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Quanti sono i precari in Italia? Quanto lavorano per paghe da fame? E chi se ne approfitta? Chi consente lo sfruttamento di quanti non hanno alcun potere contrattuale, ma solo preziose competenze da offrire?
Il 9 aprile di quest’anno i precari italiani si sono dati appuntamento in piazza per protestare contro una gravissima ingiustizia sociale. Per la prima volta in molte città d’Italia rabbia e malcontento sono usciti dagli infiniti blog e dai siti di internet per trovare forma politica. La rassegnazione sembra finita per sempre.
Presadiretta ha deciso di dar voce alle migliaia e migliaia di persone che hanno perso il diritto al futuro, giovani che sono costretti a piegarsi ai contratti a termine, di cui esistono infinite tipologie; ai disoccupati che per cercare di lavorare sono costretti ad aprire partite Iva che in realtà nascondono un rapporto di lavoro subordinato; ai ragazzi che si sottopongono a infiniti stage che in realtà nascondono un vero e proprio impiego e non daranno loro alcun reale accesso al mercato del lavoro.
La redazione di Presadiretta ha compiuto un enorme lavoro di ricerca per individuare tutti gli stratagemmi messi in atto dai datori di lavoro. Ci sono, infatti, infiniti modi per sfruttare la disperazione di chi non ha lavoro. E molto spesso anche la Pubblica Amministrazione si avvale di questo tipo di contratti capestro. Un’intera generazione non maturerà mai il diritto alla pensione, o dovrà sopravvivere con pochi spiccioli.
Riccardo Iacona è andato a Barcellona dove la comunità più numerosa di stranieri è composta da molti giovani italiani che sono fuggiti in Spagna per cercare migliori opportunità professionali.
Ne è uscito un quadro sconvolgente, un vero proprio far west normativo che nessuno vuole correggere e che consente di non pagare, o sottopagare i dipendenti. Un universo in cui le commesse sono finte stagiste, archeologi e architetti pagano Iva per guadagni da fame, i giovani avvocati possono solo lavorare gratis.
“Generazione sfruttata” e’ un racconto di Riccardo Iacona, Raffaella Pusceddu, Alessandro Macina e Elena Stramentinoli.