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ANGELUS 4.0
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01-01-2025
FARE UN GESTO GRATUITO DI PERDONO
ANGELUS DEL 01/01/2025 – GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
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26-12-2024
BASTA COLONIZZARE I POPOLI CON LE ARMI
Dopo aver aperto la Porta Santa nel carcere di Rebibbia il Papa ha rinnovato la richiesta di annullare il debito dei paesi poveri. Il suo appello per la pace e la richiesta di fermare il commercio delle armi.
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25-12-2024
IL MESSAGGIO NATALIZIO DEL PAPA E LA BENEDIZIONE URBI ET ORBI
"La Porta è aperta, è spalancata. Lasciamoci riconciliare con Dio". Francesco ha ricordato le guerre e le crisi nel mondo e ha di nuovo implorato "Tacciano le armi!"
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22-12-2024
TACCIANO LE ARMI E RISUONINO I CANTI NATALIZI
Papa Francesco, dalla Cappella in Santa Martha, benedice i bambinelli. Esprime preoccupazione per la situazione in Mozambico. Forte appello per la pace: "Preghiamo perché a Natale possa cessare il fuoco su tutti i fronti di guerra"
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15-12-2024
IL PERICOLO DELLA VANITA'
Angelus da Ajaccio alla conclusione del Congresso sulla pietà popolare nel Mediterraneo. "Non io al centro, ma Dio, il Signore" - il Papa si rivolge a tutto il clero, ai laici e alle famiglie per ribadire i valori fondamentali del Cristianesimo. L'invocazione a Maria per la pace nel mondo e una preghiera per le vittime del ciclone che ha a colpito l'Arcipelago di Mayotte
- Elenco completo
20 MARZO
san giovanni nepomuceno
MARZO XX
Giovanni (Jan) Nepomuceno, ovvero di Nepomuk ( Nepomuk, 1348 circa- Praga, 20 marzo 1393) è stato un canonico nella cattedrale di Praga e predicatore nella corte di re Venceslao che lo condannò a morte per aver disubbidito ai suoi voleri per difendere la libertà della Chiesa cattolica ed il segreto del confessioni. Proclamato santo da papa Benedetto XIII nel 1729, è patrono della Boemia, dei confessori e di tutte le persone in pericolo di annegamento: E’ sepolto nella Cattedrale di San Vito a Praga.
Giovanni era il figlio di Velflin (o Wölflin), un cittadino di Nepomuk, una piccola città a 30 km da Plzeň (Pilsen) in Boemia. Dopo aver studiato teologia e giurisprudenza all'Università di Praga, nel 1373 prese gli ordini e divenne notaio pubblico nella cancelleria episcopale, nel 1374 fu protonotaio e poi segretario dell'arcivescovo Giovanni di Jenštejn. Continuò i suoi studi in giurisprudenza all'università di Padova dove si laureò nel 1387 in diritto canonico. Nel 1389 divenne parroco della chiesa di San Gallo e canonico della cattedrale di Vyšehrad.
Nel 1390 rinunciò alla parrocchia di San Gallo per divenire arcidiacono di Žatec (Saaz), ed allo stesso tempo canonico della cattedrale di San Vito senza ricevere alcuno dei benefici ecclesiastici, che competevano ai canonici della cattedrale. Poco dopo l'arcivescovo di Praga lo volle come presidente del tribunale ecclesiastico e nel 1393 come suo vicario generale.
Venceslao IV, re di Boemia e imperatore del Sacro Romano Impero, desiderando fondare una diocesi nuova per uno dei suoi favoriti, ordinò che alla morte dell'abate Racek del monastero di Kladruby nessun nuovo abate fosse eletto e che la chiesa dell'abbazia fosse trasformata in una sede vescovile. Il vicario generale dell'arcivescovo si oppose energicamente a quest'ordine, che violava il diritto canonico e i monaci disubbidirono ai voleri del re.
Venceslao rispose ordinando l'imprigionamento del vicario-generale, del vicario della cattedrale, dell'assistente dell'arcivescovo e successivamente anche del decano dei canonici della cattedrale.
I quattro furono anche torturati il 4 marzo e tre di loro furono indotti a cedere alle richieste del re; Giovanni tuttavia resistette fino all'ultimo. Gli fu fatto subire ogni tipo di tortura, inclusa la bruciatura dei fianchi con torce, ma neppure questo lo indusse all'obbedienza. Alla fine, il 20 marzo 1393, il re ordinò di metterlo in catene, condurlo attraverso la città e gettarlo nel fiume Moldava. Il luogo della sua esecuzione, sul Ponte Carlo, è tuttora luogo di venerazione e viene ricordato da una lapide. Secondo la credenza popolare toccando la lapide con la mano sinistra si avrà fortuna per i successivi 10 anni.
Nel Martirologio si celebrano anche:
SS. Paolo, Cirillo e altri compagni
Ad Antiochia in Siria, ricordo dei SS. Paolo, Cirillo e altri compagni, martiri.
SS. martiri di San Saba
Nella laura di S. Saba in Palestina, passione dei SS. venti monaci che perirono soffocati dal fumo nella chiesa della Madre di Dio, per mano dei predoni saraceni.