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ANGELUS 4.0
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19-01-2025
" GRAZIE MEDIATORI ! "
Il Papa si complimenta e ringrazia coloro che si stanno impegnando per la tregua a Gaza e auspica la liberazione di tutti gli ostaggi
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01-01-2025
FARE UN GESTO GRATUITO DI PERDONO
ANGELUS DEL 01/01/2025 – GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
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26-12-2024
BASTA COLONIZZARE I POPOLI CON LE ARMI
Dopo aver aperto la Porta Santa nel carcere di Rebibbia il Papa ha rinnovato la richiesta di annullare il debito dei paesi poveri. Il suo appello per la pace e la richiesta di fermare il commercio delle armi.
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25-12-2024
IL MESSAGGIO NATALIZIO DEL PAPA E LA BENEDIZIONE URBI ET ORBI
"La Porta è aperta, è spalancata. Lasciamoci riconciliare con Dio". Francesco ha ricordato le guerre e le crisi nel mondo e ha di nuovo implorato "Tacciano le armi!"
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22-12-2024
TACCIANO LE ARMI E RISUONINO I CANTI NATALIZI
Papa Francesco, dalla Cappella in Santa Martha, benedice i bambinelli. Esprime preoccupazione per la situazione in Mozambico. Forte appello per la pace: "Preghiamo perché a Natale possa cessare il fuoco su tutti i fronti di guerra"
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2 MARZO
sant' agnese di boemia
MARZO II
Agnese di Boemia (Praga, 1211- Praga, 2 marzo 1282) è stata una religiosa dell’Ordine di Santa Chiara, fondatrice del monastero e dell'ospedale di San Francesco a Praga ed istitutrice dell' Ordine dei Crocigeri della Stella Rossa. È stata proclamata santa da papa Giovanni Paolo II (Carol Wojtyla) nel 1989.
Figlia del re di Boemia Ottocaro I e di sua moglie Costanza d’Ungheria, sorella del re d’Ungheria Andrea II, era strettamente imparentata ai santi Ludmilla, Venceslao, Edvige, Elisabetta e Margherita.
Venne allevata dalla prozia Edvige nel monastero cistercense di Trzebnica in Polonia, successivamente in quello premostratense di Doksany.
Sin dall’infanzia fu oggetto di svariati progetti di fidanzamento indipendentemente dalla sua volontà ma per motivi di politica e diplomazia. Nel 1220, essendo promessa sposa di Enrico VII, figlio dell'imperatore Federico II Barbarossa, Agnese fu condotta a Vienna presso la corte del duca d’Austria: qui visse sino al 1225 rimanendo sempre fedele ai principi e ai doveri della morale cristiana. Rescisso infine il patto di fidanzamento, ritornò a Praga ove poté dedicarsi ad una più intensa vita di preghiere e di opere caritative. Dopo una matura riflessione, decise di consacrare a Dio la sua verginità.
Papa Gregorio IX, cui Agnese aveva chiesto protezione, intervenne riconoscendo il voto di castità della principessa, che in tal modo acquistò la libertà di scegliere il proprio destino. In quel periodo giungevano a Praga i predicatori dei Frati Minori, grazie ai quali venne a conoscenza della vita spirituale che conduceva in Assisi la vergine Santa Chiara secondo lo spirito francescano. Ne rimase affascinata e decise di imitarne ad ogni costo l’esempio: usufruendo dei propri beni fondò tra il 1232 ed il 1233 l’ospedale di San Francesco e l’Ordine dei Crocigeri della Stella Rossa per dirigerlo. Allo stesso tempo fondò il monastero di San Francesco per le “Sorelle Povere o Damianite”, ove lei stessa entrò l’11 giugno 1234 nel giorno della Pentecoste.
Agnese professò solennemente i voti solenni di castità, povertà ed obbedienza e si cimentò nel praticarli con esemplare fedeltà alla regola di san Francesco. La verginità finalizzata al regno dei cieli costituì l’elemento fondamentale della sua spiritualità. Lo spirito di povertà, che già in precedenza l’aveva indotta a distribuire ai poveri i suoi beni, la spinse a rinunciare totalmente ad ogni proprietà per seguire Cristo “povero” ed ottenne che nel suo monastero si praticasse l’esproprio collettivo. Lo spirito di obbedienza la condusse a conformare sempre più la sua volontà a quella divina che scopriva nella lettura del Vangelo e nella Regola di vita che la Chiesa le aveva donato. Insieme a Santa Chiara si adoperò per ottenere l’approvazione di una nuova ed apposita Regola che, dopo fiduciosa attesa, ricevette e professò con estrema fedeltà.
Poco dopo la professione di fede, Agnese divenne badessa del monastero esercitando tale ruolo fino alla morte con umiltà e carità, saggezza e zelo, considerandosi sempre come “sorella maggiore” delle monache sottoposte alla sua autorità.
Nel Martirologio si celebra:
S. Troade
A Nuova Cesarea nel Ponto, ricordo di S. Troade, martire durante la persecuzione dell’imperatore Decio, la cui prova è stata celebrata da S. Gregorio il Taumaturgo.
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