La discesa di Cristo al Limbo

Domenico Beccafumi

La discesa di Cristo al Limbo

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Silvia Ginzburg

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Descrizione dell'opera

Domenico di Giacomo di Pace detto Beccafumi, La discesa di Cristo al Limbo (1535ca.), olio su tavola, cm. 395 x 255, Siena, Pinacoteca Nazionale.

Non-luogo per eccellenza, al confine dei mondi, il Limbo ha ricevuto prestigio e credibilità grazie al magistero dantesco, ha ispirarto artisti per secoli, ma oggi ha perso definitivamente il suo fondamento teologico. Un pittore bizzarro, come il manierista sense Domenico Beccafumi mostra di trovarsi a proprio agio al cospetto di una realtà tutta da immaginare, un luogo che rappresenta l'ambivalenza dei concetti di dannazione e redenzione. Prende spunto dalle suggestioni dei grandi maestri del Cinquecento che sono alla base della sua formazione, ricorre al colore michelangiolesco e alle movenze sinuose ed   eleganti proprie dello stile di altri interpreti del linguaggio artistico toscano di inizio del XVI secolo, tra cui spicca la figura di Perin del Vaga, tra i maggiori collaboratori di Raffaello a Roma.

Bibliografia

- G. Briganti, La Maniera italiana, 1° ed. Roma 1961; rist. Firenze 1985;
- D. Sanminiatelli, Domenico Beccafumi, Milano, 1967;
- G. Briganti, L’opera completa di Domenico Beccafumi, Milano 1977 ;
- Domenico Beccafumi e il suo tempo, catalogo della mostra (Siena, Palazzo Bindi Sergardi..Chiesa di Sant’Agostino-Pinacoteca nazionale, 16 giugno-4 novembre 1990), Milano 1990.