Puntate
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Libri in archivio - Ed. 2013/2014
Tutta questa vita - Insalata sotto il cuscino
Raffaella Romagnolo, Tutta questa vita, Piemme
Stefano Vicari, Insalata sotto il cuscino, Tea
Stefano Vicari, neuropsichiatra infantile, inanella nel suo libro edito da Tea sette racconti, sette storie di anoressia, depressione, schizofrenia, ansia, ossessioni, compulsioni. I protagonisti dei racconti, però, non sono gli stessi disturbi né, tantomeno, adulti delusi e logorati da una vita stressante e piena di amarezza. I protagonisti dei nostri racconti sono ragazzi, adolescenti poco più che bambini, che nonostante la giovane età si misurano con disturbi spesso invalidanti. Qualcuno potrebbe ritenere che il fenomeno riguardi una esigua minoranza. Purtroppo non è così." Forte di estese ricerche scientifiche e di una lunga esperienza "sul campo", Stefano Vicari ha deciso di raccontare una realtà tanto dolorosa quanto poco conosciuta: la malattia mentale negli adolescenti. Dalle sue pagine emergono così storie individuali, volti e nomi di ragazze e ragazzi, e dei loro genitori, che soffrono, che lottano, che percorrono con coraggio la strada verso la guarigione. Storie drammatiche e toccanti, e anche cariche di speranza, che aiutano in concreto e senza terrorismi a superare i pregiudizi e ad affrontare con piena consapevolezza la realtà. Adolescenti alle prese con il loro mondo che diventa complicato sono anche i protagonisti del romanzo di Stefania Romagnolo edito da Bur. A sedici anni tutto è da scoprire, la vita è ancora intera, possibile, e il futuro un’opportunità. Così anche per Paoletta che di avere “tutta la vita davanti”, però, non è entusiasta. Forse perché odia le frasi fatte o semplicemente perché è diversa dalle altre ragazze: detesta Facebook, legge Anna Karenina, filosofeggia su Harry Potter, invece delle sit-com guarda vecchi film, si ingozza di dolci infischiandosene della bilancia e allo shopping con le amiche preferisce di gran lunga le passeggiate silenziose con il fratello minore, Richi.
O forse è proprio lui a renderla diversa: Richi ha dodici anni, le gambe così fragili che possono reggere solo pochi passi strascicati, un braccio difficile da controllare e una vita tanto più complicata davanti. Non parla molto, e quando lo fa, non sempre gli altri lo capiscono. Ma Paoletta sì; brevi frasi che hanno, per lei, il sapore della sincerità che manca nella villa di famiglia. Un’autentica prigione. Una tortura di menzogne, cose non dette, segreti pericolosi, da cui la ragazza scappa ogni volta che può. E insieme a Richi attraversa il confine, immaginario eppure così reale, che divide lo splendido giardino di casa loro dalle Margherite, il quartiere popolare, dove gli appartamenti sono modesti, le giostrine arrugginite e i padri non sono imprenditori di successo ma cassintegrati in difficoltà.
E dove c’è Antonio, anche lui, a modo suo, diverso. L’unico, a parte Richi, che sa leggerle dentro e che l’aiuterà, almeno per una volta, a lasciarsi trovare.