IN CAMMINO PER IL GIUBILEO
NOTIZIE E APPROFONDIMENTI Leggi >>
I VIAGGI APOSTOLICI
FRANCESCO IN MONGOLIA. SPERARE INSIEMELeggi >>
IL NUOVO SACRO COLLEGIO
ANGELUS 4.0
-
16-06-2024
"L'ATTESA FIDUCIOSA"
Ci vuole tempo per raccogliere quanto seminato
-
02-06-2024
"PROFETI E COSTRUTTORI DI UN MONDO NUOVO"
Corpus Domini: L'invito di Papa Francesco a diventare "eucaristici" superando l'egosimo. La preghiera per la pace in Sudan e le altre zone di guerra e conflitti.
-
26-05-2024
PRIMA GIORNATA MONDIALE DEI BAMBINI
"La fede ci fa felici". Lo ha detto il Papa ai bambini giunti in Piazza San Pietro. "Pregate la nostra Madre del Cielo e pregate per la pace perché non ci siano le guerre".
-
05-05-2024
UN AMICO VUOL BENE SEMPRE
Regina Coeli - Francesco saluta le nuove Guardie Svizzere. Prega per le vittime dell'alluvione in Brasile. Nuovo accorato appello per la "martoriata Ucraina" e la Palestina: "Sì al dialogo, no alla guerra".
-
28-04-2024
IL DIO DELLA PACE ILLUMINI I CUORI
Visita Apostolica a Venezia. Francesco ammira la bellezza con preoccupazione per i cambiamenti climatici che minacciano la laguna. Al termine della Messa in Piazza San Marco il Papa rivolge il pensiero a chi soffre a causa di guerre e violenze.
- Elenco completo
10 MARZO
san macario
![](http://www.rai.it/dl/img/2017/03/12/1489346720925_amanuense%20santo.gif)
MARZO X
Macario (... – 335 circa) fu vescovo di Gerusalemme. Viene commemorato come santo dalle Chiese cristiane il 10 marzo.
Atanasio, in una delle sue orazioni contro l’arianesimo cita Macario come esempio di "stile semplice e onesto degli uomini apostolici". Verso il 325 accompagnò sant’Elena, madre di Costantino I, a Gerusalemme nella sua ricerca della Vera Croce. La forza della sua opposizione all'arianesimo è dimostrata dal modo in cui Ario ne parla nella lettera che inviò ad Eusebio di Nicomedia.
Macario prese parte al Concilio di Nicea I (325), nel corso del quale, insieme a Eustazio di Antiochia, potrebbe aver avuto molto a che fare con la stesura del Credo niceno. Nella Storia del Concilio di Nicea attribuita a Gelasio di Cizio ci sono una serie di dispute tra immaginari Padri del Concilio e dei filosofi al soldo di Ario. In una di queste controversie Macario è portavoce per i vescovi che difende la discesa all'inferno. Macario appare il primo tra i vescovi di Palestina che hanno sottoscritto il Concilio di Nicea.
Atanasio, nella sua lettera enciclica ai vescovi di Egitto e Libia, pone il nome di Macario (che era morto da tempo in quel momento) tra quelli dei vescovi famosi per la loro ortodossia. Sozomeno narra che Macario nominò Massimo, che poi gli successe, Vescovo di Lidia, e che la nomina non ebbe effetto perché il popolo di Gerusalemme si rifiutò di separarsi da Massimo.
Secondo Teofane (m. 818) (Cronografia) Costantino, alla fine del Concilio di Nicea, chiese a Macario di cercare i siti della Resurrezione e della Passione e la Vera Croce. Vennero eliminati i ruderi del tempio di Venere, che si erano accumulati sopra il Santo Sepolcro e "quando la superficie originale del terreno apparve immediatamente, al contrario di ogni aspettativa, il monumento sacro della Resurrezione del nostro Salvatore fu scoperto". Nell'apprendere la notizia Costantino scrisse a Macario una lunga lettera per ordinare l'erezione di una sontuosa chiesa sul luogo: si dava avvio così alla prima costruzione cristiana della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Nel Martirologio si celebrano:
SS. Caio e Alessandro
Ad Apamea presso Meandro in Frigia, ricordo dei SS. Caio e Alessandro, martiri, che patirono gloriosamente durante la persecuzione degli imperatori Marco Antonio e Lucio Vero.
S. Vittore
In Africa, ricordo di S. Vittore, martire, a cui S. Agostino dedicò un sermone nel giorno della sua nascita al cielo.
S. Giovanni Ogilvie
A Glasgow in Scozia, ricordo di S. Giovanni Ogilvie, presbitero della Società di Gesù, martire, il quale, dopo aver trascorso molti anni in esilio per l’Europa, una volta ordinato sacerdote fece ritorno clandestinamente in patria, dove si dedicò col massimo zelo alla cura pastorale dei suoi concittadini, fino a che, sotto re Giacomo I, venne gettato in carcere, torturato e condannato a morte, ricevendo infine sul patibolo la gloriosa palma del martirio.