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ANGELUS 4.0
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19-01-2025
" GRAZIE MEDIATORI ! "
Il Papa si complimenta e ringrazia coloro che si stanno impegnando per la tregua a Gaza e auspica la liberazione di tutti gli ostaggi
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01-01-2025
FARE UN GESTO GRATUITO DI PERDONO
ANGELUS DEL 01/01/2025 – GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
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26-12-2024
BASTA COLONIZZARE I POPOLI CON LE ARMI
Dopo aver aperto la Porta Santa nel carcere di Rebibbia il Papa ha rinnovato la richiesta di annullare il debito dei paesi poveri. Il suo appello per la pace e la richiesta di fermare il commercio delle armi.
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25-12-2024
IL MESSAGGIO NATALIZIO DEL PAPA E LA BENEDIZIONE URBI ET ORBI
"La Porta è aperta, è spalancata. Lasciamoci riconciliare con Dio". Francesco ha ricordato le guerre e le crisi nel mondo e ha di nuovo implorato "Tacciano le armi!"
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22-12-2024
TACCIANO LE ARMI E RISUONINO I CANTI NATALIZI
Papa Francesco, dalla Cappella in Santa Martha, benedice i bambinelli. Esprime preoccupazione per la situazione in Mozambico. Forte appello per la pace: "Preghiamo perché a Natale possa cessare il fuoco su tutti i fronti di guerra"
- Elenco completo
16 OTTOBRE
san longino
OTTOBRE XVI
Cassio Longino, in latino Longinus (Lanciano, ?- Mantova, 37 d.C) è il nome dato al soldato romano che trafisse con la propria lancia il costato di Gesù sulla croce per accertare che fosse morto. Se ne parla anche anche nei Vangeli. La santificazione del vecchio soldato avvenne il giorno 2 dicembre 1340 sotto il papato di Innocenzo VI. Nel medioevo, ebbe grande diffusione una reliquia del santo, la sua lancia. In verità, numerose furono le reliquie identificate come tali. Longino è un nome fittizio che deriva dal greco λόγχη ("lònche"), lancia. Secondo una tradizione orientale e greca, il soldato sarebbe guarito ad un occhio con il contatto del sangue di Gesù, da cui nascono una serie di racconti leggendari sul potere miracoloso delle reliquie. Secondo gli scritti “Acta Pilati” Longino era, inoltre, il centurione al comando del picchetto di soldati posti a guardia del sepolcro di Cristo, che avevano anche assistito alla sua morte. Dopo la Risurrezione di Gesù andò assieme alle altre guardie dai sommi sacerdoti a riferire l'accaduto. Questi tentarono di corromperli ma Longino rifiutò di dire il falso, lasciò l'esercito romano assieme a due commilitoni e si rifugiò in Cappadocia dove però venne catturato e decapitato. Un'altra tradizione racconta che divenne cristiano, e portò con sé in Italia il sangue raccolto dalla ferita di Gesù in un'ampolla. Longino sarebbe poi stato martirizzato nei pressi di Mantova. Una statua di san Longino è presente nella basilica di San Pietro in Vaticano scolpita dal Bernini. Una reliquia della lancia è custodita a Vienna, un'altra reliquia raccolta dal re di Francia San Luigi a Parigi fu dispersa dai rivoluzionari francesi. A Lanciano esiste una leggenda popolare che riguarda il ritorno di Longino da Gerusalemme che avrebbe predicato nella città e sarebbe stato condannato a morte. Nel luogo dove fu sepolto dopo il martirio sarebbe sorto nel VII d.C.il convento di San Legonziano sopra una cappella in rovine, che serviva come antico luogo di culto per il santo.
Nel Martirologio si celebrano:
S. Elifio
A Toul in Francia, ricordo di S. Elifio, che avrebbe ricevuto la corona del martirio.
SS. Martiniano, Saturiano e compagni
Memoria dei SS. Martiniano e Saturiano, martiri in Africa assieme ai loro due fratelli, che, al tempo della persecuzione vandalica, sotto il re ariano Genserico, essendo servitori di un ariano, e convertiti alla fede in Cristo dalla vergine S. Massima, anch’essa serva del loro stesso padrone, poiché mantennero ferma la loro fede cattolica, vennero per questo dapprima fustigati duramente e dilaniati sino all’osso, e poi mandati in esilio nelle terre dei Mori; laddove vennero condannati a morte, per aver convertito alcuni alla fede di Cristo; Massima invece, liberata dopo aver superato molte prove, morì in pace in monastero, madre di molte altre vergini.
BB. Aniceto Koplinski e Giuseppe Jankowski
Nel campo di sterminio di Oswiecim (Auschwitz), presso Cracovia in Polonia, ricordo dei BB. Aniceto Koplinski, dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, e Giuseppe Jankowski, della Società per l’Apostolato Cattolico, presbiteri e martiri, che, deportati dalla patria invasa dai seguaci di una ideologia nemica dell’umanità e ostile a Dio, uno avvelenato nella camera a gas, l’altro invece trucidato dagli aguzzini del campo, testimoniarono la fede in Cristo fino alla morte.