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Diadema fiorito dalla Tomba degli ori di Canosa

Fine III sec. a.C.

Diadema fiorito dalla Tomba degli ori di Canosa

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Opera commentata da

Enzo Lippolis

Scheda

Descrizione dell'opera

Diadema fiorito dalla Tomba degli ori di Canosa (fine III sec. a.C.) oro, perle, smalto, paste vitree e pietre semipreziose, lunghezza lineare cm. 47,2. Taranto, Museo Nazionale Archeologico.

Un oggetto preziosissimo, ma anche estremamente raffinato nella struttura e nella complessa lavorazione. La varietà delle forme e delle gamme cromatiche utilizzate sulla sua superficie permette di riconoscere un vasto campionario di specie floreali, che rivelano, tra l’altro, l’accurata competenza dell’autore in campo botanico. Il fortunato ritrovamento, avvenuto in origine per opera di scavatori clandestini, ha permesso di riportare alla luce una sepoltura monumentale. Dopo un lungo contenzioso, gli archeologi della sovrintendenza sono riusciti ad acquisire l’oggetto riconsegnandolo alla pubblica fruizione e, riprendendo gli scavi, a recuperare un fastoso corredo funerario, appartenuto ad una ricca famiglia di Canosa, coinvolta nelle vicende storiche legate alla sconfitta romana a Canne.

 

Bibliografia

- AA. VV., Gli ori di Taranto in età ellenistica, Milano 1984;

- P.G. Guzzo, Oreficerie dalla Magna Grecia. Ornamenti in oro e argento dall'Italia Meridionale tra l'VIII ed il I sec. a.C., Bari 1993.