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IL NUOVO SACRO COLLEGIO
ANGELUS 4.0
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16-06-2024
"L'ATTESA FIDUCIOSA"
Ci vuole tempo per raccogliere quanto seminato
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02-06-2024
"PROFETI E COSTRUTTORI DI UN MONDO NUOVO"
Corpus Domini: L'invito di Papa Francesco a diventare "eucaristici" superando l'egosimo. La preghiera per la pace in Sudan e le altre zone di guerra e conflitti.
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26-05-2024
PRIMA GIORNATA MONDIALE DEI BAMBINI
"La fede ci fa felici". Lo ha detto il Papa ai bambini giunti in Piazza San Pietro. "Pregate la nostra Madre del Cielo e pregate per la pace perché non ci siano le guerre".
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05-05-2024
UN AMICO VUOL BENE SEMPRE
Regina Coeli - Francesco saluta le nuove Guardie Svizzere. Prega per le vittime dell'alluvione in Brasile. Nuovo accorato appello per la "martoriata Ucraina" e la Palestina: "Sì al dialogo, no alla guerra".
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28-04-2024
IL DIO DELLA PACE ILLUMINI I CUORI
Visita Apostolica a Venezia. Francesco ammira la bellezza con preoccupazione per i cambiamenti climatici che minacciano la laguna. Al termine della Messa in Piazza San Marco il Papa rivolge il pensiero a chi soffre a causa di guerre e violenze.
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17 NOVEMBRE
sant' aniano di orleans
![](http://www.rai.it/dl/img/2017/11/14/1510681529196_sant_Alberto_Magno%201.jpg)
Aniano di Orléans ( Vienne, 358- Orléans, 453) è stato vescovo di Orléans in Francia e difese la città contro gli Unni di Attila con l'aiuto del generale romano Ezio. Nell'XI secolo re Roberto II di Francia fece costruire una cripta per custodire le reliquie del santo, restaurata nel XIV secolo è una delle più grandi della Francia do ve migliaia di pellegrini si recano all’interno della Chiesa a lui dedicata ad Orlèans.
Originario di una nobile famiglia di Vienne, visse un lungo periodo di eremitaggio prima di recarsi ad Orlèans per seguire gli insegnamenti del vescovo Evurzio dal quale fu ordinato sacerdote ed indicato come successore prima della morte nel 391. Eletto vescovo si impegnò nella guida religiosa e sociale della città e si trovò ad affrontare l'invasione degli Unni di Attila. Aniano incoraggiò i concittadini alla resistenza ed inviò richieste di soccorso al generale romano Ezio. La leggenda narra che, tardando i soccorsi delle legioni romane, Aniano abbia invocato il cielo gettando dai bastioni della città un pugno di sabbia ed ogni granello di questa si sia trasformato in una vespa ed un nugolo di queste abbia fatto fuggire i barbari. Attila, troppo stanco e indebolito, decise di non attaccare la città ma di porla sotto assedio. Gli orléanesi resero onore al loro vescovo, che ogni giorno saliva su una torre a pregare e a sorvegliare gli unni. La fede del santo fu appagata quando Ezio giunse con le sue legioni e sconfisse Attila nella battaglia dei Campi Catalunici nel 451( presso l'attuale Chalon en Champagne).
Nel Martirologio si celebrano:
SS. Alfio e Zaccheo
A Cesarea in Palestina, ricordo dei SS. Alfio e Zaccheo, martiri, che, nel corso del primo anno della persecuzione scatenata dall’imperatore Diocleziano, poiché testimoniarono con fermezza la loro fede nell’unico Dio e nella regalità di Gesù Cristo, patirono dopo molti tormenti la pena capitale.
S. Acisclo
A Cordoba in Spagna, ricordo di S. Acisclo, martire.
S. Giovanni del Castillo
Ad Asunción in Paraguay, ricordo di S. Giovanni del Castillo, presbitero della Società di Gesù e martire, che, nel villaggio denominato “reducción”, fondato in quel medesimo anno da S. Rocho Gonzalez e affidato alla sua cura, venne crudelmente torturato e quindi lapidato per ordine dello stregone del luogo, dando la vita per Cristo.
SS. Giordano (Giacinto) Ansalone e Tommaso Hioji Rokuzayemon Nishi
A Nagasaki in Giappone, ricordo dei SS. Giordano (Giacinto) Ansalone e Tommaso Hioji Rokuzayemon Nishi, presbiteri dell’Ordine dei Frati Predicatori e martiri, dei quali il primo dapprima nelle Filippine, quindi in Giappone, lavorò con tutte le sue forze per annunciare il Vangelo; il secondo invece, dopo essere stato a lungo sull’isola di Formosa, fu compagno dell’altro, negli ultimi anni, a diffondere il Vangelo nella regione di Nagasaki, fin quando entrambi, con animo incrollabile, trovarono il martirio sotto lo shogun Tokugawa Yemitsu, morendo dopo sette giorni di torture trascorsi appesi alla forca.