“Lucania ’61” è il titolo di questo quadro di Carlo Levi per molti versi “fuori misura”. Non solo per le dimensioni (18, 50 metri x 3,20) e la committenza (ad opera del Comitato per le Celebrazioni del Centenario dell'Unità d'Italia, per rappresentare la Basilicata alla mostra "Italia '61" che si svolse a Torino). Ma soprattutto per l’ambizione (e la capacità) di rappresentare e trasfigurare un momento e un processo storico complessi, colmi di dolore e di speranze mirabilmente sintetizzate nella figura centrale di Rocco Scotellaro, “il poeta della libertà contadina” prematuramente scomparso nel 1953.

A pochi metri da Palazzo Lanfranchi, dove ha sede il Museo Nazionale di Matera che custodisce il quadro (vai all'opera), l’appuntamento finale di Materadio 2015 avrà idealmente al centro questa immagine. L’opera verrà raccontata dalla Soprintendente Marta Ragozzino, in un anticipo del Museo Nazionale di Radio3 dove troverà presto collocazione e sarà l’occasione per presentare un'altra faccia dell’artista poliedrico che fu Carlo Levi, ossia le pagine di Cristo si è fermato a Eboli che a Matera cominceremo a leggere in un anteprima di “Ad Alta Voce”.
Ma soprattutto questa immagine rappresenterà il punto di partenza di un arco ideale che vorremmo unisse la Lucania del ’61 alla Matera del 2019, la Capitale Europea della Cultura proiettata al futuro ma che non dimentica il suo passato.