Libri in archivio - Ed. 2014/2015

«La società settentrionale ha perso il proprio carattere più esemplare, cioè l’essere il motore dello sviluppo del paese, capace non soltanto di additare un percorso di progresso, ma di convogliare lungo il cammino della crescita parti e componenti del resto d’Italia. Ora il più solido stereotipo del Nord – il pensare se stesso come area forte tra le aree forti d’Europa – semplicemente non esiste più, dissolto come le virtuose pratiche civili di cui si credeva un tempo depositario».

C’erano una volta il triangolo industriale, le aziende del Nord-Est, lo strapotere della Fiat. Ma cosa resta oggi di quella stagione che ha fatto del nostro Settentrione e della sua cultura del lavoto la guida economica del Paese?

Lo storico Giuseppe Berta analizza, dal dopoguerra ad oggi, la parabola di una società ottimista e opulenta, che oggi, soffocata dalla stagnazione generale, sembra aver perso quella capacità progettuale che ne aveva sostenuto l’espansione.