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ANGELUS 4.0
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19-01-2025
" GRAZIE MEDIATORI ! "
Il Papa si complimenta e ringrazia coloro che si stanno impegnando per la tregua a Gaza e auspica la liberazione di tutti gli ostaggi
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01-01-2025
FARE UN GESTO GRATUITO DI PERDONO
ANGELUS DEL 01/01/2025 – GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
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26-12-2024
BASTA COLONIZZARE I POPOLI CON LE ARMI
Dopo aver aperto la Porta Santa nel carcere di Rebibbia il Papa ha rinnovato la richiesta di annullare il debito dei paesi poveri. Il suo appello per la pace e la richiesta di fermare il commercio delle armi.
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25-12-2024
IL MESSAGGIO NATALIZIO DEL PAPA E LA BENEDIZIONE URBI ET ORBI
"La Porta è aperta, è spalancata. Lasciamoci riconciliare con Dio". Francesco ha ricordato le guerre e le crisi nel mondo e ha di nuovo implorato "Tacciano le armi!"
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22-12-2024
TACCIANO LE ARMI E RISUONINO I CANTI NATALIZI
Papa Francesco, dalla Cappella in Santa Martha, benedice i bambinelli. Esprime preoccupazione per la situazione in Mozambico. Forte appello per la pace: "Preghiamo perché a Natale possa cessare il fuoco su tutti i fronti di guerra"
- Elenco completo
4 AGOSTO
san giovanni maria vianney
AGOSTO IV
Jean-Marie Baptiste Vianney (italianizzato in Giovanni Maria Battista Vianney (Darddilly, 8 maggio 1786- Ars-sur Formans, 4 agosto 1859) è stato un presbitero francese, reso famoso con il titolo di Curato d'Ars per la sua intensa attività di parroco in questo piccolo villaggio dell'Ain in Francia. E' il patrono dei parroci. Il suo corpo, incorrotto, è custodito all'interno della Basilica di Ars.
Figlio di poveri contadini, raggiunse la meta del sacerdozio superando molte difficoltà, tra le quali ci furono problemi nello studio, soprattutto nell'apprendimento del latino. Ordinato presbítero, divenne vicario, a Ecully, dell'abate Charles Balley, che l'aveva molto sostenuto durante i difficili anni di studio; Alla morte di Balley fu mandato ad Ars dove spese la propria vita nell'evangelizzazione, nella pratica del sacramento della penitenza, nell'assidua preghiera e nella celebrazione della Messa. Si dedicava principalmente all'istruzione dei giovani, già dall'età di sette anni mandati ai pascoli con il gregge e incapaci di leggere e di scrivere. Cominciò a radunarli alle prime ore del mattino e la domenica verso l'una per il catechismo, in seguito indirizzato anche agli adulti. Seppur ricordato da tutti come affabile era, durante le lezioni, molto rigoroso. Feroci furono le sue invettive contro le osterie "luogo in cui si vendono le anime- come egli descrive nell’auto-biografia- in cui si rovinano le famiglie, in cui si rovina la salute, dove sorgono liti e dove si commettono i delitti", gli osti "che rubano il pane di una povera donna e dei suoi ragazzi dando da bere a quegli ubriachi che spendono la domenica tutto ciò che hanno guadagnato durante la settimana" e i loro assidui clienti "che scendono al disotto della bestia più bestia". I risultati furono ben presto visibili: intimoriti da quelle parole parecchi alcolizzati decisero di smettere la loro frequenza nelle osterie, mandando così in bancarotta le taverne vicino alla parrocchia, i cui proprietari furono costretti a cambiare mestiere. Rimase ad Ars per quarant'anni svolgendo il suo incarico parrocchiale: fu particolarmente attivo nell'insegnamento del catechismo e divenne uno stimato confessore; diffuse la devozione a Santa Filomena di Roma.
Morì in fama di santità (Ars era già diventata meta di pellegrinaggi quando era ancora in vita) nel 1859.
Il suo impegno nella parrocchia ispirò artisti e scrittori che descrissero la vita del “ Curato d’Ars”. Georges Bernanos, scrittore, drammaturgo e saggista francese, gli dedicò la sua opera prima, intitolata Sotto il Sole di Satana (Sous le soleil de Satan), pubblicato in Francia nel 1926. Bernanos rimane impressionato dalla biografia di Giovanni Maria Vianney e ne racconta la vita attraverso il protagonista del proprio romanzo: il "santo di Lumbres", parroco umile e poco dotato ma devoto fino alla disperazione che lotta contro il diavolo e le tentazioni.
Beatificato nel 1905 da papa Pio X, è stato proclamato santo da papa Pio XI nel 1925 e dichiarato patrono dei parroci, indicato come modello per i presbíteri da papa Giovanni XXIII nell'enciclica Sacerdoti Nostri Primordia.
In occasione del 150º anniversario della sua morte, nel 2009 è stato indetto un Anno Sacerdotale ( Giubileo speciale) dedicato alla sua figura, come «vero esempio di Pastore a servizio del gregge di Cristo».
Papa Benedetto XVI ha successivamente ricordato alcuni tratti fondamentali dell'insegnamento e del modello del curato d'Ars: la consapevolezza di essere, «in quanto prete», un «dono immenso per la sua gente»; la «totale identificazione» con ministero sacerdotale e la comunione con Cristo; la devozione per l' Eucarestia; l'«inesauribile fiducia nel sacramento della Penitenza».
Nel Martirologio si ricordano:
SS. Giustino e Crescenzione
A Roma sulla Via Tiburtina, ricordo dei SS. Giustino e Crescenzione, martiri.
S. Giacinto
A Roma sulla Via Labicana, ricordo di S. Giacinto, martire.
S. Eleuterio
A Tarsia in Bitinia, ricordo di S. Eleuterio, martire.
S. Ia
In Persia, ricordo di S. Ia, martire sotto il re Sapore II.
S. Rainerio
A Spalato in Dalmazia, ricordo di S. Rainerio, vescovo e martire, che, già monaco, dapprima sopportò numerosi tormenti nella sede di Cales per aver difeso i diritti della Chiesa, quindi venne lapidato dagli abitanti di Spalato.