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ANGELUS 4.0

21 SETTEMBRE

Il Santo  del Giorno
 

san matteo evangelista
SETTEMBRE XXI

Matteo apostolo ed evangelista (Cafarnao,…- Etiopia, 24 gennaio 70) fu uno dei  dodici apostoli di Gesù e, secondo la tradizione, l'autore del vangelo secondo Matteo.  Patrono dei banchieri, dei ragionieri e dei commercialisti e degli esattori delle tasse. Le reliquie sono custodite nella cattedrale di Salerno.

Il nome Matteo vuol dire Dono di Dio. Alcuni suppongono che abbia cambiato il nome come una forma tipica dell'epoca, per indicare il cambiamento di vita, analogamente a Simone, poi Pietro, e Saulo, poi Paolo.

Secondo i racconti narrati nel Vangelo, Levi o Matteo era un esattore delle tasse che fu chiamato da Gesù e decise di cambiare vita per seguirlo.

pubblicani costituivano una delle categorie più odiate dal popolo ebraico. Gli esattori delle tasse pagavano in anticipo all'erario romano le tasse del popolo e poi si rifacevano come usurai tartassando la gente. I sacerdoti, per rispettare il primo comandamento, vietavano al popolo ebraico di maneggiare le monete romane che portavano l'immagine dell'imperatore. I pubblicani erano quindi accusati di essere peccatori perché veneravano l'imperatore.

Dopo la morte del Cristo iniziò la sua opera di evangelizzazione in Africa e si trasferì in Persia ed in Etiopia dove convertì anche il re Egippo.

La tradizione racconta anche che, alla morte del sovrano, gli sarebbe succeduto sul trono il re Irtaco, fratello di Egippo, che avrebbe voluto sposare la figlia del re defunto, Ifigenia, che però aveva consacrato la sua verginità al Signore.

Dal momento che la sua proposta di matrimonio era stata rifiutata dalla giovane, Irtaco chiese a Matteo di persuaderla a concedersi a lui, ma il santo in risposta lo invitò ad ascoltare una sua predica che avrebbe tenuto il sabato successivo nel tempio al cospetto di tutta la popolazione. Quel sabato l'apostolo proclamò solennemente che il voto di matrimonio di Ifigenia con il re celeste non sarebbe potuto essere infranto per il matrimonio con un re terreno perché se un servo usurpasse la moglie del suo re sarebbe giustamente arso vivo. Il santo sarebbe stato ucciso sull'altare mentre celebrava la messa, trafitto a colpi di spada da un sicario inviato dal re.

Secondo la tradizione della Chiesa, Matteo viene raffigurato insieme ad un uomo alato che lo ispira o gli guida la mano mentre scrive il Vangelo; l'uomo alato è uno dei quattro esseri viventi presenti nel libro di Ezechiele e nel libro dell'Apocalisse e ciò perché il Vangelo di Matteo esordisce con l'ascendenza terrena e l'infanzia di Gesù Figlio dell’uomo, sottolineandone quindi la sua umanità.

San Matteo è considerato il patrono di banchieri, bancari, doganierifinanzieri, cambiavalute, ragioniericommercialisticontabili ed esattori; inoltre il santo è patrono di numerose località italiane,

La festa del santo ricorre il 21 settembre. Ogni anno nella città di Salerno viene festeggiato il Santo con una solenne processione che ne attraversa il centro storico. Accanto al patrono di Salerno sfilano tre santi dalle forme più delicate (i martiri Caio, Antes e Fortunato) che - nonostante rappresentino tre figure maschili - sono chiamati tradizionalmente "le sorelle di Matteo". Il capoluogo campano, fino al secondo dopoguerra, usava ricordare ogni anno il miracolo avvenuto nel 1544. Secondo la leggenda fu solo grazie all'intervento del Santo Patrono che la città di Salerno riuscì a salvarsi dall'attacco dei pirati Le sue reliquie sarebbero sarebbero giunte a Velia, in Lucania, dove furono sepolte intorno al V secolo. Il corpo del Santo fu rinvenuto dal monaco Atanasio nei pressi di una fonte termale dell'antica città di Parmenide. Le spoglie furono portate dallo stesso Atanasio presso l'attuale chiesetta di San Matteo a Casal Velino, successivamente le ossa furono traslate presso il Santuario della Madonna del Granato in Capaccio-Paestum.

Ritrovate in epoca longobarda, furono portate il 6 maggio 954 a Salerno, dove sono attualmente conservate nella cripta della cattedrale.


Nel Martirologio si celebrano:
 

S. Panfilo
A Roma, sulla Via Salaria Antica, ricordo di S. Panfilo, martire.

S. Alessandro
A Baccano sulla Via Claudia, al ventesimo miglio da Roma, ricordo di S. Alessandro, martire.

SS. Eusebio, Nestabo e Zenone
A Gaza in Palestina, ricordo dei SS. Eusebio, Nestabo e Zenone, martiri, che, fratelli, al tempo dell'imperatore Giuliano l'Apostata, furono aggrediti e uccisi da una turba inferocita di pagani. Con loro patì anche S. Nestore, che consumò poco dopo il suo martirio, a motivo delle ferite ricevute nell'aggressione.

S. Gerulfo
A Tournai, nelle Fiandre, ricordo di S. Gerulfo, adolescente e martire.

SS. Francesco Jaccard e Tommaso Tran Van Thien
Presso la fortezza di Quang-Tri in Viet-Nam, ricordo dei SS. Francesco Jaccard, presbitero della Società Parigina per le Missioni Straniere, e Tommaso Tran Van Thien, martiri, che, sotto l'imperatore Minh Mang, patirono per Cristo il carcere, la tortura ed infine la morte per strangolamento.

SS. Lorenzo Imbert, Pietro Maubant e Giacomo Chastan
Presso Sai-Nam-The in Corea, passione dei SS. martiri Lorenzo Imbert, vescovo, Pietro Maubant e Giacomo Chastan, presbiteri della Società Parigina per le Missioni Straniere, che si consegnarono per salvare la vita dei cristiani che erano loro affidati, e furono uccisi con la spada.


  I SANTI DEL GIORNO

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