IN CAMMINO PER IL GIUBILEO

NOTIZIE E APPROFONDIMENTI Leggi >>

I VIAGGI APOSTOLICI

PELLEGRINO IN TERRA D'ORIENTELeggi >>

IL NUOVO SACRO COLLEGIO

Leggi >>

ANGELUS 4.0

19 APRILE

Il Santo  del Giorno
 

sant' elfego di canterbury
APRILE XIX

Elfego di Canterbury, o anche Elfege, ( Weston, 954- Greenwich, 19 aprile 1012) fu un arcivescovo cattolico inglese venerato come santo e martire dalla Chiesa cattolica e dalla Comunione anglicana. Le sue reliquie sono custodite nella Cattedrale di Canterbury. .

Fu catturato dai predoni vichinghi nel 1011 e venne ucciso dopo che aveva impedito loro di chiedere per lui un riscatto. Venne canonizzato nel 1078. Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury,  si rivolgeva a lui in preghiera poco prima di venir assassinato dai sicari nella Cattedrale di Canterburyil 29 dicembre 1170.

Si presume che Elfego sia nato a Weston, nei sobborghi di Bath nel sud ovest dell’Inghilterra. Fattosi monaco molto giovane, entrò nel monastero di Deerhurst e venne poi trasferito a Bath, ove divenne anacoreta. Venne presto notato per la sua devozione ed austerità e fu nominato abate dell'Abbazia di Bath.

Probabilmente grazie all'influenza di Dunstano, arcivescovo di Canterbury (959–988), Elfego venne eletto vescovo di Winchester nel 984 e fu consacrato il 19 ottobre di quello stesso anno. Divenuto vescovo, egli fu in gran parte responsabile della costruzione del grande organo a canne della storica cattedrale, udibile da una lontananza di oltre un miglio (circa 1600 m) e che si diceva richiedesse per il suo impiego ben 24 persone. Egli fece erigere o allargare le chiese della città  e promosse il culto di san Svitino.

A seguito di un raid di vichinghi, nel 994, venne stipulato un trattato di pace con uno dei razziatori, Olaf Tryggyason. Oltre si convertì al cristianesimo e s'impegnò a non compiere più razzie o combattere gl'inglesi.

Nel 1006 Elfego successe ad Alfrico come arcivescovo di Canterbury, portando con sé il capo di Svitino come reliquia per la sua nuova sede.  Introdusse anche nuove pratiche liturgiche. Partecipò al Concilio del maggio 1008 nel quale Wulfstan II, arcivescovo di York, predicò il suo famoso Sermo Lupi ad Anglos (Il sermone del lupo agl'inglesi), con il quale rimproverava agl'inglesi la loro immoralità, lamentando quest'ultima come una delle tribolazioni che affliggevano il paese.

Nel settembre del 1011 i vichinghi danesi compirono un'altra incursione in Inghilterra e posero Canterbury sotto assedio, Con l'aiuto di un traditore, certo Elfmaro, cui Elfego in precedenza aveva salvato la vita, i razziatori riuscirono a saccheggiare la città.

Elfego fu preso prigioniero e tenuto come tale per sette mesi. La cattedrale di Canterbury venne saccheggiata e data alle fiamme dai danesi, dopo la cattura di Elfego che si rifiutò di permettere che fosse pagato un riscatto per la sua libertà. Di conseguenza venne ucciso dai suoi rapitori il 19 aprile 1012 a Greenwich, allora nel Kent e oggi parte di Londra.

Alcune fonti affermano che venne torturato e che  il colpo d'ascia mortale ad Elfego venne inferto come colpo di grazia da un vichingo convertito al cristianesimo, di nome "Thrum".

Il corpo di Elfego venne inumato nella Cattedrale di San Paolo a Londra con una gran cerimonia. Nel 1023 il re Canuto il Grande fece traslare i suoi resti a Canterbury.

 

 

Nel  Martirologio  si celebrano anche:
 

S. Mappalico
In Africa, ricordo di S. Mappalico, martire, che, durante la persecuzione di Diocleziano, mosso da pietà familiare, volle andare a portare il perdono a sua madre e a sua sorella che avevano abiurato, ma fu arrestato egli stesso e coronato dal martirio; con lui si ricordano gli altri numerosi martiri che testimoniarono Cristo, ossia Basso nella cava di pietre, Fortunio in carcere, Paolo in tribunale, Fortunata, Vittorino, Vittore, Eremio, Credula, Ereda, Donato, Fermo, Venusto, Frutto, Giulia, Marziale ed Aristone, che furono tutti affamati a morte in prigione.

S. Marta
In Persia, ricordo di S. Marta, vergine e martire, che sotto Sapore II subì il martirio il giorno successivo a quello di suo padre Pusicio, ovvero proprio il giorno di Pasqua. 

 

  I SANTI DEL GIORNO

Rai.it

Siti Rai online: 847