In patria è ritornato
il placido canguro
dopo che qui al Senato
l'hanno sfruttato duro.
Adesso là in Australia
ora è una grande star
perché quaggiù in Italia
ha avuto il suo daffar.
Lo riverisce il dingo:
“Oh fra, mi sei piaciuto,
sull'albero ti mingo,
in segno di saluto”
E il tenero koala
dall'alto del suo ramo
in complimenti sciala:
“Canguro, io ti amo”.
Il wallaby è un parente
però non è invidioso
“Bravo, stupefacente,
di te sono orgoglioso”
Persino il buffo quoll
Plaude dalla Tasmania
“è come far sei gol
In casa alla Germania”
Ma forse è dal vombato
che arriva il miglior plauso:
“L'eroe sei del Senato,
ti meriti un applauso”
Tronfio come un pavone
per l'outback lui saltella:
“Ma che soddisfazione,
ormai sono una stella.
Il mondo ora mi stima
la gente mi rispetta:
ora che è giusto il clima
occorre la doppietta”.
E chiama il proprio agente:
“Marcucci come va?
Se un bis ti sembra urgente,
ricorda che son qua”.