Pieter Brueghel il "Vecchio"
Bruegel (Breda, 1525 - Bruxelles, 1569) fu un pittore fiammingo. Viene definito “Il Vecchio” per distinguerlo da suo figlio primogenito, conosciuto invece come Pieter Bruegel il Giovane. Le sue opere più famose sono le cosiddette “scene di genere”, una sorta di reportage accuratamente dettagliato del mondo contadino.
Nonostante visse in pieno ‘500, Bruegel non decorò mai altari, chiese o palazzi, ma dipinse per gli amici e per pochi collezionisti che lo amavano molto.
I paesaggi fantastici che era solito dipingere nel primo periodo di attività, iniziarono a cambiare e ad assumere un’impronta molto più realistica dopo il suo viaggio in Italia, attorno al 1551. I suoi quadri diventarono così un vero e proprio racconto dell’epoca, fatto di dettagli minuziosi, come ad esempio i nasi abbronzati di molti dei partecipanti alla festa contadina di Danza Campestre.
Fu in questa seconda fase della sua vita che sviluppò inoltre un maggiore interesse verso la rappresentazione di folle di persone, distribuite su tutta la tela e solitamente viste dall’alto. Giochi di bambini ne è un ottimo esempio: pare vi siano raffigurati più di 140 bambini e circa 68 giochi, una vera e propria enciclopedia dei giochi esistenti all’epoca (e molti di questi ancora esistenti). Il nuovo interesse verso la figura umana non portò tuttavia a un abbandono del paesaggio.