Pittura di giardino della villa di Livia
I sec. a.C.
Opera commentata da
Rita Paris
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Descrizione dell'opera
Pittura di giardino della villa di Livia (30-20 a.C.), affresco staccato dal triclinio della Villa di Livia presso Prima Porta, dimensioni della sala m. 5,90 x 11,70. Roma, Museo Nazionale di Palazzo Massimo
Chiunque abbia avuto occasione di visitare la sala, ricostruita nel suo aspetto originario nel Museo di Palazzo Massimo a Roma, avrà avvertito la seduzione suscitata da questa spettacolare simulazione di un rigoglioso giardino, affrescata su quattro pareti. Un’originale tipologia di dipinto, probabilmente ampiamente praticata dai romani, di cui è sopravvissuto per fortuna uno dei migliori esempi sia per la qualità dell’esecuzione sia per la scrupolosa attenzione ai dettagli naturalistici. Se si pensa alla posizione interrata che aveva l’ambiente originario e alla frescura che ciò garantiva, non è difficile immedesimarsi nella piacevole sensazione di cui potevano beneficiare la padrona di casa e gli eventuali ospiti accolti in questo ameno rifugio domestico.
Bibliografia
- Gaetano Messineo, Ad gallinas albas - Villa di Livia, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2001;
- A. Pontrandolfo, A. Rouveret, M. Salvadori. I. Baldassarre, Pittura romana. Dall'Ellenismo al tardo-antico, Milano 2006;
- Salvatore Settis, Le pareti ingannevoli. La villa di Livia e la pittura di giardino, Milano 2008.