è il bene più prezioso che ha.
Peppe Zarbo
Sagittario, passionale e siciliano, Peppe Zarbo si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Dal carattere forte e deciso Peppe ha sempre lavorato molto per diventare un attore migliore. Al teatro ha interpretato opere come “Marat-Sade” di Weise, “La crisi del teatro” di Campanile, “Uno sguardo dal ponte” di Miller al fianco di Michele Placido e, da protagonista, “Liolà” di Pirandello. Prima di passare al grande schermo, Peppe ha recitato in più di 30 cortometraggi. Il cinema per Peppe ha significato grande impegno e ineguagliabili esperienze: ha preso parte a “Il sindaco”, con Anthony Quinn, per la regia di Giordani, “L'uomo delle stelle”, di Tornatore, “Senza Pelle”, di D'Alatri, “La Rumbera”, di Vivarelli e altri. Di volata dal grande al piccolo schermo per nuovi successi: “La Piovra 9”, “Una donna per amico”, “Dio vede e provvede” e “Un posto al sole”. E tutta la sua bravura gli è stata confermata da numerosi riconoscimenti: nel 1999 ha ricevuto l'Oscar dei giovani; nel 2000 nei sondaggi Abacus è stato nominato attore più gradito della fiction italiana; sempre nel 2000 ha ricevuto il Premio Personalità Europea. Grandi soddisfazioni per Peppe che nel 2013 è stato nominato “Uomo dell’anno” dall’Associazione Italiana Culturale di New York. In questi anni di lavoro Peppe si è impegnato e non poco anche nel privato, visto che è padre di tre splendidi figli che cresce insieme alla moglie… è per questo che non appena stacca dal set, Peppe scappa a casa dove condivide con la famiglia le sue passioni.