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ANGELUS 4.0

6 APRILE

Il Santo  del Giorno
 

san pietro da verona
APRILE VI

Pietro da Verona, o Pietro Martire, al secolo Pietro Rosini ( Verona, 1200- Seveso, 1205) è stato un predicatore appartenente all' Ordine dei domenicani. Patrono di domenicani, inquisitori, commercianti di tessuti, calzolai, birra

Pietro venne canonizzato da papa Innocenzo IV il 24 marzo 1253 con la bolla Magnis et crebris. Il coltello usato per ucciderlo è conservato a Seveso, presso il Santuario a lui dedicato. È sepolto nell' Arca di san Pietro martire conservata all'interno della Basilica di Sant’Eustorgio a Milano, nella Cappella Portinari.

Nacque a Verona e studiò all'Università di Bologna. Decise di entrare a far parte dell'Ordine dei Frati Predicatori al tempo in cui Domenico di Guzmán era vivente. È ricordato in particolare per la sua tenace opposizione alle eresie, soprattutto nei confronti di quella catara.

Nel 1232 fu inviato da Gregorio IX in Lombardia, fece il suo ingresso nel convento di Sant'Eustorgio e pare che subito abbia fondato un'associazione di militanti detta "Società della Fede" o dei Fedeli, impegnata nella lotta contro i catari.

Nel 1240 divenne priore del convento domenicano di Asti; nel 1241 priore in quello di Piacenza.

Alla fine del 1244 fu inviato a Firenze, dove cominciò a predicare nella chiesa di Santa Maria Novella. Qui, nell'ambito delle sue iniziative per controbattere l'eresia, fondò anche una "Sacra Milizia" (o "La società di Santa Maria") che ebbe il sostegno del popolo..

Lo scontro inevitabile si ebbe quando Pietro e gli inquisitori domenicani ottennero la condanna degli eretici fiorentini Baroni e del podestà bergamasco che li proteggeva: secondo le Croniche dell'arcivescovo Antonino Pierozzi (Sant'Antonino da Firenze) in tale occasione avrebbero avuto luogo gli scontri cosiddetti "del Trebbio" e di "Santa Felicita", (dal nome dei luoghi dove si svolsero e dove oggi si trovano due colonne celebrative erette alla fine del Trecento, rispettivamente la Colonna della Croce al Trebbio e la Colonna di Santa Felicita). La tradizione vuole che a Firenze Pietro abbia fondato quella che oggi è la Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, anche se, pure in questo caso, non pare vi siano riscontri storici certi.[2]

Papa Innocenzo IV nel 1251 lo nominò inquisitore per le città di Milano e Como.

Nel 1252 venne assassinato da alcuni sicari con una roncola nella foresta di Seveso, precisamente a Barlassina (nel luogo del martirio ora è presente un piccolo altare), mentre si recava a piedi da Como a Milano. Le agiografie riportano che intinse un dito nel proprio sangue e con esso scrisse per terra la parola "Credo", cadendo poi morto. Un suo confratello, Domenico, che si trovava insieme a lui, fu pugnalato mentre tentava di fuggire e morì dopo alcuni giorni di agonia. Uno degli attentatori, Carino Pietro da Balsamo( successivamente proclamato Beato), l'uccisore effettivo di Pietro, si pentì del gesto e si ritirò nel convento dei domenicani di Forlì.


 


Nel  Martirologio  si celebrano anche:

S. Ireneo
A Sirmio, in Pannonia, ricordo di S. Ireneo, vescovo e martire, che, al tempo dell’imperatore Massimiano, sotto il governatore Probo, venne prima variamente torturato, quindi imprigionato per numerosi giorni, ed infine decapitato. 

 

S. Paolo Le Bao Tinh
Nella cittadina di Vinh Tri, nel Tonchino, ricordo di S. Paolo Le Bao Tinh, presbitero e martire, che, ancora chierico, fu a lungo incarcerato per la sua fede, e una volta divenuto sacerdote diresse il seminario, confezionando inoltre una raccolta di omelie e un sommario di dottrina cristiana; fu quindi nuovamente condotto in giudizio e condannato a morte sotto l’imperatore Tu-Duc. 

B. Michele Czartoryski
A Varsavia, in Polonia, ricordo del B. Michele Czartoryski, presbitero dell’Ordine dei Frati Predicatori e martire, che, nella Polonia occupata dai nemici di Dio, fu fucilato presso la locale parrocchia per essersi risolutamente rifiutato di abiurare la fede cristiana. 

B. Pierina Morosini
A Fiobbio di Albino, nei pressi di Bergamo, in Italia, ricordo della B. Pierina Morosini, vergine e martire, che a ventisei anni, mentre ritornava a casa dalla fabbrica dove lavorava, per aver difeso da un giovane aggressore quella castità che aveva consacrato a Dio, fu uccisa a colpi di pietra sul capo.

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